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Brugmansia (Datura)

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Datura rosa

Guru Master Florello
BRUGMANSIE (ex DATURE arboree)

Temono il freddo, il vento che facilmente lacera le grandi, morbide foglie con ripercussioni sulla fioritura e, ovviamente la grandine che può pregiudicare il fogliame, le corolle anche in boccio e, perfino, nell’anno successivo se colpisce le gemme.
Scegliere, pertanto, una posizione riparata dal vento e non troppo soleggiata al culmine dell’estate e riparare con teli di tessuto non tessuto se la temperatura scende sotto i 5-6°.
E’ possibile, in alternativa, piantare in vaso ed interrare questo in giardino per toglierlo alle soglie dell’autunno per ricoverare la pianta al riparo

Se si coltiva in vaso le dimensioni di quest’ultimo dipendono da quelle della pianta: Se si tratta di un esemplare piccolo (10-20 cm) va immediatamente trapiantato in un vaso di 16-18 cm di diametro avendo cura di bagnare poco (il terriccio deve essere appena umido) e di tenerlo all’ombra per la prima settimana.
Va poi spostato a mezzombra per altre due settimane ed infine esposto al sole ma non a quello cocente del mezzogiorno estivo.
Per piante già adulte e prossime alla fioritura, occorre tenere presente che il vaso deve misurare 22-24 cm di diametro.

Durante la bella stagione, poiché le grandi lamine fogliari perdono enormi quantità di acqua, questa va reintegrata continuamente in quanto il terriccio deve risultare costantemente umido (ma non inzuppato). Non deve mancare il sottovaso di almeno una misura in più del vaso.

La fertilizzazione è finalizzata dapprima ad un corretto e robusto sviluppo della pianta a cui consegue un’abbondante fioritura.
Utilizzare un concime ad elevato titolo di azoto e potassio: durante lo sviluppo della pianta può andar bene un prodotto per tappeti erbosi (abbondante azoto), da sostituire, poi, nell’imminenza della fioritura, con un concime per orto o per pomodori (ricco di potassio). Alle piante piccole va somministrata metà dose, dose intera per le adulte ogni 15 giorni.

AVVERSITA’
Foglie avvizzite anche se verdi: carenza idrica;
foglie appassite con colorito giallognolo: eccesso idrico;
foglie scolorite uniformemente: carenza di ferro (somministrare Sequestrene). Se il problema
non si risolve entro una diecina di giorni: controllare il terriccio, potrebbe essere troppo morboso e povero.
Attenzione al ragnetto rosso che attacca piante troppo esposte al sole e con scarsa umidità (variare la posizione e trattare con acaricida). Altrettanto dannose le rasure di lumache e chiocciole. Meno preoccupanti, invece, gli attacchi da parte di larve di lepidotteri che si imbozzolano nelle lamine fogliari.

RIPRODUZIONE
Possibile per seme ma permette di avere i primi fiori dopo diversi anni.
Per le talee è possibile utilizzare i rami potati (vedere sotto): disporli subito in bottiglie trasparenti piene d’acqua, da conservare in luogo luminoso e tiepido (18°) per tutto l’inverno. A primavera compariranno le radicole: attendere che ogni talea ne abbia un piccolo fascetto poi invasarle fintanto che sono ancora bianche. Se diventano traslucide si è atteso troppo, stanno marcendo.

Freddo
Quando la temperatura scende stabilmente sotto i 10° è tempo di spostare i vasi al riparo. Dopo una bella potatura porli in veranda, su un pianerottolo o in una stanza fresca (temperatura ideale tra i 7 ed i 12°. Possono andar bene anche una cantina od un solaio purché luminosi. Per gli esemplari in piena terra avvolgere chioma e vaso con uno o più teli di tessuto non tessuto.


Per un’abbondante fioritura ricordarsi di recdere il picciolo dei fiori appassiti (non basta, infatti, sfilare i petali: il frutto si sviluppo attaccato al picciolo) senza ledere l’ascella dove si stanno formando altre gemme florali.

Potatura.
La potatura è essenziale; i periodi guisti sono l’autunno e la primavera (appena prima della ripresa vegetativa). Se effettuata in ottobre(quando la temperatura comincia ad imporre una protezione) ne permette un più agevole ricovero. Su esemplari dell’anno accorciare il fusto sino ad un terzo della sua altezza, su piante alte 1 m si eliminano gli ultimi 20 cm di ciascun ramo; su soggetti di dimensioni maggiori si lasciano 10-15 cm dalle biforcazioni.
Vanno eliminate anche le foglie prima del ricovero.

Perché a volte non fiorisce?
Non fioriscono per i primi anni le piante da seme, né quelle da talea nel primo anno di vita e neppure gli esemplari stentati o colpiti dal ragnetto rosso.
Nessuna fioritura, poi, finché il fusto principale non comincia a ramificarsi: fino a questo momento la pianta ha impiegato le proprie risorse per fortificarsi, accrescersi e produrre foglie. Solo i rami dicotomici (dividi in due) creano le gemme da fiore, all’ascella delle foglie.

Per quanto riguarda la mancanza di fioritura avevo notato che due delle piante poste in posizione ventilata e in grossi vasi amovibili in giardino direttamente interrate che copro con tessuto non tessuto, che ogni inverno spariscono per rigermogliare in primavera, non producevano alcun fiore. Ora mi spiego il perché: passando il tempo a sparire e ricomparire non riuscivano mai a ramificare!!!!!!! Le altre in vaso che ricovero in serra sono tutte con il tronco lignificato e ramificato ed ogni estate si riempiono di fiori (tranne nell’attuale che, forse a causa del sole cocente, ha visto fiorire solo tre piante per fortuna una per colore – gialla bianca e rosa – ma la fioritura non è stata eccezionale.




Spero vi sia utile!!!:Saluto: :Saluto: :Saluto:
 
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