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Escursione termica x fioritura

siberianwind

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
Da aprile ho cambiato posto alle mie phal che finalmente hanno raggiunto il Nirvana!!
Sono belle, lucide, turgide e in ottima forma! si é aggiunto anche un dendrobium che per ora gode anche lui di ottima salute.
Sono in taverna, di fronte una finestra esposta a sud ovest ma con il vetro zigrinato...quindi moooolta luce ma non diretta.
Ma, c'é un ma!

Primo tra tutti, il locale é accessibile anche a mia suocera che é una phal killer professionista e non avrebbe mai l'accortezza di spostare le bestiole prima di spalancare la suddetta finestra (é un vasistass, perciò passa poca aria ma ne passa, soprattutto quella fredda di dicembre della pianura padana e io temo i colpi d'aria. In ogni caso, ha una porta accanto che verrà aperta frequentemente anche in inverno e non mi sembra una buona idea.

La seconda riguarda lo sbalzo termico per la fioritura delle suddette:
Pur essendo ottobre, qui in provincia di Milano ci sono 15-16 gradi di notte e 25 di giorno...lo sbalzo termico c'é, ma forse 15 gradi sono ancora troppi per metterle fuori e indurre la fioritura?
Che range consigliate? Per quanto tempo devono sentire questa differenza? E voi come fate? La taverna ha riscaldamento impostato a 20-21 gradi circa.

Il piano B per salvarle dalle grinfie della signora é quello di spostarle in garage in serretta con una Grow light...dite che ci si può provare? (Sono 6 piante, di media grandezza più il dendrobium)


Grazie a tutti
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Ciao, in attesa degli esperti, questa è la mia esperienza:
anch'io vivo della pianura Padana, ho una decina di phal davanti a una finestra che devo pur aprire. Il modo più veloce che ho trovato è stato di tenerle su un carrello; quando in inverno apro la finestra lo sposto.
Per il resto, le ho da tre anni e rifioriscono da sole. Sentono il normale cambio di temperatura che c'è in casa fra estate e inverno. Le ho comprate in periodi diversi ma tutte, terminata la fioritura in corso all'acquisto, si sono adattate spontaneamente allo stesso ritmo: foglie nuove in estate, steli in inverno, fioritura a primavera.
Secondo me lo sbalzo termico serve ai produttori che devono forzare la fioritura per venderle in qualunque periodo dell'anno ma le phal sanno quando fiorire e lo fanno a patto di avere le temperature corrette (vanno benissimo quelle normali di casa), il giusto di acqua e fertilizzante e il minimo indispensabile di luce e umidità. Il difficile secondo me è quantificare questo minimo. Ho dovuto scaricarmi un esposimetro per rendermi conto che quella che io consideravo luce abbondante per loro era insufficiente e integrare con dei Led. E ho dovuto comprare un igrometro per capire che vaporizzare acqua sull'argilla espansa era un'attività divertente ma poco utile. Adesso su quel carrello c'è anche un umidificatore e ho visto la differenza sulle piante.
E' solo una esperienza personale con una decina di piante, prendila per quel che vale
Margherita
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
non serve lo sbalzo termico per indurle a fiore, se la fioritura che ti aspetti è quella naturale, se ne accorgono da sole
serve nel caso tu voglia indurle a fiore fuori periodo

poi dipende un po' dalle varietà, se sono ibride di soggetti a fioritura estiva o invernale/primaverile o miste
se stan bene, nel corso dell'anno prima o poi fioriscono, luce acqua temperature giuste, ogni tanto concimare

una finestra esposta a sud ovest credo vada benissimo, se non c'è un porticato che fa ombra e se sono sufficientemente prossime alla finestra, non troppo vicine in inverno per evitare il freddo eccessivo
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Ciao, in attesa degli esperti, questa è la mia esperienza:
anch'io vivo della pianura Padana, ho una decina di phal davanti a una finestra che devo pur aprire. Il modo più veloce che ho trovato è stato di tenerle su un carrello; quando in inverno apro la finestra lo sposto.
Per il resto, le ho da tre anni e rifioriscono da sole. Sentono il normale cambio di temperatura che c'è in casa fra estate e inverno. Le ho comprate in periodi diversi ma tutte, terminata la fioritura in corso all'acquisto, si sono adattate spontaneamente allo stesso ritmo: foglie nuove in estate, steli in inverno, fioritura a primavera.
Secondo me lo sbalzo termico serve ai produttori che devono forzare la fioritura per venderle in qualunque periodo dell'anno ma le phal sanno quando fiorire e lo fanno a patto di avere le temperature corrette (vanno benissimo quelle normali di casa), il giusto di acqua e fertilizzante e il minimo indispensabile di luce e umidità. Il difficile secondo me è quantificare questo minimo. Ho dovuto scaricarmi un esposimetro per rendermi conto che quella che io consideravo luce abbondante per loro era insufficiente e integrare con dei Led. E ho dovuto comprare un igrometro per capire che vaporizzare acqua sull'argilla espansa era un'attività divertente ma poco utile. Adesso su quel carrello c'è anche un umidificatore e ho visto la differenza sulle piante.
E' solo una esperienza personale con una decina di piante, prendila per quel che vale
Margherita
mi ricordo di aver letto uno studio americano dove hanno provato a coltivare le phalaenopsis in batteria ed in condizioni diverse, lo studio era sopratutto per vedere l' incidenza dei concimi, invece si è rivelato molto + importante la temperatura e non tanto l' intensità della luce ma le ore di durata della stessa
 

biro46

Maestro Giardinauta
Scusate ma questo è un argomento su cui ho tenuto alcuni seminari descrivo brevemente:

Lo stimolo alla fioritura è dato anche in parte dalla temperatura e dalla sua variazione in più o in meno ma è dato soprattutto dal "FOTOPERIODO" ovvero dalle ore di luce che la pianta riceve. Tenendo presente una cosa molto importante

Le piante controllano il fotoperiodo misurando grazie ai fitocromi le ore di buio (notte) per determinare le ore di luce e che tutte le piante hanno una soglia critica delle ore di luce che può variare da specie a specie. Quindi non diamo 24 ore di luce perchè è durante le ore di buio che elaborano gli zuccheri cha hanno accumulato durante le ore di luce grazie alla fotosintesi clorofilliana altrimenti la pianta alla fine muore per mancanza di nutrimento

Questo porta a creare tre macrogruppi relativi alle orchidee:
"Longidiurne" - Orchidee a giorno lungo (a notte breve), che fioriscono dopo una o più notti brevi. Piante che man mano che le giornate si allungano e le notti diventano più brevi, vengono indotte a fiorire. il valore critico indicativo è superiore alle 16 ore massimo di luce
"Brevidiurne" - Orchidee a giorno corto (a notte lunga), che fioriscono dopo una o più lunghe notti. Piante che man mano che le giornate si accorciano e le notti diventano più lunghe, vengono indotte a fiorire. Il valore critico indicativo è inferiore alle 8 ore minime di luce
"Neutrodiurne" - Orchidee insensibili al fotoperiodo. Piante che non sono influenzate dal fotoperiodo e sono generalmente chiamate a fioritura libera.
Questa caratteristica è valida soprattutto per le orchidee botaniche dove alcune necessitano di alcuni giorni di induzione per fiorire, altre di diversi giorni. In molte specie esiste una correlazione tra il numero di cicli di induzione e il numero di fiori che si formano. Le piante invecchiando possono risentire meno del fotoperiodo ma per una buona fioritura è necessario che questa caratteristica venga rispettata
Mentre ormai per le orchidee ibride che comperiamo nei garden hanno un perso questa caratteristica o comunque si è molto ridotta con le varie ibridazioni.

Da quanto scritto vediamo che per l’induzione alla fioritura non entrano ne i substrati ne i fertilizzanti ne altro ma sono solo i due fattori citati precedentemente
•il fotoperiodo legato all’andamento stagionale della luce come elemento principale
•il termoperiodo legato all’andamento stagionale della temperatura come elemento secondario
che vanno un poco a braccetto ma non pretendiamo di vedere una Phalaenopsis violacea fiorire a Natale se la teniamo in casa senza ausilio di luce perchè è una orchidea termofila longidiurna

Molte volte quando si parla di fioritura e fertilizzante si consiglia di dare un fertilizzante con un alto contenuto di fosforo (P) per indurre o facilitare la fioritura, questo non è vero ma è utile
- Non è vero perché la fertilizzazione nulla ha a che vedere con l’induzione alla fioritura.
- E’ utile dare un fertilizzante con un alto titolo di fosforo (P) perché la pianta per fiorire ha un notevole dispendio di energia e molti dei fosfati utili vengono esauriti in breve tempo, per questo si consiglia quando si nota che la pianta sta giungendo alla induzione (pianta matura – fotoperiodo – ecc.), attenzione non in base alla stagione come a volte si sente dire, al fine di compensare questa perdita di energia e dare una ulteriore carica.

Dare fertilizzante ad alto contenuto di fosforo non induce alla fioritura ma fa in modo che non manchi questo elemento come fonte energetica per la pianta, e per quanto integriamo con il fosforo se non mettiamo l'orchidea nel suo ambiente di induzione non viene indotta e difficilmente fiorirà.
 
Ultima modifica:

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Scusate ma questo è un argomento su cui ho tenuto alcuni seminari descrivo brevemente:

Lo stimolo alla fioritura è dato anche in parte dalla temperatura e dalla sua variazione in più o in meno ma è dato soprattutto dal "FOTOPERIODO" ovvero dalle ore di luce che la pianta riceve. Tenendo presente una cosa molto importante

Le piante controllano il fotoperiodo misurando grazie ai fitocromi le ore di buio (notte) per determinare le ore di luce e che tutte le piante hanno una soglia critica delle ore di luce che può variare da specie a specie. Qundi non diamo 24 ore di luce perchè è durante le ore di buio che elaborano gli zuccheri cha hanno accumulato durante le ore di luce grazie alla fotosintesi clorofilliana altrimenti la pianta alla fine muore per mancanza di nutrimento

Questo porta a creare tre macrogruppi relativi alle orchidee:
"Longidiurne" - Orchidee a giorno lungo (a notte breve), che fioriscono dopo una o più notti brevi. Piante che man mano che le giornate si allungano e le notti diventano più brevi, vengono indotte a fiorire. il valore critico indicativo è superiore alle 16 ore massimo di luce
"Brevidiurne" - Orchidee a giorno corto (a notte lunga), che fioriscono dopo una o più lunghe notti. Piante che man mano che le giornate si accorciano e le notti diventano più lunghe, vengono indotte a fiorire. Il valore critico indicativo è inferiore alle 8 ore minime di luce
"Neutrodiurne" - Orchidee insensibili al fotoperiodo. Piante che non sono influenzate dal fotoperiodo e sono generalmente chiamate a fioritura libera.
Questa caratteristica è valida soprattutto per le orchidee botaniche dove alcune necessitano di alcuni giorni di induzione per fiorire, altre di diversi giorni. In molte specie esiste una correlazione tra il numero di cicli di induzione e il numero di fiori che si formano. Le piante invecchiando possono risentire meno del fotoperiodo ma per una buona fioritura è necessario che questa caratteristica venga rispettata
Mentre ormai per le orchidee ibride che comperiamo nei garden hanno un perso questa caratteristica o comunque si è molto ridotta con le varie ibridazioni.

Da quanto scritto vediamo che per l’induzione alla fioritura non entrano ne i substrati ne i fertilizzanti ne altro ma sono solo i due fattori citati precedentemente
•il fotoperiodo legato all’andamento stagionale della luce come elemento principale
•il termoperiodo legato all’andamento stagionale della temperatura come elemento secondario
che vanno un poco a braccetto ma non pretendiamo di vedere una Phalaenopsis violacea fiorire a Natale se la teniamo in casa senza ausilio di luce perchè è una orchidea termofila longidiurna

Molte volte quando si parla di fioritura e fertilizzante si consiglia di dare un fertilizzante con un alto contenuto di fosforo (P) per indurre o facilitare la fioritura, questo non è vero ma è utile
- Non è vero perché la fertilizzazione nulla ha a che vedere con l’induzione alla fioritura.
- E’ utile dare un fertilizzante con un alto titolo di fosforo (P) perché la pianta per fiorire ha un notevole dispendio di energia e molti dei fosfati utili vengono esauriti in breve tempo, per questo si consiglia quando si nota che la pianta sta giungendo alla induzione (pianta matura – fotoperiodo – ecc.), attenzione non in base alla stagione come a volte si sente dire, al fine di compensare questa perdita di energia e dare una ulteriore carica.

Dare fertilizzante ad alto contenuto di fosforo non induce alla fioritura ma fa in modo che non manchi questo elemento come fonte energetica per la pianta, e per quanto integriamo con il fosforo se non mettiamo l'orchidea nel suo ambiente di induzione non viene indotta e difficilmente fiorirà.
Califfo vero. Ho fatto un bel ripasso di fisiologia vegetale!
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
questo è un argomento su cui ho tenuto alcuni seminari
per favore, è un argomento che mi interessa tanto, c'è una cosa che ho letto tempo fa e non riesco a ritrovare la fonte, magari eri tu. In riferimento alle normali phal ibride da supermercato, diceva qualcosa tipo: se non si riesce a dare alla pianta tutta l'intensità luminosa di cui ha bisogno, si può ovviare aumentando le ore di luce. Ricordo male io o è vero?
 

biro46

Maestro Giardinauta
per favore, è un argomento che mi interessa tanto, c'è una cosa che ho letto tempo fa e non riesco a ritrovare la fonte, magari eri tu. In riferimento alle normali phal ibride da supermercato, diceva qualcosa tipo: se non si riesce a dare alla pianta tutta l'intensità luminosa di cui ha bisogno, si può ovviare aumentando le ore di luce. Ricordo male io o è vero?
Come ho scritto per le orchidee ibride Phalaenopsis comprese l'induzione alla fioritura sia per il fotoperiodo che per il termoperiodo sono ormai quasi persi ma ci sono alcuni trucchetti che possono indurre alla fioritura le Phalaenopsis:
1 - come hai detto l'aumento delle ore di luce con sistemi artificiali senza andare oltre alle 14-15 ore
2 - spostarle per un periodo di circa un mese in un ambiente più fresco ma senza scendere sotto i 15-16°C notturni e molto meno luminoso rispetto a dove sono messe normalmente, in questo periodo la pianta riduce il suo metabolismo e di conseguenza va trattata in modo diverso come irrigazione riducendole rispetto alla normale coltivazione e senza fertilizzazioni, e poi riportarle nell'ambiente in cui si coltivano normalmente con più luce e più caldo riprendendo la normale coltivazione. In generale si può dire, facendo una similitudine, che la pianta associa questa situazione di ombra più o meno profonda alla lunghezza d'onda rosso scuro dello spettro (che equivale per la pianta al rischio di morte per effetto di un ambiente troppo ombreggiato), questo effetto potrebbe causare una possibile accelerazione della fioritura, una velocizzazione delle riproduzione per la trasmissione genetica della specie facendo in alcuni casi anche una maggior produzione di fiori

Spero di essere stato chiaro
 
Ultima modifica:

siberianwind

Aspirante Giardinauta
non serve lo sbalzo termico per indurle a fiore, se la fioritura che ti aspetti è quella naturale, se ne accorgono da sole
serve nel caso tu voglia indurle a fiore fuori periodo

poi dipende un po' dalle varietà, se sono ibride di soggetti a fioritura estiva o invernale/primaverile o miste
se stan bene, nel corso dell'anno prima o poi fioriscono, luce acqua temperature giuste, ogni tanto concimare

una finestra esposta a sud ovest credo vada benissimo, se non c'è un porticato che fa ombra e se sono sufficientemente prossime alla finestra, non troppo vicine in inverno per evitare il freddo eccessivo
Il problema é che sono proprio sulla soglia interna della finestra...finora se la sono cavata egregiamente ma ho paura che quando scenderanno le temperature e verranno aperte finestra e la porta adiacente, il colpo di freddo sia dietro l'angolo.
Grazie mille, allora, a parte trovar loro un altro riparo per l'inverno, lascio che seguano la natura
Ciao, in attesa degli esperti, questa è la mia esperienza:
anch'io vivo della pianura Padana, ho una decina di phal davanti a una finestra che devo pur aprire. Il modo più veloce che ho trovato è stato di tenerle su un carrello; quando in inverno apro la finestra lo sposto.
Per il resto, le ho da tre anni e rifioriscono da sole. Sentono il normale cambio di temperatura che c'è in casa fra estate e inverno. Le ho comprate in periodi diversi ma tutte, terminata la fioritura in corso all'acquisto, si sono adattate spontaneamente allo stesso ritmo: foglie nuove in estate, steli in inverno, fioritura a primavera.
Secondo me lo sbalzo termico serve ai produttori che devono forzare la fioritura per venderle in qualunque periodo dell'anno ma le phal sanno quando fiorire e lo fanno a patto di avere le temperature corrette (vanno benissimo quelle normali di casa), il giusto di acqua e fertilizzante e il minimo indispensabile di luce e umidità. Il difficile secondo me è quantificare questo minimo. Ho dovuto scaricarmi un esposimetro per rendermi conto che quella che io consideravo luce abbondante per loro era insufficiente e integrare con dei Led. E ho dovuto comprare un igrometro per capire che vaporizzare acqua sull'argilla espansa era un'attività divertente ma poco utile. Adesso su quel carrello c'è anche un umidificatore e ho visto la differenza sulle piante.
E' solo una esperienza personale con una decina di piante, prendila per quel che vale
Margherita
Grazie mille per il tuo racconto, accetto volentieri lo scambio di esperienze!
Un carrello é una buona idea, cerco di trovare una soluzione, dovendo ahimè mediare con suocera negli spazi comuni! ‍♀️
L'igrometro ce l'ho, l'esposimetro me lo ero fatto prestare dal vicino e così avevo scovato questa posizione favorevole a patto di umidificare spesso (le mie fal hanno il loro sottovaso, e sono a loro volta poste in un lungo sottovaso, ricoperto di sassolini che tengo con un filo di acqua. Ogni tanto le vaporizzo con acqua demineralizzata.
Ma l'umidificatore lo hai messo al centro del ripiano del carrello e le piante intorno?
 

siberianwind

Aspirante Giardinauta
Come ho scritto per le orchidee ibride Phalaenopsis comprese l'induzione alla fioritura sia per il fotoperiodo che per il termoperiodo sono ormai quasi persi ma ci sono alcuni trucchetti che possono indurre alla fioritura le Phalaenopsis:
1 - come hai detto l'aumento delle ore di luce con sistemi artificiali senza andare oltre alle 14-15 ore
2 - spostarle per un periodo di circa un mese in un ambiente più fresco ma senza scendere sotto i 15-16°C notturni e molto meno luminoso rispetto a dove sono messe normalmente, in questo periodo la pianta riduce il suo metabolismo e di conseguenza va trattata in modo diverso come irrigazione riducendole rispetto alla normale coltivazione e senza fertilizzazioni, e poi riportarle nell'ambiente in cui si coltivano normalmente con più luce e più caldo riprendendo la normale coltivazione. In generale si può dire, facendo una similitudine, che la pianta associa questa situazione di ombra più o meno profonda alla lunghezza d'onda rosso scuro dello spettro (che equivale per la pianta al rischio di morte per effetto di un ambiente troppo ombreggiato), questo effetto potrebbe causare una possibile accelerazione della fioritura, una velocizzazione delle riproduzione per la trasmissione genetica della specie facendo in alcuni casi anche una maggior produzione di fiori

Spero di essere stato chiaro
Grazie mille per la super spiegazione!
Allora, queste temperature qui in provincia di Milano le abbiamo praticamente adesso che di notte siamo sui 16 gradi e di giorno saliamo a 26.
È sicuramente anomalo per ottobre ma a questo punto potrei tentare (sperando che non succeda nulla)
A) di metterle fuori la notte e ritirarle al mattino
B) di lasciare semplicemente aperta la finestra davanti alla quale si trovano e sperare che questo sbalzo funzioni
 

biro46

Maestro Giardinauta
Grazie mille per la super spiegazione!
Allora, queste temperature qui in provincia di Milano le abbiamo praticamente adesso che di notte siamo sui 16 gradi e di giorno saliamo a 26.
È sicuramente anomalo per ottobre ma a questo punto potrei tentare (sperando che non succeda nulla)
A) di metterle fuori la notte e ritirarle al mattino
B) di lasciare semplicemente aperta la finestra davanti alla quale si trovano e sperare che questo sbalzo funzioni
Io abito non troppo distante da te e un consiglio che posso darti è quello di lasciare le tue orchidee dove sono, in casa tra giorno e notte hai uno sbalzo termico che è più che sufficiente (anche se non strettamente necessario) anche con la finestra chiusa e gli spifferi sono più dannosi che altro. Inoltre la pianta soffre di più se continui a spostarla da una parte all'altra
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Ma l'umidificatore lo hai messo al centro del ripiano del carrello e le piante intorno?
provv 8 ridotta.jpg
Ciao, scusa il caos della mia piccola jungla. Quei due coni marroncini sono gli umidificatori. Sono poco potenti, presi al Lidl e pagati pochissimo ma la stanza è piccola e sono proprio a fianco delle piante. Sarà una mia pia illusione ma mi sembra che da quando ci sono le radici aeree e le foglie abbiano un aspetto migliore.
Margherita
 

biro46

Maestro Giardinauta
Vedi l'allegato 796254
Ciao, scusa il caos della mia piccola jungla. Quei due coni marroncini sono gli umidificatori. Sono poco potenti, presi al Lidl e pagati pochissimo ma la stanza è piccola e sono proprio a fianco delle piante. Sarà una mia pia illusione ma mi sembra che da quando ci sono le radici aeree e le foglie abbiano un aspetto migliore.
Margherita
fatto benissimo, gli umidificatori sono sempre utili con le orchidee e non solo
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
essendo passati 20 gg soltanto, vuol dire che l'induzione a fiore già era in corso, quindi merito delle cure che gli hai fornito tu fino a quel momento, e della prosecuzione corretta successiva :D
non bastano comportamenti corretti in zona Cesarini, serve anche tutto il pre, e il poi :D

in attesa di vedere i fiori sbocciare :tupitupi:
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
essendo passati 20 gg soltanto, vuol dire che l'induzione a fiore già era in corso, quindi merito delle cure che gli hai fornito tu fino a quel momento, e della prosecuzione corretta successiva :D
non bastano comportamenti corretti in zona Cesarini, serve anche tutto il pre, e il poi :D

in attesa di vedere i fiori sbocciare :tupitupi:
Infatti va considerato il tempo di reazione da quando si verificano le giuste condizioni a quando compaiono i boccioli che può variare a seconda del tipo di phal.
 
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