il conte verde
Maestro Giardinauta
Ciao Spulky,
se permetti intervengo anche io. In un negozio sotto casa mia vedo molti bonsai importati dall’Oriente e mantenuti in una terra argillosa grigiastra che mi sembra assolutamente inadatta alla sopravvivenza delle piante. Ho letto che viene utilizzata solo per esigenze di trasporto, queste piante viaggiano via mare, chiuse in container ed il viaggio dura minimo 30 giorni. Le piante che superano il viaggio dovrebbero essere rinvasate quanto prima, ma non sempre i rivenditori lo fanno. Mi sembra il caso del tuo ligustro. Certamente un rinvaso definitivo può sembrare cosa non semplice ma secondo me è indispensabile. Se non te la senti, e considerando che la tua pianta non mi sembra nelle condizioni ideali per affrontare un vero rinvaso, puoi provare un trapianto di emergenza, molto più semplice e molto meno traumatico. Ti dico come farei io, in pratica dovresti procurarti una grossa ciotola di coccio e coprire il foro con pezzetti di coccio. Sopra dovresti fare uno strato di sabbia di fiume molto grossolana e setacciata per togliere la parte sottile, se non puoi setacciarla almeno lavala molto bene. Calcola l’altezza della sabbia in modo che poi il pane di terra sia grosso modo a livello del bordo della ciotola. Estrai dal vaso il tuo ligustro senza rompere il pane di terra, se ci riesci con una bacchetta da riso sgretola leggermente l’esterno della zolla, senza approfondire troppo e senza rovinare le radici. Poi adagialo sulla sabbia e riempi lo spazio rimanente ancora con sabbia grossolana, ben compressa, e mantienila umida. La tua pianta dovrebbe riprendersi alla grande e a primavera dovrebbe essere in grado di subire il vero rinvaso ed il ritorno nel vaso bonsai.
se permetti intervengo anche io. In un negozio sotto casa mia vedo molti bonsai importati dall’Oriente e mantenuti in una terra argillosa grigiastra che mi sembra assolutamente inadatta alla sopravvivenza delle piante. Ho letto che viene utilizzata solo per esigenze di trasporto, queste piante viaggiano via mare, chiuse in container ed il viaggio dura minimo 30 giorni. Le piante che superano il viaggio dovrebbero essere rinvasate quanto prima, ma non sempre i rivenditori lo fanno. Mi sembra il caso del tuo ligustro. Certamente un rinvaso definitivo può sembrare cosa non semplice ma secondo me è indispensabile. Se non te la senti, e considerando che la tua pianta non mi sembra nelle condizioni ideali per affrontare un vero rinvaso, puoi provare un trapianto di emergenza, molto più semplice e molto meno traumatico. Ti dico come farei io, in pratica dovresti procurarti una grossa ciotola di coccio e coprire il foro con pezzetti di coccio. Sopra dovresti fare uno strato di sabbia di fiume molto grossolana e setacciata per togliere la parte sottile, se non puoi setacciarla almeno lavala molto bene. Calcola l’altezza della sabbia in modo che poi il pane di terra sia grosso modo a livello del bordo della ciotola. Estrai dal vaso il tuo ligustro senza rompere il pane di terra, se ci riesci con una bacchetta da riso sgretola leggermente l’esterno della zolla, senza approfondire troppo e senza rovinare le radici. Poi adagialo sulla sabbia e riempi lo spazio rimanente ancora con sabbia grossolana, ben compressa, e mantienila umida. La tua pianta dovrebbe riprendersi alla grande e a primavera dovrebbe essere in grado di subire il vero rinvaso ed il ritorno nel vaso bonsai.