Si ci ho pensato..dalle mie parti nascono molte querce selvatiche e ho provato a prelevate le piantine ma, avendo radici molto profonde sin da piccole, le ho sempre "ammazzate".. Dici che dalle grande avrei più fortuna? Non sono complicate le querce per i rimpianti?
Lascia perdere le querce, a meno di avere un particolare motivo. Non sono le più adatte a farne dei bonsai a causa delle foglie relativamente grandi. Le radici profonde non dovrebbero però essere il problema, perché una volta tagliato il fittone (dopo circa un anno dalla nascita) la pianta continua ad alimentarsi con le altre radici, le "vere" radici.
Dopo il taglio del fittone, io personalmente ne ho trapiantate a centinaia ed il successo è stato fra il 98 e il 99 %.
Non è stato tutto merito mio, ma dell'esperto che ha scelto tempi e modi, dandomi poi indicazioni giuste, la terra giusta, l'irrigazione giusta ecc.
Ho ripetuto l'esperienza a casa mia, ma al primo picco di calore estivo (e altro), una quercia in vaso può non sopravvivere.
Di querce più grandi, diciamo due o tre anni, personalmente ne ho trapiantate qualche centinaio per metterle a dimora nel bosco che con altri volontari stavamo ripopolando ed anche lì il successo è stato buono, ma non così buono con le giovani piante.
Direi quindi che è una pianta ottima per esercitarsi nel taglio del fittone, e negli spostamenti necessari per la sua crescita, ma direi anche che non vedo motivi per coltivarla in un vaso bonsai.
Vedo che tu stai in Puglia, quindi forse l'acero non sarebbe la pianta ideale: peccato, ma ce ne devono pur essere tante, magari piante che qui al nord non si vedono. Al tuo posto mi concentrerei su quelle per una attenta osservazione e per una scelta.
Esiste la
quercus coccinea che è una quercia con le foglie molto piccole e spinose.
Al nord non è diffusa, mentre al sud dovrebbero essercene di più.
E' una pianta graziosa e secondo me è sfruttata troppo poco dai bonsaisti forse proprio perché poco conosciuta.
Non è ancora a rischio di estinzione, ma stiamo andando proprio in quella direzione e questo è per me un motivo in più per riprovare a coltivarne una, nonostante il fallimento della scorsa esperienza.
Ci sono anche degli arbusti che possono validamente arricchire un vaso, e che spesso paiono meno delicati degli alberi. Il mio ideale sarebbe di continuare a far crescere le mie piante superstiti (riducendo il tasso di mortalità), e contemporaneamente consolarmi con qualche vivace arbusto (berberis, piracantha, o altro).