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esiste il sequestrene in pellets?

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LuciaR

Guest
Domanda n.1 E' da tempo che somministro il sequestrene diluito in acqua. Avendo diverse acidofile, comincia a diventare un pò noioso. Sapete se esiste, e se è efficace, un sequestrene che si possa aggiungere direttamente alla terra, come si fa con i concimi a lenta cessione?
Domanda n.2 Oltre al chelato di Fe mi pare di aver visto in giro il solfato di Fe. Mi sembra anche di aver letto da qualche parte che è meglio usare il chelato. C'è qualcuno che può confermare ciò e magari spiegarmi la differenza tra le due sostanze?

[ 22-04-2001: Messaggio scritto da: Lucia ]
 
P

<Pietro Puccio>

Guest
In attesa degli esperti...
Domanda n. 1: non credo;
Domanda n. 2: detto terra-terra (per essere in tema), il ferro come solfato in ambiente alcalino non risulta molto disponibile per l'assorbimento radicale, mentre in ambiente acido sì. Come chelato invece è disponibile anche in ambiente alcalino. La clorosi ferrica delle acidofile in suoli alcalini, deiva proprio dal fatto che il ferro è scarsamente disponibile, anche se presente, e l'aggiunta di ferrosolfato non migliora molto la situazione, per quanto detto; è necessario quindi in tali suoli usare i chelati.
Saluti
Pietro Puccio
 

alex

Giardinauta Senior
Ciao Lucia, credo proprio che non ci sia niente di simile, il motivo di base è che il sequestrene o ferro chelato è molto fotolabile cioè dopo breve tempo esposto all'illuminazione solare perde tutta la sua efficacia!
Quando lo usate, mentre state innaffiando, richiudete la confezione proteggendola dalla luce, avrai notato che la polvere è quasi sempre contenuta in sacchetti di plastica nera o coprente proprio per questi motivi!
Personalmente quando ho bagnato una pianta cerco di farlo abbastanza velocemente e ripasso con un pò di acqua bianca per far scendere quel pochino di sequestrene che è rimasto nel primo strato di terreno.
Nei grandi alberi consigliano appunto di scavare attorno una specie di catino, di versare abbondante soluzione e di ricoprire subito dopo, io quando lo faccio in alcuni alberi che ogni anno ne necessitano, vado verso sera o con il terreno già umido, in maniera che scenda in fretta, perchè di scavare non intendo proprio, anche per evitare di rompere le radici circostanti!
Cosolati pensando un pò a me che ne distribuisco quintali in Primavera, una volta fatto poi sono a posto fino all'anno successivo!
Un bacione, ciao! ;)
 
R

Roberta

Guest
Vi porto la mia "rudimentale" esperienza.
Ho una pianta di ortensia in vaso che sta soffrendo di una forma di clorosi ferrica molto forte nonostante il concime settimale fatto apposta contro l'ingiallimento fogliare e il sequestrene.
Mi ero stufata di vederla così e sono andata in un negozio di ferramenta dove ho comprato un bel pò di chiodi che ho lasciato arrugginire in una bacinella d'acqua e che ho successivamente interrato tutt'intorno alla pianta.
Bè magari è un pò presto per dirlo ma si sta riprendendo! Sto notando un progressivo rinverdimento delle foglie. Come già scrissi una volta questa dei chiodi me la suggerì mia nonna. Speriamo funzioni veramente!
 
L

LuciaR

Guest
Grazie per le vostre risposte: come al solito mi avete fatto imparare cose nuove.
Poichè le mie acidofile sono in terreno acido, potrei quindi usare il solfato di Fe, che ha il vantaggio di essere venduto nei supermercati.
E' stata una scoperta sapere che il chelato è fotolabile. Non sapendolo in passato mi è capitato di conservarne in bottiglie trasparenti, riutilizzandolo dopo diversi giorni. E' evidente che ora dovrò calcolare meglio le dosi da somministrare.
Riguardo ai chiodi, infine, il metodo da te suggerito, Roberta, mi invoglia molto per la sua praticità.
Mi piacerebbe capire se l'efficacia è paragonabile a quella delle soluzioni di chelato di Fe. In passato, infatti, mi sembra che Ugo ci avesse messo in guardia riguardo all'applicazione diretta di sostanze alla terra. Purtroppo non sono riuscita a risalire a quel messaggio. C'è qualcuno di voi che lo ricorda?
 
P

<Pietro Puccio>

Guest
Non ricordo nemmeno io, comunque il metodo della nonna di Roberta può funzionare in suolo acido, in suoli alcalini no (il Fe non va in soluzione), per questi occorrono i chelati. Una curiosità a tal proposito, i suoli di Palermo sono rossi perchè contengono (relativamente) grandi quantità di ossidi di ferro, ma hanno reazione alcalina e di conseguenza non si possno coltivare piante acidofile perchè deperiscono e muoiono per clorosi ferrica (senza continui interventi con chelati).
Saluti
Pietro Puccio
PS. Non è sufficiente che i suoli siano acidi, occorre tenere conto anche dell'acqua con cui si innaffia.
 
M

Mariangela sr

Guest
Ciao a tutti!
Anch'io non sapevo che il sequestrene fosse fotolabile. Brrr.. chissà quanti soldi e mal di schiena ho buttato via!
Tutto quello che ha detto Pietro Puccio riguardo ai terreni alcalini e il ferro è sacrosanto. Il problema non è che non ci sia ferro, è che la reazione basica o alcalina del terreno lo rende indisponibile, anche se c'è. Quella dei chiodi credo starebbe bene nel "Giardino delle vecchie signore". Se manca ferro, si dà solfato di ferro. Costa poco, è facile da dare diluito in acqua. Io lo do quasi ogni anno a tutto il giardino, quando ho tempo e non ho nient'altro da fare. Ma alle acidofile do sequestrene. Se le piante mostrano qualche difficoltà ad assorbire (me ne sfugge il motivo, ma non occorre sapere sempre i motivi) per via radicale, si può darlo per via fogliare: vedrete le foglie diventare verdi a vista!!! Io l'ho fatto con la kerria, sembra una magìa!
Cara Lucia, anche se hai messo le tue piante in terreno acido, non è facile mantenerlo. Non so il perché, ma io ho due ortensie in vaso, in terreno acido, eppure non fanno fiori azzurri. Credo che per mantenere, se non addirittura avere da subito, un terreno a reazione acida, non basti il terreno, credo che concorrano altre cose. Ugo potrebbe chiarirci le idee. Quando lo risentiremo, dovremo ricordarci di chiederglielo. Fatto sta che le mie ortensie non sono azzurre, e hanno solo terreno acido... ma, l'anno scorso ho piantato vicino a un'ortensia rosa una kerria picta. Sapendo che le kerrie, almeno da me, sono rognose col terreno, le ho fatto un bel buco e l'ho riempito di terra acida... risultato: l'ortensia vicino, non dentro il buco, vicino al buco, è diventata celeste e mi ha rovinato lo schema di colore, perché stava proprio sopra un mare di campanule porscharskiana, che come ben sai è azzurro viola. Celeste e viola sono proprio tremendi, mentre viola e rosa sono uno schianto. La reazione del terreno deve essere determinata quindi da più fattori. E come dice Pietro Puccio, anche l'acqua contribuisce, quella del rubinetto, a diminuire l'acidità del terreno.
Alla domanda se esiste il sequestrene in pellets, no, non esiste. Esiste invece un sequestrene + magnesio, e io cerco sempre questo accoppiamento, perché ho visto che molte volte, in piante non acidofile, quello che sembra clorosi ferrica è carenza di magnesio. Così in un colpo solo mi tolgo ogni preoccupazione.
Ciao, Mariangela
 
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