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Albero genealogico delle Ibride Moschata

davoust

Giardinauta
Gruppo ornamentale: Ibride Moschata (albero genealogico)

Qualche giorno fa, parlando della specie botanica R.moschata, è venuto fuori l’equivoco comune della sua ascendenza diretta nella genesi delle Ibride Moschata, gruppo a cui appartengono alcune rose molto valide, che formano arbusti ampi e molto ornamentali, di grande scena nel giardino: le creature di Pemberton (Penelope, Vanity, Prosperity, Felicia, Cornelia, Buff Beauty, Ballerina, Francesca – per citare le più diffuse), a cui si accodò immediatamente il tedesco Kordes (sue ‘Lavender Lassie’ e ‘Wilhelm’, ad esempio), per terminare con il lavoro del belga Lens, che continuò ad ottenere nuove Ibride Moschata, poco diffuse in Italia (qualcuna la commercializza il vivaio lombardo Rose Rifiorentissime).
L’equivoco nasce proprio dal loro nome: Ibride Moschata. Ma la parentela è lontana.
Andiamo a vedere come stanno le cose almeno sulla carta (sapete che io ho un po’ il chiodo fisso delle parentele ‘teoriche’, quelle dichiarate dagli ibridatori).
Pemberton lavorò su una rosa nata nel 1904, un piccolo rambler rifiorente (quindi una eccezione nel vasto mondo dei rambler, quasi tutti a fioritura unica) ottenuto in Germania da Lambert: la rosa ‘TRIER’.
Trier nasce come mutazione (rifiorente e di colore leggermente più chiaro) di un altro rambler di fine 800: AGLAIA, rosa dedicata ad una delle tre grazie, datata 1896 ottenuta in Francia da Schmitt, piccolo rambler di colore giallo pallido. Sinonimo di ‘Aglaia’ è infatti ‘Yellow Rambler’.
Ebbene, Aglaia –secondo il suo ibridatore- è nata dall’incrocio R.multiflora x Reve d’Or.
Quindi la rosa botanica che più direttamente entra nel sangue delle Ibride Moschata non è la R.moschata bensì è la Rosa multiflora.
Reve d’Or, la rosa padre di Aglaia, è invece una Noisette del 1869, mutazione di ‘Mme Schultz’, una Noisette del 1856 di parentela sconosciuta.
La parentela con R.moschata, soprattutto poter stabilire di quale grado sia, a questo punto diventa impossibile.
Si può solo dire che le prime Noisette (decennio 1810-1820) furono ottenute in America dall’incrocio R.chinensis ‘Old Blush’ x R.moschata e furono la ‘Champney’s Pink Cluster’ e la ‘Blush Noisette’, quindi sono queste le Noisette direttamente imparentate con la R.moschata originaria.
Ma non sappiamo ‘Mme Schultz’ e di conseguenza ‘Reve d’Or’ quali altri incroci intermedi abbiano subito.
Quindi ecco come e perché almeno sulla carta la R.moschata rimane solo una lontana antenata delle nostre Ibride Moschata e non una parente diretta di grado prossimo.
Vediamo alcune parentele delle Ibride Moschata di Pemberton:
DANAE (1913): Trier (1904) x Gloire de Chedane-Ginoisseau (ibrida perenne,1907)
FELICIA (1928): Trier(1904) x la famosa HT ‘Ophelia’ (1912)
FRANCESCA (1928): Danae(1912) x Sunburst (quindi Trier è la nonna)
MOONLIGHT (1913): Trier(1904) x Sulphurea (tea del 1900).
PAX (1918): Trier(1904) x ‘Sunburst’ (pernettiana del 1911)
PENELOPE (1924): Ophelia(1912) x Trier (1904)
PROSPERITY (1919): Marie-Jeanne (polyantha del 1913) x ‘Perle des Jardins’ (tea, 1874).
Spero di non avervi annoiato, a me ste cose mi fanno sempre intrippare... più delle telenovelas...
 
Ultima modifica:

davoust

Giardinauta
Ah, dimenticavo...
al di là delle parentele, le Ibride Moschata sono rose che consiglio vivamente!!! Hanno il fascino speciale delle rose antiche, se non addirittura delle botaniche, con la rifiorenza delle moderne... Austin con le inglesi non si è inventato nulla di nuovo, l'idea del reincrocio antico/moderno era già venuta a Pemberton... solo che lui non aveva la potenza comunicativa che esiste nel 2000.....
 
S

scardan123

Guest
Io trovo intressanti queste cose, perché rivelano come quelle rose non siano solamente dei fiori o "verdura" (come dice qualche mio collega), ma abbiano una storia dietro, una precisa collocazione storica e geografica che dà loro uno spessore particolare. Sono un'affascinante via di mezzo tra l'opera della natura e quella umana, e sono una forma di ricerca, di inventiva, di esplorazione. Penso che chi fa quel lavoro faccia un lavoro davvero bello, che non può fare se non per passione, dedicandogli tutto il proprio tempo.

Pemberton non aveva nemmeno lo spirito comunicativo di Austin, era un uomo di chiesa (era un pastore anglicano), senza finalità commerciali: lo faceva per pura passione, assieme a sua sorella.

Ho letto, ma non so confermarlo di persona, che le rose di Pemberton sono anche tra quelle relativamente più resistenti all'ombra e alla siccità (pur amando acqua e sole come tutte le rose). Insomma, Pemberton non era un mercante, non era un botanico, non era uno scienziato, ma è riuscito a creare alcune delle rose migliori. :cool2:
 
C

cerchina

Guest
Davoust, sai anche perchè sono stati chiamati "ibridi muschiati"?
Anche io ho una grande passione per gli alberi genealogici e per le classificazioni...solo che me le dimentico subito:martello: :martello:
 

Celestial55

Giardinauta
Interessantissimo topic, soddisfa un bel pò di curiosità!
Anch'io sono per le telenovelas su questi argomenti, grazie Davoust!

Cerchina anch'io ho sentito definire ibr. muschiati le Pemberton, ma secondo me erroneamente.

Il muschio ce l'hanno solo alcune mutazioni delle centifolia, almeno così credo!
Illuminaci Davoust, per favore! :love_4:
 
C

cerchina

Guest
anch'io ho sentito definire ibr. muschiati le Pemberton,

Appunto si chiamano ibridi Moschata o ibridi muschiati che sono sinonimi,non si capisce perchè...e creano questa gran confusione..
Aspettiamo Davoust il sapiente:rolleyes: :rolleyes:
 

davoust

Giardinauta
Il motivo preciso per cui questo gruppo di rose è stato chiamato Hybrid Musk (traduzione italiana: Ibride Moschata, qualcuno italianizzando eccessivamente dice quindi Ibridi muschiati, ma secondo me suona malissimo...) è -per l'appunto- un pò fuorviante, visto che la parentela con la botanica R.moschata è molto 'alla lontana'.
Però non c'è altro motivo se non quello di sottolineare e dare molta enfasi a questa 'lontana' parentela.
Resta il fatto che questo è il nome scelto moltissimi anni fa e poi è stato mantenuto tale.
Noi in Italia a volte facciamo confusione anche con le Muscose, mutazioni ''pelose'' (mi si permetta il termine) delle Centifolia.
Muscose e Muschiate, i termini assomigliano un pò.
In inglese le due parole (Moss = Muscose; Musk = Moschata) sono probabilmente più differenti.
Comunque sono due gruppi che non hanno niente in comune.
 

davoust

Giardinauta
Tra le nostre Ibride Moschata, aggiungo qui 'Robin Hood', sempre una Pemberton, visto che in questi giorni è sugli allori in altri messaggi.
Anche secondo me merita più diffusione, qua in Italia non si è mai parlato molto di lei, fate bene a parlarne e a pubblicizzarla.
 
S

scardan123

Guest
concordo pienamente su Robin Hood. Primo perché anch'io me la comprerò appena sarà stagione!!!
Secondo, perché Robin Hood e Virgo unite hanno portato alla nascita della tanto premiata Iceberg, trasmettendole la loro robustezza e bellezza. Terzo, perché non c'è una sola rosa di quelle di Pemberton (o pemberton-bentall) che non mi sia sembrata bellissima e più che degna di stare in un giardino.
In effetti mi concentro e concentrerò parecchio su questi ibridi, che di moschata in effetti hanno poco, semmai di Trier, ma insomma: contano i fatti, e i fatti mi sembra parlino nettamente a favore di questa classe di rose, non numerosissima ma molto preziosa.
Mozart, Pax, penelope, Cornelia, Francesca, Felicia, Buff Beauty, Ballerina, Prosperity, danae, robin hood e moonlight, pur non esaurendo la classe delle moschata, sono bellissime e sono la base di varie rose successive, anche Kordes ha fatto ampio uso delle moschata per creare le sue. :froggie_r
 

gianfra

Guru Giardinauta
Forse perchè quel che più conta è la partenza in una ibridazione e non l'arrivo.

Se si va a grattare il 70/80% delle rose sono delle discendenti delle chiniensis, perchè è da lì che si è partiti in quntopresumibilmente ceppi più forti e duttili.
 
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