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Convinti di comprare Italiano

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
E invece compriamo cinese. Questo topic non vuole essere di stampo razzista o polemico, desidero parlare con gli utenti che vorranno partecipare, avere uno scambio di opinioni e perché no mi piacerebbe avere l’opinione di qualcuno che abita all’estero.
Ieri sera ho ascoltato la trasmissione Reporter e devo dire che mi ha letteralmente stupita per quello che accade nell’ambito lavorativo italiano e che io non conoscevo affatto. Da un po’ di tempo alla televisione va in onda la pubblicità dei divani Sofà, divani che adesso hanno un prezzo scontatissimo ma come mai adesso costano così poco? Semplice, adesso la loro fabbricazione è affidata ad aziende cinesi dove la mano d’opera costa poco e ore di lavoro massacranti. Tantissime aziende italiane che lavoravano per marchi come poltrone Sofà o un’altra marca francese di cui non ricordo il nome costretti a chiudere, tantissimi operai mandati a casa perché le commesse adesso passano ai cinesi che hanno aziende e capannoni in Italia. Un settore quello dei divani che non conosce crisi ma che ha portato al collasso economico una zona d’Italia e senza che nessuno controllasse soprattutto dalla camera del commercio. Mi chiedo perché? Perché si è permesso una cosa simile? Neli altri stati Europei accade la stessa cosa?
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
zona di prato, non c'è più un italiano, tutti cinesi che hanno invaso tutto, dall'economia, dall'industria tessile pratese alle case.
Tu vai la in auto e non vedi più un italiano neanche se lo cerchi.
Va bene accettare stranieri e integrarli ma così è troppo, anche perchè la loro concorrenza è sleale e fuorilegge, ma nessuno pone rimedio.
Questo è un buon metodo per fomentare il razzisimo anche in chi non ci penserebbe minimamente
 

Papyrus

Master Florello
Anni fa degli amici in vacanza negli Stati Uniti mi portarono come souvenir una bella casa in legno, sotto era marchiata made in china. Da Londra ho comprato come souvenir il big ben, sotto marchiato "made in china"..
Dal fruttivendolo compro delle cipolle, mi chiede se voglio quelle argentine, spagnole o cinesi :eek:
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Fprse non mi sono spiegata bene, io non parlo di merce importata dalla Cina che è una cosa ma merce costruita in Italia in aziende cinesi e spacciate per merce italiana, merce che prima venivva fatta, confezionata da italiani e adesso non più, gli Italiani a casa senza lavoro magari alle soglie della pensione e operai cinesi che lavorano a tutto ritmo, mi chiedo chi ha permesso tutto questo?
 

celant

Giardinauta
miei cari amici pensate che solo l arredamento sia dimora dei cinesi e la moda grandi firme hanno "dipendenti cinesi"se così si possono chiamare !!!!!!perchè sono veloci e costano poco come del resto i rumeni e gli albanesi ,ma la colpa non è solo loro però devo dire ,avvolte la colpa è anche nostra perchè agli italiani non gli va + di fare nulla ,non ha tutti percarità ,ma prima a far pulizie c erano solo italiani -e ora so tutti stranieri come mai?non ve l ho chiedete ora il mondo è loro ,ma siamo noi che gli abbiamo ceduto il posto. ora anche chi non sa fare nulla ti dice" quanto mi dai"forse dovremmo tornare indietro .L italia di prima era laboriosa ,ora si lavora ma non come prima,a nessuno frega + di avere un" mestiere "stiamo andando indietro e non avanti e spero che la gente si ricordi chi eravamo
 

ale78

Aspirante Giardinauta
Anch’io tempo fa ho visto in TV un servizio simile riguardante le grandi marche di borse; tutti i pezzi vengono fatti all’estero ed il “made in italy” è giustificato solo dall’assemblaggio fatto in Italia

:Saluto:
 
M

mammagabry

Guest
Si l'ho visto anch'io quello sempre di report dove il marchio "made in italy" viene impresso sulla suola in cina dopo aver finito di produrre la suola e gli altri pezzi,ovviamente arrivato in italia i pezzi vengono assemblati da operai cinesi presi a nero.
A questo punto io compro la roba ai mercatini dove made in china e' scritto grosso cosi e lo pago per quanto loro hanno speso e non 10 volte di piu' ed e' puire una "sola"
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
miei cari amici pensate che solo l arredamento sia dimora dei cinesi e la moda grandi firme hanno "dipendenti cinesi"se così si possono chiamare !!!!!!perchè sono veloci e costano poco come del resto i rumeni e gli albanesi ,ma la colpa non è solo loro però devo dire ,avvolte la colpa è anche nostra perchè agli italiani non gli va + di fare nulla ,non ha tutti percarità ,ma prima a far pulizie c erano solo italiani -e ora so tutti stranieri come mai?non ve l ho chiedete ora il mondo è loro ,ma siamo noi che gli abbiamo ceduto il posto. ora anche chi non sa fare nulla ti dice" quanto mi dai"forse dovremmo tornare indietro .L italia di prima era laboriosa ,ora si lavora ma non come prima,a nessuno frega + di avere un" mestiere "stiamo andando indietro e non avanti e spero che la gente si ricordi chi eravamo


No no non ci siamo, non è questo il sunto del discorso, non centra nulla lavoglia di lavorare degli Italiani presunta o meno io parlo di fabbriche italiane che tenevano gli operai messi in regola e che pagavano tasse e balzelli vari allo stato e dunque costretti a costare un tot, aziende adesso che hanno chiuso per concorrenza sleale da parte dei cinesi che costruiscono lo stesso prodotto a minor costo perchè non stritolati dalle tasse e con operai che lavorano in nero o messi in regola 4 ore per poi lavorarne 24 di ore. E poi scusa perchè un italiano che lavora non debba essere pagato nel giusto modo? che le aziende agricole mi paghino quello che è giusto e mi mettano in regola, ci vado io a raccogliere pomidoro anzicchè far lavorare un extracomunitario per un euro all'ora.
 

rootfellas

Florello
il prblema in tutto il mondo son le condizioni di chi produce e l'estremo profitto di chi "comanda" non dove producono le merci, per me un made in italy fatto da operaie italiane sottopagate vale meno che un made in taiwan fatto da una azienda che tratta i lavoratori equamente.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
il prblema in tutto il mondo son le condizioni di chi produce e l'estremo profitto di chi "comanda" non dove producono le merci, per me un made in italy fatto da operaie italiane sottopagate vale meno che un made in taiwan fatto da una azienda che tratta i lavoratori equamente.
Appunto, secondo me il concetto è che qualsiasi azienda che opera in Italia DEVE rispettare le stesse leggi, e siccome le aziende cinese OPERANTI IN ITALIA nella stragrande maggioranza dei casi queste leggi (sulla sicurezza e condizioni di lavoro, sulla tossicità delle materie prime, ecc.) non le rispetta, sta a chi deve vigilare intensificare i controlli e far chiudere le aziende non in regola.

E' evidente che se un imprenditore cinese in Italia fa prezzi con i quali una azienda italiana in regola non riesce neanche a coprire i costi vivi (per il costo della manodopera, delle attrezzature da mettere a norma, della formazione, ecc.) c'è qualcosa che non torna... :rolleyes:

Altro discorso è sulla merce importata e prodotta tramite sfruttamento; prima mi occuperei di eliminare lo sfruttamento IN ITALIA! :squint:
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
il problema a mio avviso non è tanto il "made in china" di per se, ma è l'integrazione dei cinesi nel lavoro e nella società in alcune zone d'italia, a cui consegue una concorrenza nel mercato che non è corretta.
Non si può permettere che una comunità di qualsiasi tipo possa soppiantare la cittadinanza del posto, rilevare ogni ditta di ogni settore, il tutto tramite una concorrenza che nasce da azioni illegali, truffe, contraffazioni, lavoro minorile e chi più ne ha più ne metta.
Parlo in particolare (conosco quella realtà) di Prato e vicinanze.
I cinesi la sono padroni del mercato in diversi settori, hanno comprato condomini interi, hanno creato una vera e propria "cina" nella quale molte delle nostre leggi non riescono ad arrivare.
Nessuna amministrazione, ne provinciale, ne comunale ha mai fatto niente o a mai messo in evidenza tale paradossale situazione.
Io mi chiedo come si pretenda poi di non fomentare il razzismo lasciando essitere certe situazioni
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Concorrenza sleale, l'italiano che ha un'azienda si vede costretto a mettere in regola i suoi operai, pagare tasse e balzelli vai, l'azienda cinese su 25 operai ne mette in regola 8 tanto per far vedere che è in regola, paga i contributi solo per 4 ore al giorno quando poi lavorano per 12 e anche più ore al giorno, chiaro che può permettersi di chiedere meno per una commessa di divani o poltrone.
 

PaxDeorum

Aspirante Giardinauta
Pure io ho visto ieri Report e sono giunto a una conclusione dato che tutte le grandi firme dall' arredamento alla moda ecc vedono articoli prodotti dai cinesi col marchio made in italy e visto quanto le fanno pagare care ho intenzione di eliminare il settore terziario dalla mia vita se ho bisogno di qualcosa vado direttamente dall artigiano compro lo scampolo di stoffa e vado dalla sarta a farmi fare la gonna e così via poi visto quella ditta italiana che produce i divani a 400 euro e non ci sta dentro coi costi e poi la Chateau d'Ax ce lo rivende a 4000 euri già scontato preferisco pagarlo 2000 euro direttamente all artigiano
 

Blue eyes

Aspirante Giardinauta
...ci sono anche le parrucchiere cinesi ora..almeno nella mia zona si stanno diffondendo..e vi diro' che con la crisi che c'e' dare dieci euro a una cinese(senza fattura) al posto dei quaranta/cinquanta (alle italiane ,sempre senza fattura) non e' cosa da poco...
io dalle cinesi non vado..ma penso che le seconde siano un po' troppo care..e' ora che il mercato almeno in questo settore ,dia una 'frenata'..
In pratica se c'e' parita' di diritti e doveri allora non concordo con la concorrenza sleale cnese..
ma se ci trovaimo in una situazione di parita' nell'evadere le tasse..con differenza come esempio sopra
..allora viva le /i cinesi!!!
 
S

scardan123

Guest
Mi chiedo perché?
Perché grazie ai sindacalisti e alle tasse, se un operaio lo paghi 1, ti costa 2. Se non lavora, licenziarlo è un dramma (almeno prima dei contratti cosiddetti flessibili). Se figlia, lo paghi ma sta a casa a allattare. Se lavora piu del tot di ore fissate per legge, hai rogne o costi aggiuntivi. Se inquini piu di un tot, hai rogne. Se vuoi produrre, hai standard ecologici cui devi adeguarti per legge (e costa).
Non dico che è tutto sbagliato sul piano umano, anzi, alcune di queste cose sono giuste e differenziano gli uomini dagli schiavi, ma la conseguenza è che vai in paesi del terzo mondo dove lo paghi meno, te ne liberi piu facilmente se non lavora, non esistono limiti al numero di ore settimanali, inquini quanto ti pare.
Se qua i sindacati scioperano quando la carta igienica in azienda non è di pura seta firmata da ferragamo, il risultato è che le imprese chiudono qua e aprono dove se uno sciopera viene impiccato. L'esempio è ovviamente estremo, ma la direzione è quella.
Anche per questo qualche stato europeo ha pensato a re-introdurre le barriere doganali su alcuni prodotti e verso alcuni paesi (es: cina, abbigliamento). Argomento molto complesso comunque, tecnico e discutibile (difatti è ancora molto discusso)

Neli altri stati Europei accade la stessa cosa?

Sì. Ma in altri paesi europei un operai costa meno alle imprese rispetto al costo in italia, lo stato tormenta meno con burocrazia (=costi e perdite di tempo) e c'è meno politica nelle aziende e nei sindacati.
 
Ultima modifica di un moderatore:

quadricromia

Guru Giardinauta
Fprse non mi sono spiegata bene, io non parlo di merce importata dalla Cina che è una cosa ma merce costruita in Italia in aziende cinesi e spacciate per merce italiana, merce che prima venivva fatta, confezionata da italiani e adesso non più, gli Italiani a casa senza lavoro magari alle soglie della pensione e operai cinesi che lavorano a tutto ritmo, mi chiedo chi ha permesso tutto questo?


La mancata applicazione delle leggi e i sindacati che da noi operano solo nelle spa, se altisonanati è meglio. La merce se prodotta in italia, E' MADE IN ITALY, poi se il bottone lo attacca un cinese, francese o australiano poco importa, se sotto c'è know how italiano resta made in italy.
Anche terziarizzando parte della lavorazione, a valle c'è un controllo qualità che garantisce appunto il livello del prodotto prima di immetterlo sul mercato.
Il problema è che dovremmo fare in modo che le aziende cinesi operino secondo legge italiana senza lasciare che usino i laboratori come zone franche, senza far finta di non sapere che un impiegato è regolare e gli altri sono 'imboscati', mangiano, dormono e vivono in laboratorio.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
La mancata applicazione delle leggi e i sindacati che da noi operano solo nelle spa, se altisonanati è meglio. La merce se prodotta in italia, E' MADE IN ITALY, poi se il bottone lo attacca un cinese, francese o australiano poco importa, se sotto c'è know how italiano resta made in italy.
Anche terziarizzando parte della lavorazione, a valle c'è un controllo qualità che garantisce appunto il livello del prodotto prima di immetterlo sul mercato.
Il problema è che dovremmo fare in modo che le aziende cinesi operino secondo legge italiana senza lasciare che usino i laboratori come zone franche, senza far finta di non sapere che un impiegato è regolare e gli altri sono 'imboscati', mangiano, dormono e vivono in laboratorio.

Chi è preposto a controllare che le aziende cinesi si adeguino alle leggi italiane? Nel servizio hanno detto che non c'è controllo, che la camera di commercio ha chiuso gli occhi e che nessuno si domandi come mai le aziende cinesi dichiarassero un reddito alto pur aveno pochi operai dichiarati. Anni fa mio marito aveva sempre controlli in ufficio, controlli per gli impiegati messi in regola ed interrogavano pure la segretaria chiedendo se si trovasse bene, dunque i controlli li fanno solo dove vogliono loro.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
...la conseguenza è che vai in paesi del terzo mondo dove lo paghi meno, te ne liberi piu facilmente se non lavora, non esistono limiti al numero di ore settimanali, inquini quanto ti pare.
Se qua i sindacati scioperano quando la carta igienica in azienda non è di pura seta firmata da ferragamo, il risultato è che le imprese chiudono qua e aprono dove se uno sciopera viene impiccato. L'esempio è ovviamente estremo, ma la direzione è quella.
Anche per questo qualche stato europeo ha pensato a re-introdurre le barriere doganali su alcuni prodotti e verso alcuni paesi (es: cina, abbigliamento). Argomento molto complesso comunque, tecnico e discutibile (difatti è ancora molto discusso)
...
Per quanto mi riguarda, io sarei MOLTO favorevole all'introduzione di dazi o quant'altro nell'importazioni di merci dai paesi nei quali non vigono leggi e diritti almeno paragonabili a quelli europei, ma nello specifico si sta parlando di aziende che si trovano ed operano IN ITALIA, non all'estero.

...
Il problema è che dovremmo fare in modo che le aziende cinesi operino secondo legge italiana senza lasciare che usino i laboratori come zone franche, senza far finta di non sapere che un impiegato è regolare e gli altri sono 'imboscati', mangiano, dormono e vivono in laboratorio.
Appunto.
 
S

scardan123

Guest
P ma nello specifico si sta parlando di aziende che si trovano ed operano IN ITALIA, non all'estero. .

Mi sembrava invece che si stesse parlando di aziende italiane che delocalizzano all'estero. E quindi reimportano in italia il semilavorato (o lavorato) estero, sempre loro ma estero, per commercializzarlo nella EU.
Forse ho capito male.
 
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