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Abeti di Natale

A

ALBERTO

Guest
Ciao a tutti, dopo tutto quanto si è scritto e putroppo vedremo sugli abeti di Natale ho deciso , nei prossimi giorni sino al termine del periodo delle festività, di vagare per le vie della città in cerca di qualche alberello "sfruttato" per il Natale e poi abbandonato a fianco di un cassonetto per l'immondizia.Voglio subito precisare che non si tratta di avarizia (da noi ci sono vivai che svendono abeti a 15.000 lire) bensì un modo coerente di evitare lo spreco che tanto si evidenzia in una società consumistica come la nostra.
Quindi, se sarà possibile e nei limiti del mio terrazzo, "adotterò" qualche abete. E' un modo, secondo me, di fare ecologia non solo a parole.

Di nuovo Buone Feste a tutti.
Alberto - Novara
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Caro Alberto, condivido il tuo affetto per i poveri abeti natalizi. Lasciamoci andare ai ricordi (solo perchè è Natale). Io ormai da anni utilizzo un alberello sintetico, ma diversi anni fa nella mia famiglia si usava fare l'albero di Natale vero. Finito il Natale, l'albero veniva piantato in giardino (condominiale, perchè non è obbligatorio possederne uno proprio per dare ospitalità ad una pianta). Poi per circa una settimana era necessario passare l'aspirapolvere per raccogliere la miriade di aghi disseminati per tutto l'appartamento e le scale. Ora quegli abeti sono cresciuti molto e godono di ottima salute e nessun senso di colpa si è mai abbattuto su di noi. L'anno scorso, invece, nel mio ambiente di lavoro è arrivato un abete in vaso, donato, anzi imposto, nell'ambito di una campagna pro-addobbi natalizi. Quell'abete era quanto di più triste potesse esserci: i rami erano talmente secchi che gli aghi cadevano solo a guardarli. Era l'ombra di se stesso e, una volta addobbato, non era in grado nemmeno di sopportare il peso delle palline più leggere. Allora iniziammo una terapia di pronto soccorso, togliemmo tutti gli addobbi, innaffiammo, potammo, etc.. per circa un mese. La pianta migliorò e la riconsegnammo un pò meno triste di come era arrivata. Non so che fine abbia fatto. Può darsi che nel tuo giro per Novara ti capiti di trovarne uno simile. Ciao, Lucia.
 

Paola-Luna

Florello
posso capire l'amarezza per chi a differenza mia vive in città ed alla fine delle festività si ritrova con questo triste problema degli abeti. Sappiate comunque che, bensì coerentemente ogni anno mio padre tagli un albero per portarlo in casa (vi riporto al mio messaggio sulla forestazione!), dopo l'Epifania porto detto albero all'aperto per farlo seccare e a tarda primavera, dato che posseggo sia caminetto che stufa, lo brucio. La cenere di detto abete (nonchè tutta la cenere che produco in inverno) và buttata nel compost per aggiungere elementi nutritivi alle mie piante! Quindi....... non tutto và perduto! bye
 
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