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Come capire di cosa soffre una pianta?
- Creatore Discussione Addasfero
- Data di inizio
Agri12
Aspirante Giardinauta
Ciao, beh a grandi linee direi che prima di tutto si deve capire se si tratta di fisiopatie (malattie non infettive e non parassitarie, ma causate dall'ambiente esterno) o se invece ci troviamo di fronte a malattie causate da parassiti o patogeni.
Per fare questa differenziazione è sicuramente indispensabile avere una buona base di studio per saper riconoscere come agiscono i patogeni, gli insetti e come funziona la fisiologia della pianta... e non sempre tutto questo basta
Per fare questa differenziazione è sicuramente indispensabile avere una buona base di studio per saper riconoscere come agiscono i patogeni, gli insetti e come funziona la fisiologia della pianta... e non sempre tutto questo basta
Stefano-34666
Guru Master Florello
Ciao,
inoltre bisogna conoscere la pianta (per prima cosa bisogna capire che tipo di pianta si sta coltivando) per capire come si comporta di fronte a determinate sollecitazioni (troppa/poca acqua, troppa/poca luce etc.)
Diciamo che conoscendo la pianta e sapendo qual'è il suo habitat naturale, è più facile capirne le esigenze e prevenire errori di coltivazione e patologie.
Io dico sempre che non esiste il "pollice verde". Esiste chi si documenta, studia, cerca di capire e di applicare quello che ha capito.
Certo ci sono delle condizioni più favorevoli di altre che fanno si che certi errori vengano perdonati più facilmente (se uno abita alle Canarie tutto diventa più facile) ma a parità di condizioni uno che conosca le proprie piante e cerchi di curarle al meglio avrà certamente risultati migliori di chi crede che un cactus, un'orchidea o un cespo di insalata si coltivino tutti allo stesso modo.
Ste
inoltre bisogna conoscere la pianta (per prima cosa bisogna capire che tipo di pianta si sta coltivando) per capire come si comporta di fronte a determinate sollecitazioni (troppa/poca acqua, troppa/poca luce etc.)
Diciamo che conoscendo la pianta e sapendo qual'è il suo habitat naturale, è più facile capirne le esigenze e prevenire errori di coltivazione e patologie.
Io dico sempre che non esiste il "pollice verde". Esiste chi si documenta, studia, cerca di capire e di applicare quello che ha capito.
Certo ci sono delle condizioni più favorevoli di altre che fanno si che certi errori vengano perdonati più facilmente (se uno abita alle Canarie tutto diventa più facile) ma a parità di condizioni uno che conosca le proprie piante e cerchi di curarle al meglio avrà certamente risultati migliori di chi crede che un cactus, un'orchidea o un cespo di insalata si coltivino tutti allo stesso modo.
Ste
Faccio un esempio: due piante diverse messe nello stesso vaso. Va tutto bene per mesi ma ad un certo punto una inizia a stentare. Lo stesso tipo di pianta, in un vaso accanto, nelle stesse condizioni di sole, invece cresce normalmente. Come capire cosa non va? Possibile che la pianta diversa impedisca la crescita della pianta e ne causi la morte?
Amy
Guru Giardinauta
sì, è possibile!
ti riporto una notizia data alla radio un paio di anni fa e ascoltata da me direttamente:
ricercatori hanno studiato piante di fagioli e la loro 'consapevolezza' riguardo all'ambiente che le circondava.
Piante diverse nello stesso vaso hanno sviluppato prima di tutto l'apparato radicale e poi la parte aerea per poter occupare la maggioranza dello spazio disponibile; in pratica, secondo i ricercatori, consapevoli dello spazio limitato e della presenza dell'altra pianta (di specie?) diversa, le piante sono entrate in competizione fra loro per accaparrarsi le risorse disponibili.
Piante dello stesso tipo sono cresciute in modo equilibrato sia nella parte aerea che nella parte radicale (perdona l'ignoranza nel non distinguere razza, specie e sottoguppi); non sono entrate in competizione.
A questo aggiungo che piante diverse (o in diversi periodi del loro sviluppo-vedi i litops) probabilmente hanno esigenze diverse e non tutte soddisfacibili in modo adeguato se le tratti nello stesso modo.
la sofferenza la vedi mesi dopo perchè le piante (come gli umani) hanno la tendenza a utilizzare tutte le risorse che hanno per sopperire ai disagi; finite le risorse personali emergono le difficoltà ...
Buona idea, mio parere, è separare in fretta le piante diverse anche se vendute nello stesso vaso e anche se insieme sono belle da vedere.
ti riporto una notizia data alla radio un paio di anni fa e ascoltata da me direttamente:
ricercatori hanno studiato piante di fagioli e la loro 'consapevolezza' riguardo all'ambiente che le circondava.
Piante diverse nello stesso vaso hanno sviluppato prima di tutto l'apparato radicale e poi la parte aerea per poter occupare la maggioranza dello spazio disponibile; in pratica, secondo i ricercatori, consapevoli dello spazio limitato e della presenza dell'altra pianta (di specie?) diversa, le piante sono entrate in competizione fra loro per accaparrarsi le risorse disponibili.
Piante dello stesso tipo sono cresciute in modo equilibrato sia nella parte aerea che nella parte radicale (perdona l'ignoranza nel non distinguere razza, specie e sottoguppi); non sono entrate in competizione.
A questo aggiungo che piante diverse (o in diversi periodi del loro sviluppo-vedi i litops) probabilmente hanno esigenze diverse e non tutte soddisfacibili in modo adeguato se le tratti nello stesso modo.
la sofferenza la vedi mesi dopo perchè le piante (come gli umani) hanno la tendenza a utilizzare tutte le risorse che hanno per sopperire ai disagi; finite le risorse personali emergono le difficoltà ...
Buona idea, mio parere, è separare in fretta le piante diverse anche se vendute nello stesso vaso e anche se insieme sono belle da vedere.
Stefano-34666
Guru Master Florello
Ciao,
aggiungo anche un'altra considerazione.
Anche nella stessa specie ci sono piante più forti ed altre più deboli. Ci sono piante vigorose ed altre meno.
Già a partire dal seme vedrai che ci sono piante che si sviluppano prima ed altre dopo.
Le piante sono esseri viventi con, ognuna, le proprie caratteristiche.
In ogni caso la competizione e la competitività delle piante è risaputa. Specialmente con piante diverse che, per prendere il sopravvento, occupano spazio, usano risorse ed in alcuni casi usano la violenza (alcune piante avvinghiano le altre per soffocarle) per avere il dominio del territorio e garantirsi la prosecuzione della specie.
Ste
aggiungo anche un'altra considerazione.
Anche nella stessa specie ci sono piante più forti ed altre più deboli. Ci sono piante vigorose ed altre meno.
Già a partire dal seme vedrai che ci sono piante che si sviluppano prima ed altre dopo.
Le piante sono esseri viventi con, ognuna, le proprie caratteristiche.
In ogni caso la competizione e la competitività delle piante è risaputa. Specialmente con piante diverse che, per prendere il sopravvento, occupano spazio, usano risorse ed in alcuni casi usano la violenza (alcune piante avvinghiano le altre per soffocarle) per avere il dominio del territorio e garantirsi la prosecuzione della specie.
Ste
