Ciao a tutti!
Non so come ringraziarvi..siete davvero grandi!! :flower: GRAZIE!!!!!!

Io non ho il pollice verde ed è da poco tempo (qualche mese) che mi sto cimentando ad allevare qualche pianta.. con dubbi risultati..ma con tanto impegno!!
Per me è la prima pianta grassa, ma sono molto affezionata! Forse però mi rendo conto di aver sbagliato molte cose.
Prego, ci fa piacere parlare di come curare al meglio queste piante!
Approfitto della vostra gentilezza per farvi qualche altra domanda:
1. Io l'ho sempre tenuta in casa, in un luogo luminoso, ma non direttamente toccato dai raggi del sole. Forse è meglio spostarla sul balcone? Ma non gela d'inverno?
2. Il terriccio è bagnato perchè ad un certo punto la pianta era un pò traballante e quindi avevo "rattoppato" con la terra dell'orto..forse la pianta grassa necessita di terra particolare? Quale?
3. Mi avete detto di tagliare la pianta e di farla asciugare. Ma in che modo? Compro la parte "tagliata" in qualche modo o la lascio così com'è? Come lo conservo per questo mese che deve stare a cicatrizzare? Va bene sdraiato in una stanza buia? Oppure deve stare verticale e al sole?
Vi ringrazio ancora tantissimo per la vostra disponibilità! Appena avrò il coraggio di fare il taglio vi farò sapere com'è andata..e nel frattempo cercherò di studiare qualcosa in più sulla vita delle piante grasse!
1. Le cactacee sono piante DA ESTERNO. Qualcuna, in ambiente caldo e luminoso "sopravvive" anche in interno, ma come minimo non fiorisce! Moltissime NON temono il freddo, temono l'umidità, quindi basta ripararle da acqua e nebbia e smettere di annaffiare da ottobre in poi per poterle fare svernare all'aperto senza problemi. Io uso delle semplici serrette del brico (scaffale + nylon) e le piante ci stanno benissimo!
2. Le cactacee necessitano di un terriccio MOLTO drenante; i terricci in busta che si comprano sono troppo torbosi e la torba è nemica delle radici perchè si incolla come cemento e quando si asciuga non si riesce a reidratare. Alcune specie sono più sensibili all'umidità radicale e altre meno; una composta "standard" che può andare bene è costituita da 1/3 di terriccio per piante fiorite, 1/3 di lapillo o pomice in piccola pezzatura (3-5 mm) e 1/3 sabbia di fiume grossolana (quella da muratori). Mischi bene il tutto e usi questa composta per rinvasare. Procurati un vaso di terracotta possibilmente cilindrico o comunque con la base abbastanza larga in modo che la pianta non si ribalti anche a composta asciutta, metti il solito coccio sul fondo e poi uno strato di drenante (ghiaia, argilla espansa, cocci rotti...).
3. Il taglio lo devi fare con una lama ben affilata e disinfettata, cercando di non fare "seghettature", poi metti la pianta ad asciugare distesa, con il taglio all'aria, all'esterno in posizione ombrosa.
Volendo potresti decidere di staccare il "braccio" in alto e fare una talea anche con quello, nel caso la pianta madre fosse compromessa.
Quando sarà il momento di invasare la madre, prepara il vaso come detto sopra, riempiendolo di composta ASCIUTTA; ci appoggi sopra il taglio cicatrizzato senza affossarlo troppo (eventualmente sorreggi la pianta con dei bastoncini infilzati nella terra) e NON ANNAFFIARE ancora per qualche settimana. Non ci sono radici, quindi non serve bagnare la terra e anzi rischi di farla marcire nuovamente. Poi inizi a bagnare poco e dal sottovaso, in modo da stimolare la produzione di radici che vadano a cercarsi quella po' di umidità sul fondo. Quando vedrai segni di ricrescita nella pianta significa che la radicazione è a buon punto e allora puoi cominciare a bagnare la terra.
Per annaffiare devi bagnare bene, fino a far sucire dal foro di scolo e poi svuotare il sottovaso, dopodichè ribagni quando la composta è sicuramente asciutta (tipo due o tre volte al mese).