• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

frutti antichi

A

Alessandro2

Guest
Ciao Giuditta
Come promesso ti indico alcuni vivai che trattano frutti antichi:
1) Flora 2000 vivai Via Zenzalino sud 19/A Budrio (BO)Tel 051/800406. Puoi richiedere il catalogo; non mi risulta abbiano il sito internet ma si potrebbe sempre cercare.
2) Bassi Vivai Via M.Tonello, 17, 12100 Cuneo tel. 0171402149 Cell. 339 3646462. No sito internet, ti puoi far spedire il catalogo.
3)"fruttantica" Az. Agricola Palazzetto Via A. Volta 26 fraz. Palazzetto, 23883 Brivio (LC) tel. 039 5320312 - 02 2825860. Non credo abbiano sito internet ma ti inviano il catalogo.
4) "il vecchio melo" Az Agricola Davide carlone Grignasco (NO) Fraz. Torchio Tel 340 3719923 Sig.ra Anna ferro. e-mail annaferro@libero.it
specializzati in meli ma anche altre piante.
5) Vivai Buffa Via bagnolo 47 10061 cavour (TO) tel. 0121 6288
6) Questo vivaio non tratta antiche varietà ma credo sia il più grande d'Italia. Hanno un catalogo che sembra un'enciclopedia ed un sito molto interessante.
Vivai f.lli Zanzi Via Ravenna 335 44040 Fossanova S. Marco (FE) tel 0532 61161
www.vivaizanzi.it
E Adesso te li puoi imparare tutti a memoria:D
Buon divertimento
Ciao
Ale
P.S. Se nelle tue ricerche trovassi qualche vivaio che non conosco fammi sapere!
 
L

lommy

Guest
ciao, volevo darvi l'indirizzo web di FLora2000, un vivaio molto bello e completo: http://www.flora2000.it
un altro vivaio che tratta di frutti antichi, o comunque ricerca di sementi di piante ormai quasi estinte è:
* Vivaio Ganassi Mauro, Via Colombo n° 18 - Cadelbosco di Sopra (RE) tel. 0522/917502
saluti ;)
 

giuditta.2001

Giardinauta
grazie mille a tutti.
Non avrei mai immagginato un simile riscontro!
Adesso davvero ho da studiare parecchio.
Intanto ho scoperto un'altra mela non più commerciaizzata: la "zuccaredda" (letterale zuccherella).Piccola, verde, ha polpa croccante e matura adesso. Praticamente l'ho trovata in tavola ieri e non ricordavo neanche di avere la pianta :rolleyes:
Alessandro volevo chiederti se tu i meli li studi solo o li collezioni. Perché se vuoi posso mandarti tutte quelle che ho nominato in questo 3d. L'offerta ovviamente vale per tutti.
PS: credo di aver trovato l'albicocco che cercavo presso un mio vicino, per il pesco ancora nessuna notizia ma mai disperare! ;)
 
A

Alessandro2

Guest
Come avrai capito sono affascinato dallo studio e dalla ricerca dei meli antichi ma molto più concretamente mi piace anche coltivarli e mangiare le mele assaporando gusti che non trovi più nelle varietà in commercio.
Nel mio frutteto ho oltre 35 varietà di meli (quasi tutte riscoperte da vivaisti appassionati) alcuni già in produzione.
Ogni anno impreco per il fatto di aver impiantato così tanti alberi che danno molto lavoro ma poi, regolarmente, quando trovo una cultivar che mi sembra interessante, mi lasio tentare e mi dico "ancora uno e poi basta".
La varietà "gelato" l'ho già sentita nominare e sarei tentato di provare a coltivare una pianta che si adatta al clima siciliano...
Comunque semmai se ne riparla ad inizio inverno quando è il momento di trapiantare (perchè io metto a dimora solo piante a radice nuda).
Ma tu dove te le procuri le piante?
Ale
 

giuditta.2001

Giardinauta
La nostra coltivazione la si può considerare ormai solo amatoriale. I fruttetti sull'etna che una volta producevano per tutta la sicilia sono ormai economicamente in passivo. Si tratta di terreni non irrigui è spesso terrazzati. Il prodotto è saporitissimo, molto più delle mele trentine (non me ne vogliano i trentini) ma piccolo di pezzatura e costoso in tutte le fasi di produzione. Esiste un mercato di nicchia ma non tutelato: spesso vengono spacciate per mele dell'etna scarti di altre produzioni.In questo modo si è diffusa la convinzione che siano dell'etna solo le "gelato" a discapito delle altre. Il prezzo spuntato a mercato è basso perché di pezzatura piccola. Noi abbiamo dei frutteti da tre generazioni almeno che oggi coltiviamo accontentantocci di recuperare le spese.In realtà è mio padre che se ne occupa con metodi tradizionali: si comprano i portainnesti selvatici e l'anno dopo si innestano nelle varietà desiderate. Spesso si usano piantine da seme nate in giardino. Niente ricerca di nuove tecniche o varietà di portainnesto.Ed è un peccato.Non pensare che il clima sul'etna sia molto diverso da altre zone più conosciute per la melicultura: ci nevica e gela in abbondanza! Diverso è il sole in estate e il fatto che non si può irrigare. La soluzione trovata dai nostri nonni è il sistema di potatura utilizzato per proteggere il tronco il più possibile dal sole e la continua lavorazione del terreno per diminuire l'evaporazione
Lo sai che mi hai fatto venir voglia di saperne di più? Puoi consigliarmi un libro?
 
A

Alessandro2

Guest
Messaggio originale scritto da: mimma69:
Starei a ore a leggervi...............
Mimma, non poltrire a leggere e vai a sarchiare ed annaffiare altrimenti mi resti una giardiniera virtuale!!!
Giuditta, è bello sentire di qualcuno che conserva la passione per la propria terra e le proprie coltivazioni accontentandosi magari di concludere l’anno in pareggio. Le argomentazioni che nomini sono molte ed appartengono a problematiche a volte difficilmente risolvibili. Mi riferisco ad esempio ai mercati di nicchia non tutelati: In quello i cugini Trentini sono attentissimi e molto protetti da regolamenti D.O.P. Sono anche molto fieri della vocazione che la loro terra ha per la coltivazione di mele ed uva (mi riferisco soprattutto alla val di Non e alla Val Vanosta). Ai terrazzamenti noi liguri ci siamo abituati e sappiamo che costringono a lavorare la terra con macchine piccole e faticose. Per ciò che riguarda la pezzatura dei frutti penso sia solo un problema di cultura perché chi è informato sa bene che non vi è nessuna relazione fra dimensione e bontà della mela. Ne è prova la nota Annurca (mela Campana, buonissima) che è di piccola pezzatura ma saporitissima e molto aromatica, ancor meglio quando comincia ad avvizzire. Riguardo la riscoperta delle altre varietà è un lavoro che dovrebbero affrontare i coltivatori e le loro associazioni, con pazienza e costanza accontentandosi comunque di un mercato di estimatori di nicchia.
A questo proposito penso sarebbe molto interessante che tu leggessi il libro di cui ti parlavo nel post sopra che potrà servirti a sapere come si sono mossi questi signori. L’autore del libro ha fondato un’associazione, chiamata Spadona, dal nome di una vecchia varietà di pera, volta al recupero di antiche varietà soprattutto di mele e pere ed alla realizzazione di prodotti quali le acqueviti di frutta (monovarietali) o di aceti balsamici. Durante la mia visita all’associazione che poi è presso la casa dell’autore del libro (casa…...vi lascio immaginare…lui di mestiere fa l’architetto specializzato in restauro di castelli e vecchie cascine…io sono rimasto a bocca aperta sia per gli interni che per il giardino esterno con tanto di labirinto di siepe, pergolato di rose e…collezione di meli antichi provenienti da tutta europa!!!), dicevo che durante la visita alle cantine ho avuto il piacere di assaggiare l’aceto balsamico di mela stagionato per 6 anni e travasato di anno in anno in un tino fatto con un legno pregiato diverso che va dal ciliegio al melo al frassino ecc. Ogni anno l’aceto assorbe l’aroma del legno ed assume un nuovo profumo che è la somma dei precedenti…
Per quanto riguarda le acqueviti purtroppo non ho potuto dare soddisfazione perché sono astemio e lo stesso dicasi per le altre produzioni di sidro e di calvados.
Scusami se mi sono dilungato, cercavo di farti capire come da una passione, da un hobby, si possano costruire tante cose (e non ti dico dei progetti per il futuro di cui mi ha parlato…).
Penso basti la voglia, il tempo e la fortuna di trovare qualche collaboratore appassionato nel proprio lavoro. Nel mio caso tempo e collaboratori purtroppo mancano!
Secondo me una piccola ricerca e recupero di vecchie varietà della vostra zona la potreste fare magari presso i conoscenti ed innestando su portainnesti clonali come L’EM 26 o l’MM111 che sono più o meno nanizzanti ed entrano subito in produzione.
Per il titolo e casa editrice del libro che ti consiglio rimando a domani perché non l’ho qui con me. Cercherò di consigliarti anche qualche altro libro, se lo trovo, ma non pensare che io sia un topo da biblioteca: quel poco che so l’ho appreso dalle fonti più svariate non ultime le chiacchiere con vivaisti ed appassionati (pochi!).
Ale
 
B

Beppe degli Amaretti

Guest
Mimma non so', io mi sono riletto tutto per la terza volta e nonostante non coltiverò mai un albero da frutto, è bellissimo leggervi. Ale, dopo il "mitico" momento blu torni a deliziarci dei tuoi racconti, delle tue esperienze.
Grazie. Anche a Giuditta.
Ciao.
Beppe.
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
Mimma non è certo l'unica a leggervi ;)
Io darei non so cosa per riuscire a mangiare ancora una volta le albicocche che mangiavo a 15 anni (e che si trovavano regolarmente dal fruttivendolo, mica bisognava andare a cercarle chissà dove!), oppure le fragole .....
 
A

Alessandro2

Guest
Beppe, permettimi un genovesissimo "Belin!", ti ricordi ancora del momento blu???? Che bei tempi!!
Adesso sono più frequenti i momenti "neri": i figli crescono ed i tempi per godermi la campagna diminuiscono a vista d'occhio.... :( .
Ma quando andrò in pensione...(fra 20 anni...) non mi fermerà più nessuno! :D
Ale
P.S. Ornella: Via!! Tutti alla ricerca delle vecchie piante perdute!

P.S.2 Avete visto la nuova immagine sotto il mio nome? Mi viene un dubbio...ma saranno mele, come volevo io?
 

mimma69

Maestro Giardinauta
Mimma, non poltrire a leggere e vai a sarchiare ed annaffiare altrimenti mi resti una giardiniera virtuale!!!
eh..eh..eh...una giardiniera virtuale,non vorrei nemmeno esserlo.
Come ha detto Beppe,non coltivero' mai alberi da frutto,o almeno quelli di cui state parlando voi.
i miei "Alberi da oro giallo" sono ben 420,e mi danno gia' il loro bel da fare solo loro.Lavorando in fabbrica durante la settimana,e' molto dura riuscire anche a seguire i campi con 420 piante d'olivo.
Comprando questo terreno,purtroppo/per fortuna ce li ho trovati.se dovevo piantarli,forse li avrei piantati si,ma molti meno.
Come voi avete imparato a deliziare i vostri palati con i veri sapori delle varie razze di frutto.Io mi sono viziata nel pretendere il meglio dalle mie piante,senza tanti prodotti chimici,partendo dal presupposto che l'olio lo faccio per mio consumo.Non vi sto' qui a dire cosa vuol dire smettere il venerdi' sera di lavorare.alzarsi il sabato e la domenica per andare a raccogliere olive,trasportare le ceste per pendii,raccogliere i teli albero per albero.Ritrovarsi schiaffeggiati dalle frasche della pianta,o peggio ancora esser disarcionati dall'albero,con la propria scala.Arrivi a sera,che mettendoti sotto la doccia,ti viene da pensare......."ma chi me lo fa' fare....",per poi ripartire dinuovo il lunedi' mattina in fabbrica.
e vi garantisco,che tutto questo viene dimenticato,dal momento che le tue olive arrivano in frantoi,entrano nella macchina,e dopo un bel po'esce il "MIO" oro giallo.tutte le volte,come la prima volta.grandissima emozione e commozione.lo star li' col naso ad annusare quel prufumo cosi' particolare,quel colore cosi' particolare,quel sapore.forse e' il fatto di ricordarsi le fatiche fatte durante l'anno nel potare,nello sfortire,nel ramare,nel concimare queste piante.O forse il rendersi conto della fortuna d'aver tanto ben di Dio.
Mi si dia,molto volentieri,della "Giardiniera inesperta",xche' quello lo sono.Ma non virtuale.Partecipo attivamente ai miei campi,al mio bosco,ed,insieme alla casa,ho il mio bel daffare
Ale, dopo il "mitico" momento blu
Allora e' lui???
Beppe,un giorno e' stato molto tempo a spiegarmi questo "momento blu"
entrammo nell'argomento(se non mi sbaglio Beppe)xche' io dissi a Beppe,che da quando sto' in questa mia nuova casa,in collina,vicinissima al bosco.mi sono accorta di una cosa strana.Ho sempra sentito gli uccelli cantare di giorno.vuoi per il silenzio notturno,vuoi per altri motivi,ma la notte cantano molto di piu'.mi sono ritrovata varie volte,ad esser fuori,ad annafiare le mie piante e dover strillare contro questi uccalli dal casino che fanno :eek: :eek: .abitando in citta',non ci avevo mai fatto caso.E li,Beppe mi parlo' di questo "momento blu",di cui vorrei,se non ti dispiace che me ne riparlassi
 
A

Alessandro2

Guest
Intanto il libro per Giuditta: Profumi e sapori perduti - il fascino della frutta antica. di paolo Odorizzi e sergio Abram. Editore Associazione spadona P.zza Bertagnolli, 4 38010 Ronzone (TN). Tel e fax 0463 830028. e-mail: info@spadona.it
Se non trovi il libro nelle librerie puoi contatarli via mail.
Cerco di mostrarti la copertina del libro:
http://a7.cpimg.com/image/47/44/36610887-e2ac-017E0200-.jpg
e la foto di una mela, la "Piatlin" che loro hanno giudicato, un pò presuntuosamente, "la mela più buona del mondo"!
http://a8.cpimg.com/image/48/44/36610888-d6aa-017A0200-.jpg
Non sono capace a far comparire la foto direttamente sul post ma solo il suo collegamento. Come si farà???
 

giuditta.2001

Giardinauta
Grazie mille!
Per mettere le foto clicca "full reply form" e rispondi da lì. In basso troverai "image" ,clicca e copia l'url.
Comunque non puoi farlo per foto non tue. Come hai fatto adesso invece va bene
 
A

Alessandro2

Guest
Messaggio originale scritto da: giuditta.2001:
Comunque non puoi farlo per foto non tue. Come hai fatto adesso invece va bene [/QB]
Ma dici per motivi di diritti d'autore o per motivi tecnici?
 
A

Alessandro2

Guest
Mimma, Beh, allora ti possiamo considerare alla grande dei nostri!! (quelli che si schiantano di fatica e si domandano chi glielo fa fare ma poi ci ricascano regolarmente appena vedono i frutti dei loro sacrifici…)
Penso che l’olivicoltura e relativa raccolta e produzione sia non meno affascinante di tutto ciò di cui abbiamo parlato sinora. Per non dire dei vecchi frantoi con le macine in pietra… e della terra toscana che penso sia la più bella d’Italia (non me ne vogliano tutti gli altri!).
Io vivo a genova ma la casa di campagna ce l’ho sul confine fra liguria e piemonte, a 400 metri slm con clima decisamente basso piemontese per cui non posso coltivare né agrumi né ulivi, purtroppo (o per fortuna, calcolando che mi faccio tutto a mano e da solo e che i miei anni, a giudicare da quel 69 dopo il tuo nome sono 13 più dei tuoi!!).
Al di là di tutto penso che sia importante avere un interesse che ti tenga vivo e legato alla terra ed alla natura (non che sia il solo interesse ovviamente), che ti spinga a discorrere, a scoprire , a sperimentare, ampliare le tue conoscenze e magari concretizzare tutto questo producendo oro giallo, olio o sidro che sia. E’ bello quando incontri esperti di altri settori affini a quello di tua competenza che magari ti spiegano come sia diventato difficile trovare un legno pregiato di primissima scelta per costruire le liste per i tini o i tini stessi che devono resistere per moltissimi anni .
E’ bello, e qui entra in gioco anche, a volte, il valore del forum di giardinaggio, raccontarsi le proprie esperienze (In barba ad Herman Hesse che dice che l’esperienza non è trasmissibile, avete letto Siddartha?) e fare tesoro di quelle degli altri. E’ un vero peccato che quando una persona scompare si porti via tutto il bagaglio di sapere accumulato in una vita…
Ma forse sto divagando un po’ troppo!!
Riguardo al momento blu, ti dico sinceramente che non ho molto piacere a tornare su argomenti già proposti, comunque, in breve, ricordavo un film di Eric Rohmer del 1986 intitolato “Reinette e Mirabelle” nel quale, in uno dei tre episodi, una ragazza portava l’amica nel bosco, alle 5 di mattina, prima dell’alba, per sentire quello che lei definiva il “momento blu” che sarebbe quando gli animali notturni smettono di rumoreggiare ed “attaccano” quelli diurni. Fra il finire dei primi ed il cominciare dei secondi vi è un momento, di pochi secondi, di assoluto silenzio, un momento magico che mi è capitato di ascoltare una mattina d’estate di qualche anno fa. A rompere il silenzio del momento blu è il cinguettio di un uccellino, seguito da un altro e poi da altri ancora come in un crescendo di una sinfonia della natura. Ritengo che questi siano momenti che lasciano il segno nell’animo di certe persone e consigliavo, e consiglio tutt’ora, se vi dovesse capitare di esser svegli, in aperta campagna, poco prima dell’alba, di farci caso e “cercare” questo momento.
Ale
 

giuditta.2001

Giardinauta
Si, per i diritti d'autore.
Anche a me piace fare alba in campagna. Non sapevo questa cosa....ci farò attenzione.
A me piace la sensazione di essere ospite. E' come se di notte io non avessi diritto di essere lì. La campagna è libera da esseri e pensieri umani. Come essere a teatro tra il pubblico e sentire solo odori e suoni. Poi, quando albeggia, per un attimo sei sul palco anche tu, partecipe. Vedi gli animali prima che scompaiano alla luce del giorno.....l'odore di terra fresca anche in estate....la brezza che porta suoni e odori misteriosi....i conigli selvatici che si attardano senza avere minimamente paura di te. Dura pochi minuti il tempo tra quando non si vede e quando è giorno chiaro. A quel punto la magia e il mistero sono già sparite.
Domani cerco il momento blu
 
Alto