Allora... che vespaio!
Innanzitutto la differenza tra Cesoie e Forbici è nella forma: le prime hanno lame corte, le seconde lame lunghe che possiedono entrambe un "filo" di taglio, cosa che invece non capita sempre (anzi, quasi mai) con le cesoie.
Le cosiddette "forbici da vigna", quelle con una lama tiangolare e leggermente ricurva, ed una controlama più spessa e stretta, sempre ricurva, sono in realtà delle cesoie, e sono ottime per la potatura delle Rose. In questo tipo di attrezzo da taglio, la lama è l'unica ad ad essere tagliente, l'altra serve a trattenere il ramo, e non ha filo di taglio. Le due lame scorrono l'una sull'altra. La porzione del ramo che è a contatto con la controlama verrà pertanto schiacciata, per cui bisogna fare attenzione che, nell'effettuare in taglio, la lama sia in basso, dalla parte della gemma, e la controlama in alto, dal lato opposto, così che ad essere danneggiata sia la porzione che dobbiamo asportare
. Di queste forbici va affilata la sola lama, e SEMPRE dal solo lato esterno, altrimenti si creerebbe un "gioco" tra le due lame, e si otterrebbero tagli sfibrati.
Le cesoie "a pappagallo" o "ad incudine", invece, hanno una controlama piatta, con una lama a filo dritto che va a poggiare al centro della controlama. Le due lame hanno profilo simmetrico. Sono adatte per rami legnosi e di consistenza robusta, perché hanno l'inconveniente di produrre un vasto schiacciamento sui due lati a cavallo del taglio. Non sono adatte, perciò, a rami teneri o semilegnosi, o delicati. La lama si deve affilare da entrambi i lati.
Le forbici e le cesoie a doppia lama sono adatte solo a steli molto teneri e sottili, perchè possono produrre schiacciamenti ancora più estesi: sono adatte per fiori da recidere, eliminazione di fiori appassiti, per piante erbacee e per tenere in forma certe piante topiarie (ad esempio le forbici da siepe, nelle varie misure, a lama liscia o ondulata).Le lame devono essere affilate solo sul lato esterno.
Per tagliare rami di un certo spessore occorre utilizzare delle cesoie a manici lunghi, che avendo un braccio di leva maggiore, limitano lo sforzo. Ce ne sono di vari tipi, adatti a vari spessori di taglio. Solitamente sino a circa 10 cm di diametro. Per spessori ancora maggiori, e per rami situati in alto, si può ricorrere ad un troncarami su manico a prolunga (la lama mobile viene azionata mediante un meccanismo a molla collegata ad una fune), che ha il difetto di eseguire tagli molto approsimativi.
Per affilare i nostri strumenti da taglio bisogna usare una "pietra per affilare" che si trova comunemente nelle rivendite di ferramenta. Una lima, per quanto a grana sottile, "mangerebbe" rapidamente la lama!!
Allora: si prende la pietra, la si bagna, e si affila la lama tenendo un angolo di circa 20°, a seconda dello spessore della lama. Tutto chiaro?!?
Ciao!!