Dovete sapere che quando ero piccolo mio padre coltivava un pezzo d'orto vicino al cimitero.Avendo perso mia nonna quando ero molto piccolo mio padre mi portava con lui quando andavo all'orto e, mentre lavorava, mi calava dentro le mura del cimitero (spesso andavamo dopo cena d'estate) ed io già a 3-4 anni mi trovavo a girare da solo per il cimitero..quindi non ho mai sviluppato lacomune fobia per i cimiteri ..anzi mi hanno sempre dato un senso di pace.. spesso osservavo le foto e mi immaginavo la vita che avessero avuto quelle persone.. e fin da subito ho imparato ad avere una considerazione diversa per la vita e la morte.. quest'ultima non mi ha mai destato sensi di paura ma al massimo di rispetto.
Fatta questa premessa da più grandino, diciamo dai 6 anni in su, cominciai a notare che non tutte le tombe avevano lo stesso trattamento: alcune sempre tirate a lucido e pieni di fiori altreemalconcie ed abbandonate. Mi ritovavo spesso quindi a recuperare dai cassonetti quelle piante ancora belle per poi sistemarle sulle tombe più povere..spesso,nelle mie fantasei da bambino, mi sembrava quasi che dopo alcune foto avessero un espressione più felice..
ora invece vado poco al cimitero, da quando più grande ancora, facendo volontariato ho scoperto che spesso le tombe adorne sono un modo dei parenti per lavarsi la coscienza delle mancanze fatte (quanti anziani abbandonati a se stessi in un letto di ospedale o d'ospizio magari per farsi una settimana bianca)..il giorno dei santi poi mi sembra la sfilata della tomba più bella con la parente di turno pseudoaffranta ed impellicciata di fianco..
le poche volte che ci vado aspetto che sia deserto..."scavalcando"ancora quel muro come facevo da bambino con l'aiuto di mio papà..
cmq per tornare nel pieno del topic, scardan, la tua non è pazzia ma solo cuore e buon senso.. solo un piccolo,modesto, forse stupido ma giudicherai tu...quando quelle piantine saranno rimesse in forma magari portane una su una tomba abbandonata...