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Domande sul Ficus Ginseng

marvin985

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti!

la mia seconda piantina (la prima in ordine cronologico), è un ficus ginseng, acquistato da Ikea. Campeggia sul mio davanzale da circa una settimana, e ci sono un paio di domande che sto iniziando a pormi:

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1) La pianta presenta (dal momento in cui l'ho acquistata) questi piccolissimi getti fogliari vicino al groviglio del tronco. Sono normali? Come li devo gestire? Li posso tenere o c'è il rischio che diventino qualcosa di indesiderato o antiestetico per una pianta del genere?

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2) La pianta si è sempre presentata sotto questa forma, con il ramo da cui partono tutte le foglie "a scalino" rispetto al tronco. Adoro la mia piantina, ma mi stavo domandando se questa cicatrice sarà imperitura, se col tempo diventerà più lieve... insomma, cerco informazioni di qualsiasi tipo a riguardo.

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3) una o due foglie presentano questo tipo di "annerimento". Il fenomeno, fortunatamente, è molto circoscritto al momento e spero non si propaghi. Ho letto che l'annerimento può essere dovuto sia al marciume delle radici che all'effetto lente dell'acqua. Di marciume credo (spero) non si tratti, o almeno da quello che mi è sembrato di capire causa un annerimento all'attaccatura della foglia che poi cade, non a metà della foglia stessa. Sto provvedendo, al momento, a tenere il terreno non fradicio ma costantemente umido, annaffiando con spruzzi d'acqua (diciamo circa 6-8 a seconda della temperatura) una volta al giorno, nelle ore serali. Il vaso è forato e non c'è argilla, nè nel vaso nè nel sottovaso, che è perennemente asciutto in ogni caso. Sempre leggendo qualcosina (sul vostro sito) a riguardo della pianta, ho letto che adora uno spruzzo d'acqua sulle foglie di tanto in tanto. Dopo una volta che l'ho fatto con acqua del rubinetto, e quindi dopo che mia madre mi ha dato una pagaiata in fronte per l'ingenuità del calcare sulle foglie, mi sono procurato dell'acqua piovana (che ultimamente non manca) e spruzzo una volta al giorno verso o dopo il tramonto, quando il sole ha girato il balcone e quindi non c'è più afflusso di luce diretta sulle foglie. La pianta la sto conservando all'esterno e al riparo della luce diretta del sole per la maggior parte della giornata. Può essere un fenomeno dovuto solo allo spostamento dall'ikea a casa mia, o c'è qualcosa :)ciglione:si, che c'è qualcosa) che faccio di sbagliato?

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ed ecco una vista completa della pianta :D la qualità delle foto fa schifo ma col cellulare faccio prima che con la reflex, le foto belle le posterò col tempo. Senza divagare oltre, mi domandavo se e quando converrebbe cambiare il vasetto plasticoso dell'ikea con uno più carino, che terreno ci vuole, e se in questo momento dell'anno (inizio maggio, per l'archivio) posso fare il travaso o se devo aspettare un periodo più adatto. So che alcune delle domande sono davvero dozzinali, ma mi sto avvicinando da poco al mondo delle piante e sono qui per imparare, spero che avrete la pazienza di sopportarmi:martello:

Grazie in anticipo!:Saluto:
 

Frankieb76

Giardinauta Senior
un paio suggerimento al volo: molte meno spruzzate e una normale annaffiata con una bottiglia o quello che preferisci usare ogni volta che il terriccio si asciuga. a salerno a fine aprile suppongo la temperatura sia tornata quella che normalmente dovremmo avere in italia di questi tempi, quindi uno di questi giorni sarebbe opportuno metterlo fuori, possibilmente non sotto il sole delle ore più calde.

lo "scalino" c'è perche è un ramo innestato sulle radici. non ho idea di quanti anni possano servire per chiudersi un po'.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Caro Marvin 985,

intanto mi complimento per l'esposizione chiara e completa di tutte o quasi le informazioni necessarie a chi legge per poter dare una risposta. Come osserverai la norma è purtroppo molto essenziale, direi scarsa ed avara sia di parole che di osservazioni sullo stato di fatto, condito tutto con fastidiose abbreviazioni ed una digitazione troppo disinvolta.
Noterai anche che le risposte sono molto più complesse e lunghe delle domande.
Domande che tante volte sono un "mordi e fuggi".
Evidentemente non è il tuo caso e quindi, visto che non ci scandalizziamo per domande non pertinenti e mal poste, figuriamoci se hai da chiedere la nostra pazienza tu, che sembri ben disposto ad aiutare gli altri quando ne sarai in grado.

Dopo la mia premessa ho da dirti poco rispetto a quanto suggerito da Frankieb e che condivido.
Essenzialmente vorrei aggiungere solo che i rametti proveniente dal "portainnesto" (così si chiama la parte sottostante) secondo me andrebbero eliminati immediatamente.
Questo perché la "marza" (così si chiama la parte soprastante) è alimentata dal portainnesti ed assieme hanno una specie di accordo di sopravvivenza perché l'uno non può vivere senza l'altro.
Un po' come due persone che condividono organi dello stesso corpo: ciascuna ha interesse a mantenerlo tutto in salute.
Ma cosa succederebbe se una delle due persone riuscisse a riattivare il proprio organo e fare a meno di quello condiviso?
Ecco, se il portainnesti scoprisse di poter avere foglie proprie e di non essere costretto a dipendere dalle foglie della marza, inizierebbe (come sta facendo) a produrre foglie ed utilizzarle, finendo per togliere (almeno parzialmente) alimentazione alle foglie della marza che quindi comincerebbero a calare di dimensioni, di numero ed alla fine secondo me anche di vitalità e salute.
Non è un a cosa che ho letto, ma riassume l'idea che mi sono fatto quando ho cercato di capire perché nell'innesto si deve "nascondere" alle due parti le proprie rispettive possibilità di autonomia.
In questo modo "firmano" un accordo di sopravvivenza del tipo citato dai Pink Floyd in Hey you
«Together we stand, sepeared we fall.»​

Il vaso non è certo una meraviglia, ma è abbastanza ampio per il momento e finché la pianta starà bene la lascerei stare ancora lì.

La cicatrice credo che te la dovrai digerire così com'è, anche se in realtà un pochino verrà assorbita dalla crescita.
Non voglio raccontarti ora cosa ho visto fare ai ginseng, ma rallegrati per averne un o con una vistosa cicatrice e consideralo un invalido eroe di guerra!
 
Ultima modifica:

marvin985

Aspirante Giardinauta
Ok. E se volessi fare un rinvaso anche puramente estetico sempre ovviamente nel caso in cui questo non faccia soffrire la pianta, quando è che i tempi diventano maturi?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ok. E se volessi fare un rinvaso anche puramente estetico sempre ovviamente nel caso in cui questo non faccia soffrire la pianta, quando è che i tempi diventano maturi?

Se tu riuscissi a rinvasare con effetti esclusivamente estetici, non ci sarebbe alcun periodo in cui la pianta ne soffrirebbe e quindi qualunque giorno dell'anno sarebbe buono.
In realtà una piccola incidenza sul suo benessere c'è sempre ed ecco perché si consigliano determinati periodi.
A mio avviso però devi valutare tu quanto credi che questa incidenza sarà.
Se tu credi che sarà poca (ed io penso che possa davvero essere così), fallo anche subito così la tua pianta avrà tutta l'estate per riprendersi da questo piccolo fastidio.
D'altra parte pensa che in moltissimi casi il rinvaso viene eseguito nel periodo meno adatto perché la pianta corre verso il suo fine vita a causa del terriccio. Il rinvaso viene eseguito appunto nel periodo che capita (mai in quello adatto) e per di più con una pianta che è debilitata e sofferente.
Una combinazione questa da far scuotere la testa a metà utenti del forum, ma nella maggior parte dei casi è risolutiva.

Nel tuo caso non hai questa combinazione tutta negativa e se tu riuscissi a trovare un vaso capace di accogliere tutta la zolla che leverai dal vaso originale sarà tanto più facile che la pianta se ne accorga appena.
Ovviamente dovrai aggiungere della terra dove mancherà e sicuramente rimarranno bolle di aria (piccole caverne) all'interno del terriccio, quindi tenta di ridurre tutto questo con uno stecco e poi magari anche con una immersione, ma che non diventi una abitudine o che lo diventi solo in questa circostanza ed una tantum per ciascun rinvaso.
 
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