Ciao Sevi. Rieccomi per scambiare quattro parole. Dici che l'alberello e' quasi pronto;ebbene,descrivilo.Se lo hai messo su con amore dovresti essere anche contenta di partecipare ad altri il tuo piacere.
E poi dovresti anche ricostruire il tuo presepe per completare l'opera.Pensa che a Napoli il presepe e' una istituzione imprescindibile,per piccolo che sia. Se riesci a metterlo in piedi,bene,fra uno dei pastorelli,non so quale,potrei esserci camuffato,idealmente,anch'io al contatto delle tue dita:cool2:.
Quanto alle esternazioni delle tue poesie,sempre succose di emozioni,esse sono l'espressione della struttura che madre natura ti ha dato,cosi' come la da ad ogni essere umano. Cio' che tu cerchi di rifiutare puo' diventare rimozione per un periodo piu' o meno lungo.Ma basta una contrarieta' alquanto consistente che dal profondo della nostra essenza riprendono vigore immagini inconsistenti,ma che si fanno sentire.E spesso,per chi ne e' capace,si traducono in parole forti che vogliono esorcizzare cio' che rifiutiamo.
Ma tutto cio' rientra nella naturalita';e' normale perche' accade a moltitudini di persone.
L'antidoto piu' forte consiste nel rifugio dell'affetto di persone fidate , che non hanno mai tradito e che riescono a capire. Almeno per chi ha la fortuna di averne.
E poi,come si dice,domani,o doman l'altro, e' un altro
giorno.:love_4: