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Piantina di Cedro dell'Atlante

Icchy92

Guru Giardinauta
Cavolo se non fosse parecchio lontano verrei lì a prenderne qualcuna, qui da me nei parchi non se ne vedono sotto gli alberi.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
OK
piantine invasate e... "salvate"!
ne ho prese 4 per il momento,
il famoso Cedro Atlante, un Pino Strobo, due Tuje Giganti.
Sono riuscito a prendere tutta la zolla di terra senza quasi disturbare le piantine,
tutte salvate dalla strada
(sembra una pubblicità progresso per San Patrignano! :LOL: )
ne avrei a disposizione almeno un altro centinaio, facendo un bel giro nel parco col giardiniere ne sono saltate fuori davvero a bizzeffe.
Per quest'anno vediamo con queste che succede.
per il momento le tengo all'esterno, protette dal vento e dal sole diretto,
ma come faccio quest'inverno?
Le tiro in casa?
Qui da me sono a 1100 metri, e in inverno la temperatura scende abbondantemente sotto zero.
La mia idea sarebbe di lasciarle nel corridoio illuminato che ho a disposizione,
pochissime correnti d'aria, niente sole diretto ma buona illuminazione e riscaldamento moderato.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Cavolo se non fosse parecchio lontano verrei lì a prenderne qualcuna, qui da me nei parchi non se ne vedono sotto gli alberi.
non mi dispiacerebbe riuscire a salvarne molte di più,
qui nelle zone abbandonate del nostro parco ce ne sono davvero tante, e si tratta di alberi a fusto molto alto, difficili da piazzare dato il grande spazio di crescita necessario,
tra l'altro ho incontrato moltissime difficoltà anche a far rimpiazzare le piante cadute nel parco, che non sono poche,
il giardiniere è impegnato per mantenere a malapena le zone abitate del parco e le strade interne dell'Ospedale, figuriamoci se riesce a rimpiazzare le piante morte,
si parla di un parco che ha più di 5000 piante, contando tutte le essenze!
 

danielep

Florello Senior
Per ora mi limiterei a queste, per vedere come va. Non azzardarti a tirarle in casa, assolutamente!
Se sono nate là non c'è motivo di far loro cambiare clima. La casa, nei nostri climi, va bene solo per le piante da appartamento che, a casa loro, stanno all' aperto tutto l'anno. Piuttosto, una volta passato il sole caldo ed attecchite, trova loro una buona posizione a ridosso della casa e, alle prime gelate, interrali in parte e ricopri i vasi di aghi . Ricorda che anche d inverno ci sono periodi siccitosi (da me) in cui è necessaria un po' d acqua.Tutto sto discorso vale se sopravvivono al trapianto, se hai usato la terra giusta ecc. ecc.. Per questo ti dico di trarre esperienza da queste ed operare sulle altre a fine inverno, con maggiori cognizioni. Intanto fa il censimento e segnati le prossime.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Ma vuoi pensarci tu a sostituire quelle morte? :D comunque concordo con daniele, se sopravvivono al trapianto tienile in vaso per qualche anno (vaso di adeguate dimensioni), in modo che riescano a crescere un po' prima di metterle in piena terra.
 

danielep

Florello Senior
Per i primi anni usa però vasetti di misure non esagerate altrimenti le piantine, non in grado di produrre un apparato radicale adeguato, tenderanno a crescere stentatamente, col rischio di morire. Appena torno a casa dalle vacanze ti mando un paio di foto per darti l idea;)
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Ma vuoi pensarci tu a sostituire quelle morte? :D .... .
Mi piacerebbe!
Lo farei pure nel tempo libero, visto che ho una mansione totalmente diversa
(faccio il programmatore e creo dei programmi web in PHP da utilizzarsi in tutta l'azienda ospedaliera)
purtroppo il problema è dannatamente complicato:
in molte zone i Cedri (o Douglas, o Strobo, o altro) sono caduti e giacciono miseramente a terra a marcire o coi loro tronchi enormi appoggiati ad altre piante, pronte entrambe a stramazzare a terra rovinosamente.
Inutile dire che in questi casi il pericolo è davvero grosso, parliamo di tronchi di anche 2 metri di diametro, tonnellate e tonnellate di legno difficili da rimuovere.
Quando queste cadute minacciano un viale o una strada interna, l'Ufficio Tecnico chiama una ditta specializzata, che a volte è costretta chiudere interi tratti di strade per l'enorme pericolo.
 
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