si il Marchese è in procinto di partire non prima di avvertire amici e non che l'annaffiatura per immersione è il sistema più rapido per far del male elle nostre piantine.... ^_^ e
Allora: qualunque bonsaista con un minimo di competenza dovrebbe avere degli esemplari rinvasati in terricci adatti, vale a dire DRENANTI.
Un buon substrato, infatti assorbe l'acqua delle annaffiature con rapidità, la mantiene senza causare marciumi o alltre patologie, lasci passare aria e ossigeno .
Immergere il terriccio in acqua, significa che tale terriccio è inadatto e senz'altro le radici ne pagheranno il prezzo: nelle specie tropicali (feekuz, carmona), durante il periodo vegetativo le radici spesso si rovinano senza che la pianta (grazie a luce e calore) ne risenta, e appena luce e temperature cambiano e ci si avvicina all'inverno, il bonsai comincia a presentare le tipiche malattie dell'inverno: foglie nere, secche, che cadono senza motivo...
Quindi, annaffiamo i bonzi "a pioggia" e sopratutto forniamo loro un terriccio che sia buono e drenante. L'immersione fà sì che i nutrienti si dilavino in fretta, causa ristagni, alla lunga è molto nociva. Se poi il terreno presenta grumi argillosi, otorbosi, attorno ad essi senz'altro si formeranno muffe, e tutti i manuali o i presunti bonsaisti che sugegriscono questa tecnica dovrebbero lasciar perdere perchè bonsai è tutt' altra cosa.
I bonzi acquistati sulle bancarelle difficilmente svernano a meno di un opportuno rinvaso effettuato professionalmente e nel giusto periodo, cosa che a questo punto direi che è tardiva... Rinvasiamo allora gli alberelli in un vaso più grande senza toccare le radici ed aspettiamo la prossima stagione per travasarli per bene in un substrato come si deve...
Un saluto
Er sor Marchese