Ah, bene, se c'è un sistema semplice mi interessa eccome.
Si potrebbe anche mandarne una copia a Cribb o Braem che anche loro non mi pare abbiano le idee così chiare
Scherzi a parte ... dal vivo, non è così difficile separarli, anche se suppongo che esistano piante intermedie che possano mettere in crisi.
In foto, ovviamente, si perde il senso della dimensione e la peluria risulta praticamente invisibile, rendendo il tutto oltremodo complicato.
By the way ... se esistono sistemi semplici per distinguere
- callosum da barbatum,
- appletonianum da amabile e wolterianum,
- bullenianum da celebense, ceramense, cervereanum, hainanense, tortipetalum e via dicendo;
mi interesserebbero anche di più, stò impazzendo con le descrizioni delle varianti geografiche fatte da J. Fowlie per capire che diavolo di piante ho. Andrà a finire che butto tutti i cartellini e li rinominerò: tizio, caio e sempronio.
Giulio