cmr
Maestro Giardinauta
Sul finire del 2019 intravidi nello spazio verde condominiale un bel vasone abbandonato pieno di erbacce secche, resti di piantuzze annuali oramai krepate da tempo. Che fai, non ci metti qualche grassoccia dentro? Aloe, Trichocereus e altre verdurine di cui avevo disponibilità furono piantate in un bel terriccio scavato proprio ai piedi del vasone: un piccolo trucco quando non ce la fai più a incollarti pesi fuori misura. Tutta terra di sbanco, resti di calcinacci e lavaggi di cofane sporche, laterizi e piastrelle spaccate: il mix perfetto per le grasse. Tra le tante piante che finirono in quel terriccio degno di un girone dantesco, c'era una bella Echeveria sp. (forse la E. metallica). Naturalmente il vasone rimase (e rimane) esposto alle intemperie: chi ce l'avrebbe fatta a spostarlo? Oggi questa bella sorpresa dei rami dei fiori e le dimensioni notevoli raggiunte in circa un paio di anni di 'cure'.