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Europa: classificazione zone climatiche

Lucia

Aspirante Giardinauta
Un pò di tempo fa era stato posto il problema di trovare anche per l'Italia una fonte da cui avere la classificazione in zone di "durezza" analoga all'USDA americano, ma non mi ricordo poi se c'erano state delle risposte. Vorrei segnalarvi una pagina web in cui mi sono imbattuta per caso facendo una ricerca di ditte che commerciano in semi. La pagina riporta una carta dell'Europa con le aree secondo USDA. Anche il resto del sito è interessante.
http://www.b-and-t-world-seeds.com/European.htm

Ciao, Lucia
 
M

MrsHide

Guest
Ciao Lucia,
mi sono appena inviata via outlook express
la pagina delle zone
di hardiness, così non me la dimentico più.
Grazie.
Anch'io oggi ho trovato un bel catalogo di
semi online, quello della Thompson&Morgan www.thompson-morgan.com
A presto, Mariangela
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Per Pietro Puccio:
il link sulle zone climatiche che hai suggerito nella replica al messaggio "progettare un roseto" non è attivo. Ho provato anche a collegarmi all'home page www.ncpmh.org , ma da li' poi non mi sembra immediato individuare la classificazione cui accennavi. Puoi precisare quindi meglio il collegamento?
Per conto mio ho fatto altre ricerche, ma mentre esistono numerose e dettagliatissime mappe geografiche degli US, ben poco si trova sull'Europa. Consideri poco accurata la pagina da me suggerita, perchè mancante della sottoclassificazione in fasce a e b? In più libri e siti ho anch'io trovato le temperature che definiscono i vari range climatici, ivi comprese le sottofasce a e b,ma mi sembra arduo ricavare da se' l'esatta appartenenza della propria zona, dovendo conoscere le minime temperature raggiunte negli ultimi decenni. A me sembra comunque che questa classificazione non debba essere applicata in modo rigido. Cioè, mi sembra significativo distinguere una zona 5, per esempio, (minime tra -29°C e -23°C) da una zona 9 (-7°C -1°C). Ma tra una 8 e una 9, (rispettivamente con -12°C-7°C e -7°C-1°C) mi pare già un pò meno significativo. Nella mia zona ad esempio nell'inverno eccezionale dell'85 abbiamo toccato i -15°C, ma da allora poi difficilmente siamo scesi sotto i -7°C. Quindi mi pare che il metodo vada applicato a spanne e non con il contagocce. Questa è la mia impressione. Ciao, Lucia.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Chiedo scusa, ma evidentemente nel pigiare la "y" il dito è scivolato sulla "t", l'indirizzo corretto è: http://www.ncpmh.org/zonekey.html. Concordo pienamente sul fatto che la classificazione, anche quella molto dettagliata, delle zone secondo l'USDA, debba essere intesa in modo elastico, anche perchè le temperature minime non sono l'unico fattore limitante. Del resto tale classificazione ha lo scopo di dare in maniera estremamente sintetica una indicazione delle condizioni climatiche medie di una data area. La carta europea disponibile è estremamente imprecisa, anche per la sua scala, e quindi in definitiva scarsamente utile.
Saluti
Pietro
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Mi dispiace Pietro, ma continuo a non riuscire a collegarmi al tuo link. Explorer non riesce a visualizzare la pagina. Riproverò più tardi, nell'ipotesi di problemi tecnici del sito. Nel frattempo, se puoi, prova anche tu, per favore. Ciao, Lucia.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Potrebbero esserci "incompatibilità di carattere", comunque invece di cliccare direttamente sul link, prova a fare "copia incolla" o a digitare direttamente l'indirizzo, comunque è solo la tabella dettagliata delle zone con le temperature.
Pietro
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Bene, finalmente ho caricato la pagina. Il problema stava banalmente nel punto finale, che era stato compreso nell'url. Ciao, Lucia.
 
N

Nancy

Guest
Lucia, in Giardini e Giardinaggio di Alessandro Ferrari, nelle prime pagine l'autore riporta una classificazione delle zone fitoclimatiche italiane. Guardando la classificazione della cartina del sito, da te suggerito, le zone sono abbastanza simili, nel libro c'è solo qualche precisazione in più in merito a qualche zona. Le zone sono cinque.
A colpo d'occhio guardando la cartina dell'Italia riportata nel libro la tua zona dovrebbe essere il Fagetum. Alla fine del libro ci sono poi vari consigli per i lavori da fare mensilmente a seconda delle zone che vengono poi raggruppate in 1-2 e 3-4.
Ciao. Nancy (Roma)
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1 LAURETUM = dal livello del mare fino a 200-300 m sull'Appennino settentrionale e 600-900 m su quello meridionale e nelle isole. Tipologie di vegetazione:macchia mediterranea, sughereta e pineta. Si divide in caldo (agrumi) e freddo (olivi).

2 CASTAGNETUM = pianura padana, Prealpi, dai 300-400 m ai 700-900 m, Appennino ad altitudini crescenti verso sud. Vegetazione: cstagnero, querceto deciduo e bosco misto di latifoglie decidue.

3 FAGETUM = Alpi dai 700-1000 m ai 1200-1500 m,Appennini dagli 800-900 m sino al limite della vegetazione arborea. Vegetazione= faggeta pura e mista con acero, carpino ed abete bianco.

4 PICETUM = fascia alpina tra i 1500 m ed i 2000 m.Vegetazione = peceta pura e mista con altre conifere (larice, pino, abete bianco).

5 ALPINETUM = fascia alpina più elevata dai 1700 m. ai 1800 m. sino al limite della vegetazione arborea. Vegetazione = boschi radi costituiti da larice, pino, cembro, pino uncinato.
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Grazie Nancy per la segnalazione. Credo però che la mia zona sia la 2, essendo Padova nella pianura Padana, a circa 50 km dal mare. Non ho mai visto in libreria il libro che segnali. E' interessante? Ciao, Lucia.
 
N

Nancy

Guest
Lucia, non ho al momento il libro, mi sembra però che nella cartina del libro non c'è un diverso colore per la pianura padana. Però poi voglio controllare. Comunque scusa ma pensavo che Padova non fosse nella pianura padana. Il libro l'ho comprato sabato in una libreria di libri usati e ho appena cominciato a leggerlo. Mi sembra interessante. Poi ti farò sapere. Ciao.
 
P

petunia

Guest
Amici,
s..
sto vivendo una profonda crisi di..
" identità climatica".
Vivo in Puglia, questo almeno lo so per certo,però ,nel sito segnalato da Lucia, vivo nella zona climatica 10; in quello segnalato da Pietro, mi trovo tra le zone 9b e 10a; nella classificazione riportata da Nancy sarei nella fascia 1;nella classificazione della rivista mensile " Casa in fiore" sono nella zona 5.
Ho consultato allora una enciclopedia ( Rizzoli) e ho appreso che( magari voi lo sapevate già, ma io no)per definire le zone climatiche, alcuni schemi si basano sulla temperatura, altri sulla distribuzione delle piogge, altri sulla combinazione di questi due elementi. La classificazione più seguita sembra essere l'ultima che distingue 5 gruppi climatici ( non gli stessi di Nancy e neanche quelli di " Casa in fiore")che, a loro volta, possono essere divisi in altri 13 sottogruppi. Insomma, amici, non ne usciamo più.
Per quanto riguarda i lavori, cioè il tempo in cui svolgere determinati lavori, seguo le indicazioni della rivista, il difficile magari è intenderci tra noi, però se io so dove si trovano Trento, Padova, Sassari e Palermo posso comunque far riferimento alla classifica che ho deciso di seguire, per capire in quale zona climatica uno si trova.
O no??????
Petunia
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Non voglio certo aggravare crisi di identità climatiche, ma esistono, oltre quelle elencate da Petunia, altre classificazioni, di cui nessuna è perfetta. La classificazione in "castagnetum", "fagetum" ecc. può andare bene in sede nazionale (ma anche in questo caso le cartine disponibili sono molto approssimate). La classificazione adottata dal Dipartimento dell'agricoltura degli S.U. (USDA zones), finalizzata alla coltivazione delle piante e utilizzata anche altrove, è certamente tra le più imperfette (non tiene conto ad es. del numero di giorni a bassa temperatura, della piovosità ecc.), ma ha il vantaggio di descrivere le condizioni climatiche di un'area con un numero ed una lettera, basandosi su un solo dato oggettivo (la media delle minime di un congruo numero di anni) che non è difficile reperire. Tale classificazione ha il vantaggio della semplicità, non ha bisogno di specifiche conoscenze e può essere utilizzata e compresa in tutto il mondo.
Saluti
Pietro
 
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