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Argilla espansa fondo del vaso, perché meglio senza

slash23

Aspirante Giardinauta
Salve

vorrei sapere se questa opinione che ho trovato in giro in rete e che ho sperimentato personalmente nel mio laboratorio sia corretta secondo voi.

sto preparando delle fioriere da 80-100 sui miei balconi, ho letto che molti usano mettere uno strato di argilla espansa o pomice o lapillo o cocci o pietre sul fondo per evitare che il terreno ristagni sul fondo.

Il problema è che, a prescindere dal fatto che si metta l'argilla o meno, la zona di saturazione (quei cm finali di terreno impregnati d'acqua) resterà la stessa, sarà solo più in alto se mettete l'argilla e quindi otterrete l'effetto opposto, la zona satura di acqua non verrà trasferita all'argilla come si potrebbe pensare, il terreno si comporta come una spugna e se lo poggiate sull'argilla o sul fondo del vaso resta comunque saturo di acqua nella parte più bassa e non drena cedendo la sua acqua all'argilla. Altra idea è mettere l'argilla per non far stare a bagno il terreno quando il sottovaso si riempie ma farci stare l'argilla, il problema è a monte, il laghetto nel sottovaso non dovrebbe esserci e la soluzione non è alzare il terreno con 5cm di argilla per fare la zattera di salvataggio ma non innaffiare così tanto da far riempire i sottovasi, questi ultimi non sono una riserva d'acqua ma un modo per tenere pulito il balcone/terrazzo.

Cosa ne pensate?
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Io metto argilla cocci o comunque materiale drenante sul fondo per evitare che la terra si compatti eccessivamente e faccia da tappo
soprattutto nei grandi vasi dove il peso aiuta a comprimere
mettere questi materiali aiuta a rendere il composto meno asfittico

nei vasi più piccoli mi serve solo ad evitare che con le annaffiature la terra esca dai fori di scolo e di solito non uso argilla

in alcune balconette poste su un balcone a sud ho modificato i vasi in modo da lasciare qualche cm sul fondo con argilla e acqua come riserva (ho chiuso i fori di scolo e li ho fatti lateralmente qualche cm più su per trattenere un po’ di acqua per qualche ora in più )

questi gli usi che faccio io dell’argilla sui fondi dei vasi

per le annaffiature tu dici di non bagnare tanto da far uscire l’acqua, io invece dico che deve uscirne molta prima che tutta la terra del vaso sia ben bagnata, molto dipende poi da che piante ci mettiamo e dalla zona climatica in cui siamo
 
D

Davide N.

Guest
Salve

vorrei sapere se questa opinione che ho trovato in giro in rete e che ho sperimentato personalmente nel mio laboratorio sia corretta secondo voi.

sto preparando delle fioriere da 80-100 sui miei balconi, ho letto che molti usano mettere uno strato di argilla espansa o pomice o lapillo o cocci o pietre sul fondo per evitare che il terreno ristagni sul fondo.

Il problema è che, a prescindere dal fatto che si metta l'argilla o meno, la zona di saturazione (quei cm finali di terreno impregnati d'acqua) resterà la stessa, sarà solo più in alto se mettete l'argilla e quindi otterrete l'effetto opposto, la zona satura di acqua non verrà trasferita all'argilla come si potrebbe pensare, il terreno si comporta come una spugna e se lo poggiate sull'argilla o sul fondo del vaso resta comunque saturo di acqua nella parte più bassa e non drena cedendo la sua acqua all'argilla. Altra idea è mettere l'argilla per non far stare a bagno il terreno quando il sottovaso si riempie ma farci stare l'argilla, il problema è a monte, il laghetto nel sottovaso non dovrebbe esserci e la soluzione non è alzare il terreno con 5cm di argilla per fare la zattera di salvataggio ma non innaffiare così tanto da far riempire i sottovasi, questi ultimi non sono una riserva d'acqua ma un modo per tenere pulito il balcone/terrazzo.

Cosa ne pensate?
Ciao,

il ragionamento mi sembra corretto ma la conclusione non la capisco, soprattutto quando parli di laghetto: stiamo parlando di vasi forati o chiusi? Perché un vaso forato bisogna bagnarlo abbondantemente e non serve farsi le paranoie di quanta acqua mettere per evitare un eccesso. L'argilla serve appunto ad evitare che il foro di scolo si ostruisca, per facilitare il drenaggio e che esca terra ogni volta. Che poi gli strati dovrebbero anche essere separati da un geotessile TNT.
 

sasiks

Giardinauta
Il problema è che, a prescindere dal fatto che si metta l'argilla o meno, la zona di saturazione (quei cm finali di terreno impregnati d'acqua) resterà la stessa, sarà solo più in alto se mettete l'argilla e quindi otterrete l'effetto opposto, la zona satura di acqua non verrà trasferita all'argilla come si potrebbe pensare, il terreno si comporta come una spugna e se lo poggiate sull'argilla o sul fondo del vaso resta comunque saturo di acqua nella parte più bassa e non drena cedendo la sua acqua all'argilla.
Ciao,
Non mi è molto chiaro questo punto: finché la zona di argilla sarà ricoperta d'acqua, vale quello che dici, ma appena il livello dell'acqua scenderà al di sotto dell'argilla, quello che resterà sarà solo l'umidità data dall'evaporazione, ma il terreno non sarà saturo perché non a diretto contatto con l'acqua.
Quindi - prendendo un vaso standard con sottovaso - se faccio uno strato di argilla più alto del bordo del sottovaso, e se innaffiando riempio completamente il sottovaso, la terra non sarà mai a contatto con l'acqua.
L'argilla non assorbe bene l'acqua, e quindi funge in un certo senso, da isolante.



in alcune balconette poste su un balcone a sud ho modificato i vasi in modo da lasciare qualche cm sul fondo con argilla e acqua come riserva (ho chiuso i fori di scolo e li ho fatti lateralmente qualche cm più su per trattenere un po’ di acqua per qualche ora in più )
Questa è un'idea geniale!:V
Appena avrò un balcone degno di questo nome te la copio: i vasi a riserva d'acqua con forme più regolari costano uno sproposito!
 

slash23

Aspirante Giardinauta
Ciao,
Non mi è molto chiaro questo punto: finché la zona di argilla sarà ricoperta d'acqua, vale quello che dici, ma appena il livello dell'acqua scenderà al di sotto dell'argilla, quello che resterà sarà solo l'umidità data dall'evaporazione, ma il terreno non sarà saturo perché non a diretto contatto con l'acqua.
Quindi - prendendo un vaso standard con sottovaso - se faccio uno strato di argilla più alto del bordo del sottovaso, e se innaffiando riempio completamente il sottovaso, la terra non sarà mai a contatto con l'acqua.
L'argilla non assorbe bene l'acqua, e quindi funge in un certo senso, da isolante.

La parte satura del terreno è indipendente dall'argilla, anche se l'argilla sotto è asciutta il terreno resta saturo sopra di lei, prova in un bicchiere e vedi che per arrivare a far annacquare l'argilla devi andare oltre il punto di saturazione del terreno, lo stesso che hai quando senza argilla l'acqua esce verso il sottovaso
 

slash23

Aspirante Giardinauta
Ciao,

il ragionamento mi sembra corretto ma la conclusione non la capisco, soprattutto quando parli di laghetto: stiamo parlando di vasi forati o chiusi? Perché un vaso forato bisogna bagnarlo abbondantemente e non serve farsi le paranoie di quanta acqua mettere per evitare un eccesso. L'argilla serve appunto ad evitare che il foro di scolo si ostruisca, per facilitare il drenaggio e che esca terra ogni volta. Che poi gli strati dovrebbero anche essere separati da un geotessile TNT.
i miei vasi sono forati, per evitare che il terreno fuoriesca uso del geotessuto, l'argilla è troppo poco compatta per evitare che il terreno venga dilavato, per il drenaggio credo sia peggio con l'argilla perché diminuisci la massa di terreno nel vaso e abbassi il punto di saturazione, cioè alzi la zona di saturazione

questo ragazzo lo spiega bene

 
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Davide N.

Guest
i miei vasi sono forati, per evitare che il terreno fuoriesca uso del geotessuto, l'argilla è troppo poco compatta per evitare che il terreno venga dilavato, per il drenaggio credo sia peggio con l'argilla perché diminuisci la massa di terreno nel vaso e abbassi il punto di saturazione, cioè alzi la zona di saturazione

questo ragazzo lo spiega bene

Io dico geotessuto tra argilla e terra, non solo sul fondo.

Comunque video interessante, non contesto quanto dice.

Ammetto che personalmente, pur non essendo uno specialista di piante in vaso (ne ho ben poche), ho sempre messo uno strato drenante sul fondo per tutte le mie piante in vaso. Detto questo, ritengo che resti comunque una questione di dettaglio, per due ragioni:

1) in ogni caso, con o senza argilla, è necessario inclinare i vasi per far scolare quanta più acqua possibile. Anzi, credo che dopo aver fatto questo gesto rimanga meno acqua sul fondo con lo strato di argilla che senza (si può fare un esperimento).
2) un aspetto più importante ancora della composizione del fondo è il materiale del vaso: un vaso di terracotta evacuerà l'acqua in eccesso in ogni caso grazie alla sua porosità, che sia con o senza argilla sul fondo. Nulla vale la terracotta e penso sempre più che si dovrebbe smettere di tenere piante in vasi di plastica, questi ultimi sono solamente contenitori di coltivazione temporanei per i produttori.
 

sasiks

Giardinauta
La parte satura del terreno è indipendente dall'argilla, anche se l'argilla sotto è asciutta il terreno resta saturo sopra di lei, prova in un bicchiere e vedi che per arrivare a far annacquare l'argilla devi andare oltre il punto di saturazione del terreno, lo stesso che hai quando senza argilla l'acqua esce verso il sottovaso

Ho visto il video e ho capito cosa intendi. A prescindere dalla saturazione del terreno bisogna ricordare che l'argilla mangia spazio nel vaso.
Del punto di saturazione in ogni caso mi interessa poco: le radici della pianta tendono sempre a svilupparsi verso il basso occupando di fatto la parte di terreno satura. L'importante non è se la terra resta zuppa appena innaffiata, ma che il terreno sia sufficientemente drenante e leggero da asciugare rapidamente senza creare ristagni che durano per settimane.
Voglio dire che, anche in assenza di argilla, le radici si concentrano nella parte bassa del vaso. Con l'argilla semplicemente riduco la profondità del vaso stesso.


2) un aspetto più importante ancora della composizione del fondo è il materiale del vaso: un vaso di terracotta evacuerà l'acqua in eccesso in ogni caso grazie alla sua porosità, che sia con o senza argilla sul fondo. Nulla vale la terracotta e penso sempre più che si dovrebbe smettere di tenere piante in vasi di plastica, questi ultimi sono solamente contenitori di coltivazione temporanei per i produttori.
Si potrebbe aprire un'altra discussione sul tema. In linea generale vale quello che dici, ma per piante che richiedono molta umidità, tenute in casa, in piena estate, un vaso di terracotta può diventare controproducente costringendoci a innaffiare fin troppo spesso la pianta.
Viceversa, piante che temono i ristagni idrici (es piante grasse) saranno sicuramente più gestibili in vasi porosi.
Inoltre alcune piante epifite, attaccandosi al vaso, potrebbero essere danneggiate poi in occasione del rinvaso (es: phalenopsis). Quindi a ogni pianta, il suo vaso
 
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Davide N.

Guest
Si potrebbe aprire un'altra discussione sul tema. In linea generale vale quello che dici, ma per piante che richiedono molta umidità, tenute in casa, in piena estate, un vaso di terracotta può diventare controproducente costringendoci a innaffiare fin troppo spesso la pianta.
Viceversa, piante che temono i ristagni idrici (es piante grasse) saranno sicuramente più gestibili in vasi porosi.
Inoltre alcune piante epifite, attaccandosi al vaso, potrebbero essere danneggiate poi in occasione del rinvaso (es: phalenopsis). Quindi a ogni pianta, il suo vaso
Certo, le eccezioni ci sono sempre... ma per il 99% delle piante un vaso di terracotta sarà sempre meglio di un vaso di plastica, a prescindere.

Comunque slash la prossima volta che rinvaserò una pianta rifletterò meglio se mettere l'argilla oppure no! Grazie per aver sollevato la questione, ho imparato qualcosa :su:
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

io, per i vasi in coccio, uso questo sistema, che mi ha sempre dato ottimi risultati.
Non creo uno strato di materiale drenante sul fondo del vaso ma faccio una "cupoletta" con 4 o 5 pezzi di vaso rotto a protezione del foro di scolo.
Poi metto tutta terra uguale, dalla cima al fondo del vaso.
I cocci evitano che i fori si ostruiscano o che la terra esca fuori. La terra, di composizione uniforme in tutto il suo volume, si imbibisce in modo regolare e lascia defluire l'acqua in eccesso senza problemi o riserve non volute.

I vasi in plastica invece hanno quasi sempre molti fori piccoli e quindi lo strato di drenante sul fondo del vaso è più utile (non si possono fare tante cupolette). Non uso mai però l'argilla o la ghiai tonda (tappano i fori) ma metto sempre uno strato di cocci o di ghiaia spaccata.

@Davide N. i vasi in plastica hanno due grossi vantaggi...il peso e la "presa". Io sono un amante, anche estetico, dei vasi in terracotta. Ma con piante che necessitano di essere movimentate spesso (anche a causa del clima) non è possibile gestire vasi che, vuoti, pesano da soli 30/40 Kg.
Un vaso con diametro da 40 e oltre non è spostabile se in terracotta o ceramica, anche perché non ha manici o appigli.
Io amo le piante grasse e ne ho molte di grandi dimensioni. Quelle grosse però sono stato costretto a metterle nei vasi di plastica.
Tra pianta, vaso e terra non erano gestibili.

Ste
 
D

Davide N.

Guest
Certo la terracotta pesa di più... ma vabbè mi fermo qui, sarei OT.

In ogni caso sono un purista, evito i compromessi...
 

Tchaddo

Florello
Nulla vale la terracotta e penso sempre più che si dovrebbe smettere di tenere piante in vasi di plastica, questi ultimi sono solamente contenitori di coltivazione temporanei per i produttori.
io sono d'accordo ma giusto ieri ho letto su un libro che da quel che ho capito è piuttosto autorevole (sui cactus tra l'altro) che la terracotta è ottima per la traspirazione ma questa porta al problema conseguente dell'accumulo dei sali sulla faccia interna del vaso. in pratica l'acqua passa tra i pori ed evapora lasciandosi dietro i sali disciolti (quelli presenti naturalmente e quelli aggiunti con eventuale concimazione). stando al libro questo accumulo di sali alla lunga è nocivo (ma non letale) e viene consigliato di svasare la pianta per cambiare (o pulire) il vaso con una certa frequenza (anche ogni anno possibilmente)
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

in ogni caso è sempre buona norma svasare ogni 2, massimo 3, anni.
Oltre che per pulire il vaso anche per rinnovare la terra.

Ste
 
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