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Ancora peronospera???

biotin

Aspirante Giardinauta
Salve, vi espongo il problema: questa primavera ho fatto qualche talea di vite, proprio questi giorni sono state attaccate dalla peronospera:burningma!!! c'è il rischio che possa seccarle e quindi medico, oppure visto che fra poco cadranno le foglie lascio stare??
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sarebbe meglio mettessi una foto, ché la peronospora a ottobre è alquanto fuori stagione, pertanto ho dei motivati dubbi sia tale fitopatia, e se davvero fosse lei si tratterebbe di peronospora tardiva (a mosaico) e quindi con sintomi diversi dai classici attacchi primaverili.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Si direbbe peronospora tardiva detta anche a mosaico in quanto la foglia vecchia contiene l'infezione fungina tra le nervature; sui grappoli (ma non ne vedo in foto) l'infezione tardiva viene chiamata larvata perché non c'è evasione del fungo (che fuoriesce solo dalle apertute stomatiche), ma l'acino imbrunisce e avvizzisce.
Le viti sono ancora belle verdi: dove si trovano?
Comunque io non farei niente, perché il danno non si concretizza sulla produzione né sulla vite stessa che, ormai comunque a fine ciclo, non ne dovrebbe soffrire più che tanto. Nemmeno mi preoccuperei per l'accumulo di ino.c.ulo: questa estate sono stato a S.Michele all'Adige ad un convegno dove hanno parlato di peronospora (nella foto in calce esiti di un attacco su una zona del vigneto usata come testimone per prove di lotta con prodotti consentiti in agricoltura biologica e attaccata dalla peronospora; il sistema di allevamento è la pergola trentina): ebbene la relatrice, che segue da molti anni questa fitopatia, ha dichiarato che è una malattia imprevedibile e che si può manifestare in modo diverso da una anno all'altro (es. l'anno successivo a quello tremendo come attacchi, non ricordo bene se 3 anni fa, e quindi con enorme accumulo di ino.c.ulo, è stato del tutto tranquillo).
Ciao

peronospora.jpg
 

biotin

Aspirante Giardinauta
Ciao, ti ringrazio. la zona è la sardegna cenro occidentale (prov oristano), sono talee di uva da tavola che ho fatto in cortile. che la peronospera sia imprevedibile ho potuto constatarlo anche lo scorso anno.. nonostante le numerose e continue medicazioni sia preventive che curative, metà raccolto è andato perso!! Addiritura quest'anno è comparsa pochissimi giorni dopo il trattamento preventivo!!!
visto che ne stiamo parlano vorrei chiederti qualcosa a questo proposito:
la peronospera attaca con diversa aggressività secondo il tipo d'uva??
oppure secondo l'età del ceppo?? perchè la metà del raccolto che è andato perso lo scorso anno è uva di tipo cannonàu e i ceppi hanno circa 10 anni, mentre l'altra metà che no ha subito molti danni e di tipo nieddèra e i ceppi hanno circa 40 anni! e si trovano tutti nello stesso vigneto!!!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Adesso non saprei dirti se tra i vitigni che hai citato ce n'è qualcuno di più o meno resistente, tuttavia in patologia vegetale il fenomeno della resistenza - in generale - è molto noto e sfruttato per costituire cultivar appunto resistenti a determinate malattia.
Tutte le varietà di vite europea tuttavia sono suscettibili alla peronospora, qualcuna di più e qualcun'altra di meno, mentre alcune di quelle americane mostrano apprezzabile resistenza o tolleranza (tolleranza significa che la pianta si prende ugualmente la malattia ma non subisce danni sensibili): è da oltre 50 anni che lavorano su incroci, e inizialmente avevavo ottenuto varietà tolleranti ma un po' scarse sotto il profilo produttivo e contrattistinte dal tipico aroma foxy dell'uva americana che da noi non va proprio, per cui questa linea di ricerca è passata in secondo piano.
Ho notizia di un progetto in Italia (Università di Piacenza) inteso ad approfondire il fenomeno della resitenza a P. viticola: la resistenza può essere infatti verticale (è efficace ma funziona solo contro alcuni ceppi del patogeno) ed è di tipo genetico, ma anche orizzontale (è più generica ma proprio per questo più estesa) e si basa essenzialmente su sostanze antimicrobiche come le fitoalessine e particolari proteine dette PR (Pathogenesis Related = collegate alla patogenesi) che si formano nel corso del processo infettivo.
Ciao
 
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