Stefano Sangiorgio
Fiorin Florello
I calcinacci che uso io sono i proventi dalla demolizione di muri e manufatti in cemento: li sbriciolo bene con una mazzetta e poi li adopero. Mai avuto problemi a livello "calcistico" in quanto, come già avevo scritto, non li uso in gran percentuale. Questi, per i cactus spinosi, ho notato che, in effetti, aiutano a rendere le spine più rigide e colorate. Così come per i laterizi frantumati che, in questo caso, sono i mattoni o i proventi dalla rottura accidentale di vasi di cotto ridotti a piccole schegge sempre usando una mazzetta. Spero di essere stato esaustivo.Sì, ma è di pezzatura diversa, da sabbia quasi fine a graniglia. La trovo al Leroy- Merlin.
C'è anche scritto silicea (per vedere se è calcarea basta versare un po' d'aceto e vedere se "sfrigge"- ma questo tu già lo sai) e la adopero per aggiungerla a terricci che necessitano una parte sabbiosa(larici, betulle, semine ecc.), ma, che ci vuoi fare, le grasse (ed i pini) tendo a viziarle con granulometrie più grosse e garantite (in alcune mie foto si vedono).
Quando scrivi "calcinacci " non intendi materiali contenenti calce, vero? Usi solo il termine generico? Sui laterizi frantumati sono pure d'accordo, ma, utilizzando solo vasi in plastica ho difficoltà a procurarmi il prodotto altrimenti lo userei volentieri.
Per il drenaggio (sto sempre parlando di piante grasse generiche) ormai uso la tecnica bonsai, reticella di plastica e straterello di pomice grossa, se la pianta può aver bisogno di una minima riserva d'acqua, o, addirittura ghiaia grossa, sia per uno sgrondo (non ho usato DRENAGGIO:LOL::LOL::LOL rapido, dia se devo dare maggiore stabilità al vaso (il peso ne abbassa il baricentro)
PS: usa tranquillamente il termine DRENAGGIO