tartantica
Aspirante Giardinauta
Cara mamma, vorrei farti un ritratto,
ma non con pennelli e colori
ma con i petali dei fiori.
Il tuo viso lo farei di rose,
quelle chiare e profumate
che molte volte a te ho regalate.
I tuoi capelli li farei morbidi, di fiocchi di mimose,
che, insieme alla fragranza dolce
ti darebbe onor, con quel color dell’oro.
Il corpo tuo sarebbe tutto un prato,
di margherite, gigli e viole tutto inondato;
per mostrare, o rigogliosa donna,
la tua abbondanza disegnata sulla gonna.
Ma gli occhi no! Non c’è bellezza in terra
che possa fargli invidia.
No, non esiste fiore che abbia quel colore.
Al loro posto solo dei diamanti
o le gemme più preziose di un magico gioiello.
Per mostrare quella luce nel tuo sguardo, oh mamma.
E il cuore tuo, oh stella!
Lo farei, con rose rosse, ma rose senza spine.
Perché il bene che mi vuole è senza fine!
ma non con pennelli e colori
ma con i petali dei fiori.
Il tuo viso lo farei di rose,
quelle chiare e profumate
che molte volte a te ho regalate.
I tuoi capelli li farei morbidi, di fiocchi di mimose,
che, insieme alla fragranza dolce
ti darebbe onor, con quel color dell’oro.
Il corpo tuo sarebbe tutto un prato,
di margherite, gigli e viole tutto inondato;
per mostrare, o rigogliosa donna,
la tua abbondanza disegnata sulla gonna.
Ma gli occhi no! Non c’è bellezza in terra
che possa fargli invidia.
No, non esiste fiore che abbia quel colore.
Al loro posto solo dei diamanti
o le gemme più preziose di un magico gioiello.
Per mostrare quella luce nel tuo sguardo, oh mamma.
E il cuore tuo, oh stella!
Lo farei, con rose rosse, ma rose senza spine.
Perché il bene che mi vuole è senza fine!
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