Cara Lucia,
credo proprio che si tratti di concime per ortaggi. Io non ho mai avuto un orto, ma so che è molto diverso seminare qualcosa che deve crescere in fretta e darti molti frutti in una sola stagione, rispetto a far crescere una pianta che anno dopo anno deve crescere armoniosamente e darti la giusta quantità di fiori, ed eventualmente bacche.
Non appena ho 5 minuti vado a cercare quegli appunti sul concime organico per piante da vaso. Perché, per quel che ho capito in questi anni, le piante per essere in grado nel corso di lunghi anni di assimilare i concimi chimici devono stare in una terra fertile. I concimi chimici dopo un certo periodo, che non so quantificare, rendono il terreno sterile. Per questo bisogna apportare concime organico che rende possibile la vita a una microflora (batterica?) che è quella che permette l’assimilazione del concime chimico.
Vorrei che Ugo ci chiarisse un po’ le idee, lui forse potrebbe forse spiegarci meglio come stanno le cose.
Ora in un giardino la cosa è semplice. In un vaso mica tanto.
Per quanto riguarda la cenere, le rare volte che ce l’ho, la metto sempre ai piedi di arbusti da fiore, acidofile escluse, perché la cenere, pare, è molto basica - spero che l’espressione sia giusta, sono certa comunque che capite cosa intendo.
Per quanto riguarda i fondi di caffè, va molto bene mescolarli al cumulo di compost e anche si può mescolarli alla terra, quello che è sconsigliabile è di buttarli sopra la terra, perché indurendosi fanno una crosta che è dannosa invece che benefica, impedendo l’aerazione del terreno.
Alla domanda “quanto concime liquido a così alto tenore di potassio (44) e ogni quanto tempo”, io risponderei di metterlo da parte, di usare un concime liquido più bilanciato come regola generale, ogni 10 giorni e magari una volta al mese, invece del normale, toh, una botta di potassio alle rose. Per gli altri arbusti da fiore glielo darei una sola volta, a inizio fioritura, e poi continuerei per tutta la stagione con quello normale. Le piante in vaso hanno bisogno di concime regolarmente, perché i nutrienti vengono dilavati dalle innaffiature e dalle piogge, e non hanno la grande terra madre su cui contare. Ci sono poi piante che sono più golose di altre (rose, peonie, gerani, surfinie, e tutte le annuali che fioriscono tutta l’estate). Direi addirittura che di solito si sottintende che le piante hanno bisogno di essere nutrite, e sono le esigenze delle piante spartane che vengono in genere sottolineate (lavande, nasturzi, p. es.). Bisogna tenere degli appunti, se non altro mentali, sulle diverse esigenze delle piante.
Quando una pianta fa tante foglie e pochi fiori, vuol dire che o è troppo nutrita, o ha avuto troppo azoto e poco potassio. Ma non è che in giardino si applichi la scienza galileiana. Io ho un’Hydragea petiolaris che dopo quasi dieci anni, due anni fa mi ha fatto due fiori, l’hanno scorso uno solo, invece è ben diramata e mi occupa una bella parete dl garage. Un giardiniere mi ha detto che la concimo troppo, un altro che la concimo troppo poco. Io ho deciso di darle ancora un anno e poi la sfratto e mi cerco la famosa Pileostegia viburnoides. Mentalmente gliel’ho già detto, ma per essere sicura domani vado a dirglielo ad alta voce, così siamo sicuri che mi sente!
Anche un Chimonantus praecox (250x200 cm) ha impiegato un monton di anni per fiorire, ma finalmente quest’anno si è deciso. L’anno scorso ha fatto 50 fiorellini, che ho contato uno a uno. L’anno prima dodici! Anche lì mi avevano detto che davo troppo concime, che è una pianta spartana, che concimandola troppo faceva quei lunghi bastoni di due metri... e niente fiori. . Però poi in un altro libro ho letto che il calicanto (Chimonantus praecox) impiega anche 12 anni prima di fiorire. Santa Pazienza, protettrice dei giardinieri!
Ciaooo, Mariangela