Periodicamente nei forum e nei gruppi di discussione viene fuori questo argomento e visto che già in passato mi sono 'bruciato' provocando qualche affettuosa.... antipatia nei miei confronti, ci riprovo. Fermo restando che ognuno è libero di seguire tutte le tradizioni che vuole, nel pieno rispetto degli altri naturalmente (nel senso che ad es. i discendenti di popolazioni dedite al cannibalismo rituale è bene che se ne astengano
), mi limito a qualche precisazione. Non mi risulta che riviste scientifiche e testi di agronomia si occupino e preoccupino dell'argomento e non mi risulta esista alcuna teoria scientifica o esperimento che dimostrino l'influenza delle fasi lunari sulle coltivazioni e nemmeno sulle maree. Anzi proprio per le maree, che sono sempre citate a favore di queste credenze, è facilmente dimostrabile la ininfluenza delle fasi lunari (della massa della luna, e non solo, sì). Basta riflettere un attimo sul fatto che le maree (ve ne sono di diverse tipologie) hanno una frequenza giornaliera e semigiornaliera, quindi disgiunta dalle fasi lunari, e che i massimi ed i minimi dipendono non dalla luna, ma dal sole quando per la reciproca posizione (terra, luna e sole) la massa del sole ha il massimo effetto, in positivo ed in negativo. In definitiva le fasi lunari sono legate alla porzione illuminata che vediamo e che non dipende dalla luna in sè, ma dalla relativa posizione luna-sole-terra. Naturalmente il fatto che l'uomo, da quando ne ha avuto coscienza, ha avuto la percezione solo della variazione di 'forma' della luna visibile, senza conoscerne i motivi e gli altri protagonisti, ha fatto attribuire tutto e di più alla luna, a parte il fatto che questa periodica variazione serviva a scandire (fatto importantissimo) lo scorrere del tempo.
Con affetto
Pietro Puccio