cibo italiano 2

[boba74]

Ma infatti. A parte tutto, credo che sia un mito da sfatare che al supermercato ci sia solo roba farlocca. Forse era così una volta, ma oggi c'è molta più scelta. Magari è necessario azzeccare il giorno giusto, perchè i fornitori dei supermercati e degli ipermercati arrivano in particolari giorni, quindi ad esempio al giovedì, si ha molta più scelta che al sabato (per dire). Negli ipermercati si trova tutto ormai, dai prodotti bio a quelli economici, e, specie per la frutta, la provenienza è sempre indicata. Poi c'è supermercato e supermercato...

 

[axteria]

risparmiare.. se compro l'insalata bio al mercatino mi dura dieci giorni, quella del super la butto dopo tre costa meno ma è davvero risparmio... la buio del produttore ha meno scarto e più resa.. Chi compra zucchine e pesche a gennaio e le paga 9 euro al chilo si merita di pagarle care e mangiare schifezze.. anche io compro solo bio e di stagione e credetemi.. vivo solo del mio stipendio e risparmio di più così.. per la pasta e le cose confezionate è più economico il super anzi l'iper e ci vado con piacere.. ma sulle verdure... Olio? solo dal frantoio, perchè quelli poco chiari tornano extra vergine solo per magia chimica...
homo est quod est dicevano i latini, ovvero l'uomo è ciò che mangia... e abbiamo disimparato a mangiare e viviamo peggio...
non demonizzo ciò che è straniero.. amo le spezie, i cuori di palma e le banane del commrcio equo e solidale.. uso caffè e the che in Italia non crescono.. ma credo che per primi dobbiamo puntare sulla qualità dei nostri prodotti... un velo pietoso su certe politiche comunitarie, ma davvero siamo stati incapaci di difendere le nostre "meraviglie".. fa più slowfood del ministero, quasi... Lo vedo da me con l'acetio balsamico.. costa dai 30 euro in su per i 10cc... ma chi impara a conoscerlo poi si rende conto che l'altro è una schifezza..imparare a conoscerlo è anche dosarlo e sapere che con poche gocce il condimento è perfetto... chi più spende meno spende è un altro vecchio adagio che trova però un fondo di verità.. non si tratta di autarchia ma di potenziare quanto di buono e valido esiste.. per diventare "forti" anche all'estero...

 

[Emanuela Pit]

Molto giusto quello che dici, lo condivido in pieno.

 

[yanomami]

bene brava bis
,infatti io uso solo ed esclusivamente aceto balsamico di modena fatto da i contadini della zona,e da quando lo uso ,uso poi solo aceto di miele e quello di mele,
e quello forte cioe quello di vino?beh che cvolete siccome i soldi miei li spendo come voglio lo uso come diserbante,parziale o totale a seconda della diluizione.
e poi mica perchè io uso il filetto per fare lo spezzatino ........................
comunque di aceto balsamico ne ho di varie annate.cosi melo gusto bene dove mi puace e sui formaggi e sul gelato,beh poi quello d'annata,a fine pasto un cucchiaio di plastica cosi sento tuttoil gusto e una delizia e meglio di una droga
invece per lo zenzero
signori uso quello di zanzibar in quanto e ecezzonale e per assurdo lo trovoamodena ad un prezzo ottimo,
cosi è se vi pare.

 

[axteria]

io con l'aceto di vino pulisco il frigorifero, tolgo il calcare dall'acciaio... sbollento le verdure prima di fare i sottoli..

 

[zoid59]

ma che è un inno allo spreco???
che c'ha l'aceto di vino???
mica è roba da dare alle bestie!!!!!!

 

[Emanuela Pit]

Assolutamente no, ma ha molti usi, non ultimo è un ottimo anticalcare, tra l'altro non inquina.

Io con aceto e ammoniaca lavo tutto o quasi, dai vetri, ai mobili della cucina, ecc.

 

[kiwoncello]

bè ma scusate.....
chi lavora da mattina a sera(mio padre)è obbligato ad andare al supermercato e vi assicuro che i prodotti non sono affatto male...
certo...
la carne del supermercato sceltissima e quella del macellaio le disptinguo ad occhi chiusi ma vi assicuro che il super market non vende immondizia...
e poi...
che c'è di male nelle olive greche e spagnole??
non capisco...

Nelle olive greche o spagnole in se non c'è ovviamente nulla di male. Il male deriva nell'uso delle stesse come integranti delle olive nostrane per la produzione olearia. Chiunque bazzichi un pò con olio ed olive sa bene che il concetto di "conservazione" delle olive teoricamente non dovrebbe esistere, in quanto l'optimum è il passaggio quasi immediato dalla raccolta al frantoio. La conservazione delle olive dopo la raccolta implica un aumento vertiginoso dell'acidità e perossidi (prodotti di ossidazione degli acidi grassi) il che è ancor più vero con i nostri oli migliori che derivano da olive non perfettamente mature (nere) ma invaiate, cioè con colore virante da giallo al rossiccio. Per quest'ultime l'aumento di acidità-perossidi col prolungarsi della conservazione pre-frangitura è ancor più drammatica. E allora torniamo alle nostre olive di importazione. Dopo la loro raccolta in Grecia o Spagna (ovviamente ben nere a garanzia di maggior resa sia pur a scapito delle caratteristiche di gusto) quanti giorni dovranno passare prima che vengano prelevate dai grossisti, trasportate in Italia e finalmente avviate al frantoio miscelate con olive italiane? Non mi si venga a raccontare che l'olio così ottenuto avrà l'acidità max. di 0.8 consentita per l'extravergine di oliva. E allora come si fa? Legalmente (esistono anche tanti altri stratagemmi illegali) si miscela quest'olio di prima spremitura con olio di sansa raffinato (che ha acidità 0.3) o olio d'oliva raffinato (anch'esso con ac. 0.3). Risultato? Si rientra nei limiti di acidità ma si ottiene un olio extravergine di oliva piatto, solo parzialmente di prima spremitura e che non è neppure lontano parente dei nostri oli Dop o soltanto extravergini.
Ecco perché ritengo che questa procedura autorizzata dagli euroburocrati (e non vado oltre per non essere riaccusato di fare politica) è l'ennesima truffa a carico del consumatore inesperto.
kiwo