Vabbé, io più che una citazione riporto un pezzo del film che sto vedendo stasera (uno dei miei preferiti):
Enrichetta: La mia speranza è di scoprire una nuova varietà di felce che sia mai stata descritta o classificata. Dei miei sogni son saprei cosa dirle, potrebbero coincidere con le mie speranze. Be', ecco le... le ho detto del mio lavoro e delle mie speranze, meno che dei miei sogni, dei quali non sono molto sicura.
Henry: E che succede se lei scopre una nuova specie che non è mai stata descritta né classificata?
Enrichetta: Be', niente di molto importante, salvo che si viene... si è registrati come scopritori e allora tutta la specie prende il nostro nome.
Henry: Ah, come il morbo di Parkinson, che ha preso il nome da James Parkinson.
Enrichetta: Esatto. O come la Buganvillea che prende il nome di Louis de Bouganville.
Henry: Oppure come... i cavoletti di Bruxelles!
Enrichetta: Sì, esatto, è così.
Henry: Si diventa immortali in un certo senso.
Enrichetta: Eh, sì, direi di sì. Solo che mi sembra un po' presuntuoso, non trova, sperare addirittura nell'immortalità.
Henry: Non per me. Se non si può essere immortali, che si vive a fare?
Il film si intitola "E' ricca, la sposo, l'ammazzo", con Walter Matthau ed Elaine May (che oltre a fare l'attrice è anche la regista del film). Lui è un ricco che ha sperperato tutti i soldi che fa un matrimonio d'interesse con una ricca botanica goffissima. Ha un'ironia molto acuta e i personaggi sono fantastici, se non lo conoscete ve lo consiglio, fosse solo per scoprire che succede con l'identificazione della nuova specie