Il grillo
Son piccin, cornuto e bruno;
me ne sto fra l'erbe e i fior:
sotto un giunco o sotto un pruno
la mia casa è da signor.
Non è d'oro e non d'argento,
ma ritonda e fonda ell'è:
terra è il tetto e il pavimento,
e vi albergo come un re.
Se il fanciul col suo fuscello
fuor mi trae dal mio manier,
in un piccolo castello
io divento il suo piacer.
Canto all'alba e canto a sera
in quell'atrio o al mio covil;
monachello in veste nera
rodo l'erbe e canto april.
So che il cantico d'un grillo
è una gocciola nel mar;
ma son mesto, s'io non trillo:
deh! lasciatemi cantar.