Ve ne racconto due simili, una capitata a me, l'altra ad una mia parente.
Parecchi anni fa, ero a Edimburgo con degli amici ed avevamo commentato il fatto che c'erano molte più persone giovani e molto grasse rispetto all'Italia.
Una mattina saliamo sull'autobus e vediamo una ragazza bionda/rossiccia con occhi chiari, lentiggini e tipica espressione irlandese, che sta mangiando delle patatine fritte prendendole da un enorme sacchetto di carta.
Al che una mia amica comincia con un "Certo, non ingrassano mica d'aria...Guarda quante patate si sta mangiando, e di mattina!"
E poi comincia tutta una discussione sul fritto, sul fatto che quello irlandese era sicuramente più dannoso perché non avendo olio d'oliva probabilmente friggevano con oli strani, strutto ecc. Ovvio che in Irlanda c'erano tante persone grasse!
Poi l'attenzione si sposta su un tatuaggio che la ragazza aveva su una caviglia: molto nero e molto grosso, decisamente non femminile. Sto parlando del 1990 se non sbaglio, in Italia i tatuaggi non erano ancora così diffuso e la cosa aveva attirato la nostra attenzione, e tra l'altro quel tatutagio era davvero brutto. E lì cominciamo a commentare la bruttezza e la grandezza del tatuaggio, e il fatto che una ragazza si fosse fatta un tatuaggio del genere.
A un certo punto sale il controllore dall'altra parte dell'autobus e si crea un po' di trambusto in quella zona, evidentemente c'era qualcuno senza biglietto. Noi non avevamo capito cosa stava succedendo e ce lo stavamo chiedendo, ci sembrava che l'autista stesse litigando con qualcuno.
Al che la "tipica ragazza irlandese" che evidentemente tanto irlandese non era oppure aveva vissuto in Italia, ci tranquillizza dicendoci in perfetto italiano che non era niente, solo il controllore.
Avremmo voluto sprofondare 3 metri sotto terra, non abbiamo più proferito parola e alla fermata successiva abbiamo avuto tutti la stessa idea di scendere nonostante mancassero ancora diverse fermate!
C siamo sentiti dei vermi per tutto quello che avevamo detto, e ripensando alle frasi esatte che avevamo detto. ora che sapevamo che la ragazza aveva capito tutto, ci sembravano davvero cattive.
Altro episodio simile, successo ad una mia parente che studiava a Pisa e prendeva spesso il treno da Pisa a Firenze.
Nel suo scompartimento c'erano due tedeschi. La mia parente, laureanda in tedesco, capiva tutto alla perfezione.
Ad un certo punto il treno passa dalla zona di S. Croce e dintorni, dove ci sono molte concerie di pelli e spesso c'è nell'aria un cattivo odore.
I due tedeschi cominciano a chiedersi che puzzo sia, ridacchiano e alla fine stabiliscono che è puzzo di cacca e che proviene dalla mia parente.
Lei sta zitta, pensando a come, prima o poi, possa organizzare la "vendetta", che le viene veramente offerta dai due.
Dopo un po' il treno si ferma ad una stazione. I due tedeschi si chiedono se sono già arrivati a Firenze. La mia parente risponde che sono alla stazione di Empoli e che a Firenze arriveranno alle ore TOT.
I due restano esterrefatti e uno commenta: MA PARLI TEDESCO... E la mia parente: SI', E LO CAPISCO PERFETTAMENTE!
Morale della favola: attenzione ai commenti che si fanno in italiano quando si è all'estero!