E' una cimice arrivata relatvamente da poco e ancora oggi non si sono individuati trattamenti risolutivi.
Qui ti linko un articolo che parla di come proteggere la casa quando col freddo molti individui cercheranno di ripararsi nelle abitazioni.
Il controllo di questa specie non è semplice. La sua polifagia e mobilità le consentono infatti di spostarsi con grande facilità tra colture diverse riducendo spesso l’efficacia dei trattamenti insetticidi.
Riguardo ai possibili trattamenti con prodotti fitosanitari, sul sito della Regione Toscana ho letto che sono in corso prove di efficacia di diversi principi attivi quali clorpyrifos, fosmet, acetamiprid, thiacloprid, beta-ciflutrin. ma a livello regionale l'attenzione maggiore è per la difesa delle colture.
A livello privato da molte parti il consiglio costante e di eliminare il più possibile gli insetti trovati (in tutti gli stadi di accrescimento) immergendoli in acqua e sapone.
L’uso di zanzariere può costituire un’ulteriore azione di protezione per le abitazioni nel caso di vicinanza a zone particolarmente infestate.
Ho letto, inoltre che dal 15 giugno 2020, è partito il progetto di lotta biologica alla cimice asiatica, con l'impiego del suo antagonista naturale Trissolcus japonicus, piccola vespina innocua per l'uomo e gli altri animali perché non punge, si ciba di polline e nettare e non è dannosa per le api.
Ai primi di dello scorso mese di luglio in 100 siti individuati su tutto il territorio piemontese si stanno effettuando i lanci della vespa samurai.