• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

dove stiamo andando

lilith

Master Florello
straquoto!!!!!! Il ragionamento non fa una piega! Hai scritto con parole migliori delle mie quello che penso! Grazie.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
"Secondo natura" e "contro natura" mi sono sempre parse delle definizioni immaginifiche e prettamente umane che spesso sono usate come arma ideologica contro ciò che non piace.
E con questo, le persone sagge smetterebbero di parlare di natura.
 

ginestra

Master Florello
Stupendo il post di Cla, come non quotarlo. Se si parla di natura e contro natura, allora bisognerebbe approvare i genitori della bambina "avariata" perché in natura la madre stessa l'avrebbe eliminata (ma avete visto quanto è bella?). Ma io nonon lo farei mai perché appartengo ad una cultura che considera questo un obbrobrio e non perché sia più o meno naturale
 

Olmo60

Guru Master Florello
"Secondo natura" e "contro natura" mi sono sempre parse delle definizioni immaginifiche e prettamente umane che spesso sono usate come arma ideologica contro ciò che non piace. Questi due concetti vengono usati come parametro di giudizio per promuovere o bocciare comportamenti, mode, usi o invenzioni. Ma hanno senso o sono solo vuote parole riempite da opinioni personali per renderle fintamente oggettive e assolute?

conosci parole che non siano prettamente umane? hoibò
anche progresso per es. è una parola che può essere usata come arma ideologica contro ciò che non piace o a favore di ciò che piace.
Fin dal giusnaturalismo (ma anche prima) si è affermato che osservando la natura e i fatti che accadono si possono trarre delle regole morali e dei parametri di giudizio: da un fatto si trae un metro di giudizio.

il mio metro lo traggo da fatti come questo. e pure da quello che c'è dietro gli interessi delle parti in causa, quelle degli pseudo-genitori ai quali io non riconosco nessun diritto su nessuno che non sia loro stessi, e questo fa parte del mio pensiero, che sul piano della verità o meno, vale quanto quello di tutti.

Ma questo è illogico: da un evento non si può trarre un parametro, il secondo perviene dalle opinioni e dalla morale della singola persona che vede il fatto. Lo dice chiaramente anche Hans Kelsen nel suo “Il problema della giustizia”: “Questa natura è infatti un insieme di fattispecie collegate l’una all’altra dal principio di casualità, cioè come causa ad effetto; la natura così intesa è quindi un essere e da un essere non si può dedurre alcun dover essere, così da un fatto non si può dedurre una norma. All’essere non può essere immanente alcun dover essere, né ai fatti alcuna norma, né alla realtà empirica un valore. Solo accostando un dover essere ad un essere, norme ai fatti, si può giudicare i secondi, in base alle prime, sono conformi a norme (cioè buoni, giusti) o in contrasto con esse (cioè cattivi, ingiusti), si può cioè valutare la realtà, qualificandone come conforme o in contrasto con il valore.
parametro come metro di giudizio? quindi poichè da un evento non si può trarre un parametro di giudizio, dobbiamo accettare, anzi, non criticare ogni evento che si presenta. Apoteosi del non pensiero, quindi. da un evento non si possono trarre giudizi morali o personali? quindi se un premier (faccio un esempio) si porta a letto una minorenne(evento) non si può dare un giudizio? dici: i fatti vanno giudicati secondo le norme, se sono conformi alle norme sono buoni e giusti, diversamente sono sbagliati e ingiusti. Domanda: e chi scrive le norme?
spero tu ti renda conto che seguendo questo percorso che lega la bontà del fatto all'essere o no conforme alla norma, sarebbe buono e giusto lo sterminio che aderiva ad una norma (o legge, o prassi o quello che vuoi).
Chi crede di trovare, di scoprire o di prendere conoscenza di norme nei fatti o di valori nella realtà, inganna se stesso. Infatti, anche se incosciamente, egli deve proiettare le norme (da lui in qualsiasi modo presupposte come fondamento di valori) nella realtà dei fatti, per poterle poi dedurre da questi”.

si, questo è quello che detta il news-realism: un leggere il mondo come altri..resta la paura di quelli come te che danno per scontato la bontà della norma purchè sia, e ho già spiegato in quali termini.
L'essere umano ama le cose certe, oggettive e immutabili perché queste diventano una base, un appiglio forte per fondarci la propria vita e le proprie scelte. Ha bisogno di capisaldi, di certezze... e così, inconsciamente, eleva il suo giudizio di un fatto a regola dicendo che lo trae dalla natura: ciò che è conforme alla sua morale è secondo natura, ciò che è difforme ad essa è contro natura. Ma l'illogicità maggiore è che spesso ciò che viene condannato come contro natura in natura esiste e per ciò è perfettamente naturale: l'omosessualità è da tanti bollata come contro natura ma questa è presente in tante specie animali. Ma la cosa più senza senso che se si segue veramente questo ragionamento fino in fondo si può arrivare a legittimare cose terribile e pessime: in natura gli animali deboli, malati, con malformazioni gravi... vengono lasciati morire da noi invece si cerca di assisterli e di farli vivere il più a lungo e il meglio possibile. E' male perchè va contro natura? In natura a volte si vedono animali della stessa specie che uccidono i piccoli, animali che lottano fino a ferire mortalmente l'avversario in amore, animali che si accoppiano incestuosamente... Tutto ciò per noi è a dir poco disgustoso. Alcuni affermano che è naturale il fatto/la caratteristica maggiormente diffusa: l'omosessualità è minoritaria e per ciò è contro natura. Ma con questo ragionamento le minoranze sparirebbero: i biondi, chi ha gli occhi azzurri/verdi, le persone diversamente abili, le persone geniali ecc sarebbero tutte contro natura. Poi perchè la natura "creerebbe" delle persone e degli esseri contro se stessa? Se esistono vuol dire che la "natura" li contempla e per ciò non sono contro di essa. Ma perchè la morale è qualcosa di molto di più del prendere atto di un fatto: è una complessa elaborazione mentale dei fatti, delle loro conseguenze, della coscienza sociale e della cultura in cui si vive... tutto ciò porta ad elaborare un parametro di giudizio. Il metro di giudizio è il risultato di un processo elaborato e non un mero recepimento di fatti. Anche perchè se si prendesse solo atto dei fatti tutto ciò che avviene sarebbe secondo natura: una cosa che avviene in natura è naturale.
Alcuni poi citano gli istinti (fame, sete, attrazione sessuale ecc) come regole tratte dalla natura: ma non bisogna confondere dei bisogni con delle regole o dei parametri... se io mangio (un fatto) non si trae mica un parametro. Se io ho un istinto sessuale e violento una persona per me è una cosa terribile anche se "sfogo" un "istinto naturale"... se io rubo del mangiare perchè ho fame sbaglio anche se attuo un istinto... i bisogni e i fatti non creano di per sé metri di giudizio.
Inoltre come la mettiamo con la medicina, con la tecnologia (arei, macchinari vari, treni ecc) e con tanti altri elaborati umani che permettono all'uomo di fare cose che in natura non potrebbe fare? La medicina ha prolungato oltremodo la vita umana, gli arei ci permettono di volare, la botanica/genetica ci ha permesso di modificare piante ecc eppure tutto ciò non lo condanniamo in quanto contro natura. Nessuno penserebbe di staccare una macchina medica salva vita a un proprio caro perchè contro natura... Il concetto di secondo o contro natura è solo un mero mezzo che viene usato a proprio comodo e quanto detto prima lo prova.

perfettamente d'accordo: il termine natura ha troppi significati e si presta a troppe elaborazioni per poter essere usato correttamente in un discorso che chiama in campo molto più la scienza, la tecnica, il mercato, la persona che altro. Ma attenzione a prendere solo un termine e decontestulizzandolo, a portare il discorso su un altro piano più consono al proprio punto di vista.
Per questo secondo me bisognerebbe smettere di utilizzare queste due parole per prendere atto che la morale e i parametri di giudizio sono un elaborato dell'intelletto umano e in quanto tale relativi. Il metro di giudizio è la prova della complessità della nostra mente che è capace di ragionare e darsi delle regole e di giudicare il mondo esterno: un fine prodotto non una semplice costatazione.
Tolto di mezzo un termine improprio, l'elaborato dell'intelletto umano mi dice che a cinque mesi un feto è un bambino (me lo dice la medicina) e che nessuno ha il diritto (opinione) di chiedere con forza di legge (norma) a un terzo di abortire al posto suo. (fatto).
Lo stato di New-York da ragione a te, quello del Michigan a me: altra norma, altro fatto giusto conforme.
 
Ultima modifica:

Cla_R86

Aspirante Giardinauta
conosci parole che non siano prettamente umane? hoibò
anche progresso per es. è una parola che può essere usata come arma ideologica contro ciò che non piace o a favore di ciò che piace.


il mio metro lo traggo da fatti come questo. e pure da quello che c'è dietro gli interessi delle parti in causa, quelle degli pseudo-genitori ai quali io non riconosco nessun diritto su nessuno che non sia loro stessi, e questo fa parte del mio pensiero, che sul piano della verità o meno, vale quanto quello di tutti.


parametro come metro di giudizio? quindi poichè da un evento non si può trarre un parametro di giudizio, dobbiamo accettare, anzi, non criticare ogni evento che si presenta. Apoteosi del non pensiero, quindi. da un evento non si possono trarre giudizi morali o personali? quindi se un premier (faccio un esempio) si porta a letto una minorenne(evento) non si può dare un giudizio? dici: i fatti vanno giudicati secondo le norme, se sono conformi alle norme sono buoni e giusti, diversamente sono sbagliati e ingiusti. Domanda: e chi scrive le norme?
spero tu ti renda conto che seguendo questo percorso che lega la bontà del fatto all'essere o no conforme alla norma, sarebbe buono e giusto lo sterminio che aderiva ad una norma (o legge, o prassi o quello che vuoi).


si, questo è quello che detta il news-realism: un leggere il mondo come altri..resta la paura di quelli come te che danno per scontato la bontà della norma purchè sia, e ho già spiegato in quali termini.


perfettamente d'accordo: il termine natura ha troppi significati e si presta a troppe elaborazioni per poter essere usato correttamente in un discorso che chiama in campo molto più la scienza, la tecnica, il mercato, la persona che altro. Ma attenzione a prendere solo un termine e decontestulizzandolo, a portare il discorso su un altro piano più consono al proprio punto di vista.
Tolto di mezzo un termine improprio, l'elaborato dell'intelletto umano mi dice che a cinque mesi un feto è un bambino (me lo dice la medicina) e che nessuno ha il diritto (opinione) di chiedere con forza di legge (norma) a un terzo di abortire al posto suo. (fatto).
Lo stato di New-York da ragione a te, quello del Michigan a me: altra norma, altro fatto giusto conforme.

Leggi con più attenzione: io cito Kelsen in quanto smonta perfettamente l'idea che vi siano delle leggi naturali innate e per ciò dei parametri morali immutabili e oggettivi. Kelsen (che era un giuspositivista) afferma poi una cosa ben più fine: che se si vuol giudicare un fatto bisogna introdurre un parametro se no il fatto in se non è giudicabile "Solo accostando un dover essere ad un essere, norme ai fatti, si può giudicare i secondi, in base alle prime, sono conformi a norme (cioè buoni, giusti) o in contrasto con esse (cioè cattivi, ingiusti), si può cioè valutare la realtà, qualificandone come conforme o in contrasto con il valore." Ma ciò non presuppone che il parametro sia oggettivamente giusto e immutabile... Questa è una aggiunta tua al pensiero mio e a quello di Kelsen :) Il parametro è umanissimo anche se ci si rifà a una norma.
Semplicemente faccio notare come siano relativi i parametri e per ciò come sia vuoto il giudizio contro natura o secondo natura perchè questo presuppone un parametro oggettivo e intrinseco che invece non esiste.
Il punto di arrivo è uguale: i nostri giudizi sono relativi e soggettivi. Ma il mio scritto era per confutare il concetto secondo o contro natura.
 

Olmo60

Guru Master Florello
48 ore fa non conoscevo Kesner perciò ho risposto credendo che Cla si riferisse al Thread che voleva parlare delle nuove applicazioni della medicina e della comunicazione mentre Kesner è unfilosofo del dirittoe più precisamente il teorico del Diritto Puro. Cosa c'entra il diritto puro in sto thread? lo sfiora soltanto nella critica al termine natura/contro natura usato da qualcuno che non è un filosofo del diritto. Questo è importante perchè, occhio, K non dice da nessuna parte che non si possa mai parlare di morale, dice giustamente che la scienza e la scienza del diritto NON può prenderla in considerazione = sono due ambiti separati e che non si toccano. (estraneità dei valori).
farei a k un monumento per aver tolto elementi naturalistici dal diritto che sappiamo cosa succede dove invece vige la legge coranica.
ps: il passaggio che sembra dire chissà che e che ammetto è abbastanza "effetto speciale" e che avevo frainteso
da un evento non si può trarre un parametro, il secondo perviene dalle opinioni e dalla morale della singola persona che vede il fatto. Lo dice chiaramente anche Hans Kelsen nel suo “Il problema della giustizia”: “Questa natura è infatti un insieme di fattispecie collegate l’una all’altra dal principio di casualità, cioè come causa ad effetto; la natura così intesa è quindi un essere e da un essere non si può dedurre alcun dover essere, così da un fatto non si può dedurre una norma. All’essere non può essere immanente alcun dover essere, né ai fatti alcuna norma, né alla realtà empirica un valore.
Solo accostando un dover essere ad un essere, norme ai fatti, si può giudicare i secondi, in base alle prime, sono conformi a norme (cioè buoni, giusti) o in contrasto con esse (cioè cattivi, ingiusti), si può cioè valutare la realtà, qualificandone come conforme o in contrasto con il valore.
sono perfettamente d'accordo, nella giurisprudenza funziona così, anche se per la gente normale, poteva essere tradotto magari un pò sbilenco, ma comunque comprensibile con:
non è il comportamento che decide la norma giuridica ma la norma giuridica che decide se il comportamento è sanzionabile oppure no. Chiaro, logico, condivisibilissimo, ecco perchè la natura essendo un dato di fatto non può fondare la norma giuridica che si applica a tutti, deve essere neutra, generale, fondata da una norma superiore originaria ecc. ma siamo sempre nella scienza del diritto. Ora ci sarebbe da notare che questa teoria pura fu in parte aggiustata perchè K rilevò discrepanze (vedere come furono risolte non è male)
qui mi fermo ma sotto sotto mi sembra che aver tirato in ballo la teoria del diritto puro proprio in un discorso medico possa voler dire altro da quello che dice...a meno che non si trovi nella pratica medica e nella genetica -tengo fuori l'informazione mediatica- (ribadisco tema del thred) altrettanta logica del diritto puro cioè che funzioni attraverso gli stessi scarti, cosa che mi sembra difficile sostenere.

p.s per chi volesse farsi un'idea su quanto e come K. si incastri nel thread
http://www.diritto.it/archivio/1/20038.pdf
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
OT en passant: le leggi naturali innate che K deve tener fuori giustamente e logicamente per poter fondare una TEORIA del diritto puro, a me sembra si ritrovìno in qualche modo nella Costituzione e non solo nella nostra (norma fondamentale) per es dove si ammette qualcosa come i diritti umani, le libertà ecc. e allo stesso tempo, mi sembra pure coerente a certi passaggi. fine OT
 
Ultima modifica:

Cheguevilla

Giardinauta Senior
le leggi naturali innate che K deve tener fuori giustamente e logicamente per poter fondare una TEORIA del diritto puro, a me sembra si ritrovìno in qualche modo nella Costituzione e non solo nella nostra (norma fondamentale) per es dove si ammette qualcosa come i diritti umani, le libertà ecc
Assolutamente no. I diritti umani sono una cosa ben diversa dalle "leggi naturali".
E infatti, riprendendo una frase da quello che hai scritto sopra "ecco perchè la natura essendo un dato di fatto non può fondare la norma giuridica che si applica a tutti, deve essere neutra, generale, fondata da una norma superiore originaria ecc. ma siamo sempre nella scienza del diritto." si chiarisce la falla.
La "natura" non è neanche un dato di fatto.
Per riprendere la critica mossa da Bobbio, prima di parlare di natura, bisognerebbe capire di cosa stiamo parlando. Io non ho ancora visto una definizione formale di "natura". Partiamo da quella e vediamo dove andiamo a finire. Finora, l'unica definizione di natura che posso intendere da ciò che leggo è "le cose come le vedo io".
Qualcuno mi dà una definizione univoca di "natura"?
Dai, non fate i timidi, l'ho già chiesta in diversi thread; tra tutti quelli che parlano di "natura" e "contronatura", non c'è nessuno che mi sappia dire cosa sia questa natura?
 

Cla_R86

Aspirante Giardinauta
Kelsen certamente confuta la teoria giusnaturalista ma in quel passaggio, come in altri testi, dimostra come un fatto non possa mai diventare parametro (che sia morale o giuridico infatti usa due parole significative "buono" e "giusto" e usa una parola importante come "valore"), ma solo un elemento terzo al fatto, il parametro, rende giudicabile questo. Per questo il secondo natura o il contro natura non hanno senso. La morale come il diritto (entrambi sono parametri) sono prodotti umani che si evolvono nel tempo e che variano a seconda della società e dell'epoca. A
Perchè se una cosa avviene è ovviamente "naturale" visto che avviene e non tutto ciò che capita è per le molti morali esistenti cosa buona: quanti animali uccidono dei cuccioli o li lasciano morire...
Gli stessi diritti umani fondamentali sono prodotto umano infatti variano a seconda dei paesi, sono stati elaborati con un lungo processo culturale e tutt'ora sono in evoluzione.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Assolutamente no. I diritti umani sono una cosa ben diversa dalle "leggi naturali".

anche i diritti umani esistono solo perchè qualcuno ha detto che debbono esserci, che è giusto che ci siano (valore naturalistico) ma se mi spieghi la ragione della loro esistenza in modo scientifico...chessò...magari una formula sarebbe meglio....
E infatti, riprendendo una frase da quello che hai scritto sopra "ecco perchè la natura essendo un dato di fatto non può fondare la norma giuridica che si applica a tutti, deve essere neutra, generale, fondata da una norma superiore originaria ecc. ma siamo sempre nella scienza del diritto." si chiarisce la falla.
La "natura" non è neanche un dato di fatto.Per riprendere la critica mossa da Bobbio, prima di parlare di natura, bisognerebbe capire di cosa stiamo parlando. Io non ho ancora visto una definizione formale di "natura". Partiamo da quella e vediamo dove andiamo a finire. Finora, l'unica definizione di natura che posso intendere da ciò che leggo è "le cose come le vedo io".
Qualcuno mi dà una definizione univoca di "natura"?
Dai, non fate i timidi, l'ho già chiesta in diversi thread; tra tutti quelli che parlano di "natura" e "contronatura", non c'è nessuno che mi sappia dire cosa sia questa natura?
un dato di fatto precisamente che si modifica all'interno e che può essere modificato dall'esterno dalla natura stessa dell'uomo che ne fa parte e nello stesso tempo ne è fuori. Secondo Ian Tattersall antropologo.


Per riprendere la critica mossa da Bobbio, prima di parlare di natura, bisognerebbe capire di cosa stiamo parlando. Io non ho ancora visto una definizione formale di "natura". Partiamo da quella e vediamo dove andiamo a finire. Finora, l'unica definizione di natura che posso intendere da ciò che leggo è "le cose come le vedo io".
Qualcuno mi dà una definizione univoca di "natura"?
Dai, non fate i timidi, l'ho già chiesta in diversi thread; tra tutti quelli che parlano di "natura" e "contronatura", non c'è nessuno che mi sappia dire cosa sia questa natura?
Bobbio-Tattersall uno a uno.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Bella definizione. Più che altro inutile, facendo ricorso a se stessa. E comunque, secondo questa pseudodefinizione, l'utero in affitto non è affatto contro natura.
Ora, una definizione che abbia senso ce l'abbiamo?
 

Olmo60

Guru Master Florello
Kelsen certamente confuta la teoria giusnaturalista ma in quel passaggio, come in altri testi, dimostra come un fatto non possa mai diventare parametro (che sia morale o giuridico infatti usa due parole significative "buono" e "giusto" e usa una parola importante come "valore"), ma solo un elemento terzo al fatto, il parametro, rende giudicabile questo. Per questo il secondo natura o il contro natura non hanno senso.
lo dimostra dal suo punto di vista giuridico/scientifico: di cosa sta parlando K?

La morale come il diritto (entrambi sono parametri) sono prodotti umani che si evolvono nel tempo e che variano a seconda della società e dell'epoca.
infatti, anche secondo Tattersall.

A
Perchè se una cosa avviene è ovviamente "naturale"

no: l'uomo fa e quello che fa si chiama tecnica/ scienza/ economia/ politica/ procreazione assistita ecc ecc. "ovviamente" una cippa lippa.

visto che avviene e non tutto ciò che capita è per le molti morali esistenti cosa buona: quanti animali uccidono dei cuccioli o li lasciano morire...

morire e nascere non sono eventi naturali? per me si. (anche se la pratica scientifica non può e non deve usare parametri -naturali-)
Gli stessi diritti umani fondamentali sono prodotto umano infatti variano a seconda dei paesi, sono stati elaborati con un lungo processo culturale e tutt'ora sono in evoluzione.

ma avete una definizione di chi sia questo benedetto uomo? tutto il sapere umano è in evoluzione, meno male, per fortuna. Vuol dire che la natura non esiste? c'entra qualcosa?
che super-palle-umane....................................................................................................................................................................
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
Bella definizione. Più che altro inutile, facendo ricorso a se stessa. E comunque, secondo questa pseudodefinizione, l'utero in affitto non è affatto contro natura.
Ora, una definizione che abbia senso ce l'abbiamo?
quindi non sai la definizione di uomo dell'antropologia..ahi ahi-:lol:
si però non mi hai spiegato cosa sono i diritti umani, perchè si dicono diritti e perchè l'uomo dovrebbe scientificamente averne diritto..me lo spieghi? però lineare lineare, senza saltellare con i tuoi discorsi "uomo di paglia".
 
Ultima modifica:

Cheguevilla

Giardinauta Senior
La definizione di uomo è facilmente enunciabile in termini scientifici, ad esempio attraverso il genoma.
Non sto tirando fuori nessun uomo di paglia, tu finora hai parlato di natura e contro natura, ti ho chiesto di fornire una definizione univoca di natura e tutto ciò che hai saputo fare è stato riportare una definizione ricorsiva chiedendo a me la definizione di uomo, che francamente non capisco cosa c'entri. Così come non capisco perché elebar dovrebbe farla finita.
 

Olmo60

Guru Master Florello
La definizione di uomo è facilmente enunciabile in termini scientifici, ad esempio attraverso il genoma.
Non sto tirando fuori nessun uomo di paglia, tu finora hai parlato di natura e contro natura, ti ho chiesto di fornire una definizione univoca di natura e tutto ciò che hai saputo fare è stato riportare una definizione ricorsiva chiedendo a me la definizione di uomo, che francamente non capisco cosa c'entri. Così come non capisco perché elebar dovrebbe farla finita.

no no...ho cancellato la richiesta di chiusura anche se state andando così in ot che più non si può..comincio a divertirmi sul serio, non scherzo...ma se non capisci il salto/non salto che l'uomo ha fatto rispetto alle altre specie animali devi solo cominciare a leggere qualcosa di diverso da quello che hai letto fino ad ora, mi sembra, però se vuoi conservare le tue convinzioni a me non cambia niente...lo dico per te...è quel salto/non salto che fa fare confusione poi sui termini..ma per la scienza quel salto/non salto è un'evidenza e qui mi fermo.

uomo come genoma, condivido dal punto di vista biologico.
Allora: me lo dici cosa sono i diritti umani, perchè si dicono diritti e perchè l'uomo dovrebbe scientificamente averne diritto..me lo spieghi?

Non lo ingollate proprio che ci sia chi ritiene contro natura l'utero in affitto, vero?
:lol: e vi sperticate a spiegare che non si può dire: perchè il diritto (teorico) e la teoria scientifica ne fanno a meno....e non sapete perchè ne fanno a meno...perchè devono farne a meno. Resti/restate sul piano teorico perchè decidete che è il punto di vista che vi è congeniale..ma..se dalla teoria passiamo ai fatti cambia qualcosa:
e vediamo che è proprio perchè K. tiene conto di una istanza sociale (quindi in parte naturalistica) ineludibile che è possibile il fatto che tutte le Costituzioni (diritto primario) possano essere diverse da paese a paese: non è magnifico?
ed è proprio perchè la società (fatta di uomini diversi con solo nel genoma biologico ma pure nelle idee religiose (sempre al biologico si torna, ovvio) contenente istanze ineludibili (del comportamento umano, o meglio, delle sue motivazioni)che i fatti (reati ipotizzati dalla norma) possono essere passati al vaglio di scienze come la psicologia, la sociologia, la criminologia.

ma questi saperi non erano stati esclusi dalla teoria del diritto puro?

se la pratica non fosse diversa dalla teoria potrebbe esistere una sentenza che decide la crudeltà o meno di un fatto?
fatte uscire dalla porta le istanze naturalistiche rientrano dalla finestra, il diritto pratico ne ha bisogno, e ne ha bisogno per una sentenza "la più vicina al giusto possibile".
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
più lo leggo e più mi piace: (Kesner, meno Bobbio..) era un vero democratico pluralista...
và:
Dietro ad ogni totalitario c'è sempre una presunzione di tipo conoscitivo, gnoseologico. Al contrario, afferma Kelsen, "chi ritiene inaccessibili alla conoscenza umana la verità assoluta e i valori assoluti, non deve considerare come possibile soltanto la propria opinione, ma anche l'opinione altrui. Perciò il relativismo è quella concezione del mondo che l'idea democratica suppone". L'autentico democratico ha sincero rispetto delle differenti opinioni politiche degli altri. Una società democratica è chiusa soltanto agli intolleranti.
Per il resto "la democrazia dà ad ogni convinzione politica la stessa possibilità di esprimersi e di cercare di conquistare l'animo degli uomini attraverso una libera concorrenza". ma chettelodico affà..posso pure dire che il tuo pensiero è un pò da fascistaccio, :lol::love_4: tanto l'MSI NON ESISTE!
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Il salto/non salto che l'uomo ha fatto rispetto alle altre specie animali non c'entra niente con quello che stiamo dicendo.
I diritti umani c'entrano ancora meno.
E no, non ingollo proprio che qualcuno possa dire che l'utero in affitto sia uniblateralbiga. O almeno, chiunque lo può anche dire, ma continua ad essere una frase senza senso. Poi puoi sostituire uniblateralbiga con "contro natura" per darti un tono da filosofa del diritto, ma resta una cosa senza senso.
Fino al momento in cui riesci a dare una definizione coerente di natura, ovviamente. Finora hai fatto acqua. Ma puoi sempre riprovare.

Passare dal piano teorico a quello pratico assumendo una cosa che non ha senso, porta ad una conclusione sola: risultati senza senso.

Poi, anche riprendendo la definizione di Tattersall, non ti rendi conto che proprio seguende quella definizione, la tua affermazione "per me l'utero in affitto è contro natura" è sbagliata? O meglio, non ha senso.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Per il resto "la democrazia dà ad ogni convinzione politica la stessa possibilità di esprimersi e di cercare di conquistare l'animo degli uomini attraverso una libera concorrenza"
Quindi le falsità consapevoli e l'ignoranza sono libera concorrenza? Ah beh, viva la democrazia. Fortunatamente, la democrazia è qualcosa di diverso. Poi siamo noi che stiamo andando OT...
 

Olmo60

Guru Master Florello
e aggiungo che mi va di interloquire...eh eh...

siamo sicuri che la medicina e la ricerca scientifica NON predano MAI in considerazione istanze naturalistiche come per es: i desideri?
(rientrano in un parametro scientifico? se si come? in che misura la scienza può far presa sul desiderio? ) ?
siamo sicuri che non sperimentare sull'uomo, anzichè su una scimmia, sia "scientificamente un principio scientifico e non morale?
in fondo siamo o non siamo animali come tutti gli altri, dal punto di vista scientifico? e allora perchè tutto questo spreco di tempo e soldi?
n.b a chi mi dice che non siamo animali e a che prosegue dicendo che non solo non lo siamo ma non siamo nemmeno come tutti gli altri chiederò cosa ci fa migliori o superiori e se migliore o superiore sia o non sia un parametro scientifico, tò....
 
Alto