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Piantina di Cedro dell'Atlante

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti
Vorrei chiedere lumi a chi ne sa più me sul come potrei comportarmi con una piantina piccolissima di Cedro Atlante che cresce sul viale pedonale nella zona dove lavoro.
La piantina è chiaramente destinata a morire ed in questo momento cresce stentata tra i blocchetti di porfido rischiando di essere pestata ad ogni passaggio.
Vorrei spostarla in luogo sicuro per permetterle di sopravvivere e crescere come le sue vicine progenitrici, di ormai 80 anni ed alte anche 50 metri.
è consigliabile?
Non vorrei rischiare di ucciderla anzitempo, la piantina è alta circa 10 cm,
io penserei di cavarla prendendo anche tutto il blocco di terra, rimuovendo solo i due blocchi di porfido.
Il dubbio è soprattutto se aspettare Primavera prossima e metterla subito a dimora all'esterno, o cavarla subito e tenerla in vaso all'interno fino alla prossima primavera.
 

keven17

Giardinauta Senior
ciao a tutti
Vorrei chiedere lumi a chi ne sa più me sul come potrei comportarmi con una piantina piccolissima di Cedro Atlante che cresce sul viale pedonale nella zona dove lavoro.
La piantina è chiaramente destinata a morire ed in questo momento cresce stentata tra i blocchetti di porfido rischiando di essere pestata ad ogni passaggio.
Vorrei spostarla in luogo sicuro per permetterle di sopravvivere e crescere come le sue vicine progenitrici, di ormai 80 anni ed alte anche 50 metri.
è consigliabile?
Non vorrei rischiare di ucciderla anzitempo, la piantina è alta circa 10 cm,
io penserei di cavarla prendendo anche tutto il blocco di terra, rimuovendo solo i due blocchi di porfido.
Il dubbio è soprattutto se aspettare Primavera prossima e metterla subito a dimora all'esterno, o cavarla subito e tenerla in vaso all'interno fino alla prossima primavera.
Ciao. Io aspetterei inizio primavera per prenderla, poi la pianterei in vaso, in terriccio leggero, sabbioso e ben drenante da mantenere umido ma non zuppo, posizionato in un posto ombreggiato ma cmq luminoso, meglio se prende un po' di sole diretto al mattino. La lascerei libera di crescere per un anno e poi la metterei a dimora definitiva.
Non tenerla in casa per nessun motivo, morirebbe in pochi giorni; estraila con molta delicatezza, le conifere odiano i trapianti a radice nuda quindi è meglio danneggiare le radici il minimo indispensabile.

Buona fortuna al Cedro, è tra i miei alberi preferiti (mio albero secondo l'oroscopo celtico) ed è anche una specie in pericolo, quindi ogni esemplare è prezioso, curalo come se fosse tuo figlio ;)


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StarFalcon

Aspirante Giardinauta
OK, farò così...
lo chiedo anche perchè nel nostro parco è una situazione molto comune il trovare piantine preziose come i Cedri dell'Atlante ed anche i Cedri Deodara che crescono ai lati della strada,
questo è dovuto al totale abbandono del Parco del mio Ospedale (Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo)
un enorme peccato,
le essenze principali qui sono appunto i due tipi di Cedro appena elencati, poi ci sono molti Libocedri, Abete di Douglas, Pino Strobo, Pino Nero, Cipresso di Lowson, Abete del Colorado e tanti altri.
Sarebbe mia intenzione cercare di salvare quanto possibile, dal momento che queste essenze sono poco presenti nella mia zona.
 

keven17

Giardinauta Senior
OK, farò così...
lo chiedo anche perchè nel nostro parco è una situazione molto comune il trovare piantine preziose come i Cedri dell'Atlante ed anche i Cedri Deodara che crescono ai lati della strada,
questo è dovuto al totale abbandono del Parco del mio Ospedale (Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo)
un enorme peccato,
le essenze principali qui sono appunto i due tipi di Cedro appena elencati, poi ci sono molti Libocedri, Abete di Douglas, Pino Strobo, Pino Nero, Cipresso di Lowson, Abete del Colorado e tanti altri.
Sarebbe mia intenzione cercare di salvare quanto possibile, dal momento che queste essenze sono poco presenti nella mia zona.

Bravissimo! Nobile impresa la tua. Buonafortuna.
Puoi dirmi di dove sei? Con tutta questa varietà di conifere sembra di stare in California settentrionale

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StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Mi trovo in Alta Valtellina nel ridente paesino di Sondalo, a circa 20 km dalla più blasonata Bormio,
io lavoro nel grande nosocomio ospedaliero Eugenio Morelli, che nei decenni passati è stato il più grande sanatorio della TBC a livello europeo.
Essendo così grande l'ospedale, composto da 9 padiglioni, più vari edifici di supporto, è stato creato un enorme parco che lo circonda tutto e le essenze principali sono proprio quelle elencate,
qui ci sono degli alberi davvero stupendi, purtroppo la regione sta lavorando per chiudere questo ospedale e tutto piano piano viene abbandonato.
In particolare ci si ritrova con un parco pieno di alberi coevi di grandi dimensioni, senza ricambio alcuno, parliamo di Cedri piantati a partire dal 1945, il che porterà a breve di sicuro ad enorme peggioramento della situazione forestale con grossi alberi che cadono e non vengono più sostituiti.
Un vero peccato!!

PS.
non lavoro come giardiniere, anche quelle figure lavorative stanno per essere ormai eliminate.
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Eh i cedri dell'atlante vengono dall'atlante cioè dal Marocco, quelli del Libano...dal Libano, son mica specie autoctone. Sono specie importate di gran moda nel ventesimo secolo quando lo spazio lo consentiva e qualche volta anche no. È vero che le grandi foreste del Libano sono state massacrate ma son mica in via d'estinzione. Il piccirillo di cedro lo puoi salvare ma poi mi dici dove lo metti visto che per svilupparsi al massimo del suo splendore ha bisogno di un botto di spazio.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Non ho una chiara idea del perchè nel costruire in mio ospedale negli anni 30 sia stata fatta la scelta di quelle essenze, in effetti si tratta di tipi che quasi non crescono spontaneamente in Italia.
L'unica cosa che mi è chiara è il contesto della costruzione del nosocomio,
si trova sul versante della montagna rivolto a sud, quindi clima secco e abbastanza caldo, nonostante la quota di 1100 metri slm, con escursioni di temperatura tra notturna e diurna non troppo pronunciate,
la zona negli anni 30 era completamente spoglia, solo con una vecchia cava di sabbia ed alcuni terrazzamenti coltivati ad erba, tutto il resto del paese si stava già immergendo nella mono coltura dell'Abete Rosso,
era quindi necessario integrare questa enorme struttura nel contesto della montagna, cercando, se possibile, di naturalizzare il tutto, impresa davvero difficile date le dimensioni ragguardevoli, l'ospedale infatti era ben più grande del paesino di allora.

morelli vecchio.jpg

vennero dunque scelte quelle essenze , creando dei veri filari sfalsandoli, Cedri Deodara, Abeti di Douglas, Pini Cembri, Pini Strobo, Libocedri, relegando i grandi Cedri Atlante per le zone più aperte e visibili.
Vennero piantate più di 5000 piantine, presupponendo che molte sarebbero morte, invece il terreno e l'esposizione erano adatte a quelle essenze, tanto da far diventare questo parco uno dei migliori a livello europeo
-
quindi, non solo era il più grande Sanatorio per la TBC Europeo, aveva pure uno dei migliori parchi artificiali del continente
-
a mio parere riempire il parco di solo Abete Rosso sarebbe stata una scelta ridicola e me ne convinco ogni momento osservando da vicino quegli splendidi alberi che circondano tutta la zona.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Una curiosità sulla scelta delle essenze:
negli anni 60-70 il Corpo Forestale propose di immettere nel parco alcune piante di Gingko Biloba,
dei quali ne sopravvive oggi solo un esemplare,
tra l'altro a mio parere di scarso valore estetico, per nulla integrato nel contesto dell'ambiente montano.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Riesci a fare qualche foto della piantina in questione?
cedro_atlante_piccolo.jpg
ecco il piccoletto!
scusate la pessima foto, non sono molto bravo come fotografo.
è alto circa 10-15 cm incastrato tra i blocchetti di porfido nascosti dal fogliame.

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un Deodara, cosa possibilissima,
io ritengo sia un Atlante, sia per il fatto che a meno di 20 metri c'è l'enorme progenitore Atlante

cedro_atlante_grande.jpg

sia per le dimensioni e colore degli aghi, che sono più corti di quelli del Deodara e di colore glauco, identico alla "madre"
il più vicino albero di Deodara è a oltre 100 metri.

Ditemi voi, fosse per me sarebbe lo stesso, Deodara o Atlante sono bellissime entrambe!
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
...
Il piccirillo di cedro lo puoi salvare ma poi mi dici dove lo metti visto che per svilupparsi al massimo del suo splendore ha bisogno di un botto di spazio.
Lo spazio ce l'ho, e ne ho ben chiare le dimensioni finali, l'esemplare in foto poco sopra è proprio fuori dalla finestra del mio ufficio,
si tratta di uno splendido "mostro" alto quasi 50 metri (come il padiglione, come si vede) e largo più di 30 metri.

Il dubbio che ho è sulla quantità di substrato che potrò riservargli per la sua notevole crescita, ma quello vedremo più avanti...
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Se sei sicuro che nessuno andrà a tagliarla/calpestarla puoi aspettare questo inverno per andare a prenderla, altrimenti puoi operare anche adesso ma solo se riesci ad estirparla con tutte le radici e anche un po' della terra attorno (in questo modo non dovrebbe accorgersi di niente o quasi).
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Ho due cedri dell'atlante.
Son l unica che non li capitozza e non taglia le punte in zona.
Guai a chi me li tocca. Lo brucio.
I cedri in generale sono piante maestose e regali e pure frugali. Si ammalano raramente se uno ha l'accortezza di non massacrarli. Ma qui li massacrano e se possono li levano di mezzo. I parchi son belli con quelle essenze che hai citato, ti senti un lillipuziano.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
I cedri e le conifere in genere si possono tranquillamente potare ma usando la materia grigia inscatolata nella scatola cranica.
Sono piante che si possono:
rimondare =ripulire dai rami secchi
spalcare= eliminare i soli rami bassi tagliandoli a filo del tronco rispettando il "collare" del ramo
cimare: solo in casi eccezionali ad es: punta danneggiata, spezzata, seccata per fulmini: una cimatura corretta dell'apice non rovina la pianta e le consente di ricreare una cima più vigorosa.
potare lateralmente: il nostro cervello è in grado di effettuare corretti tagli di ritorno se, per qualche ragione logica, si deve "restringere" la chioma. Tagli di ritorno ben fatti non deturpano assolutamente l'esemplare e lo mettono in sicurezza.
Di recente di fianco alla stazione dei treni a Lambrugo, un privato ha fatto potare il suo stupendo cedro dell' atlante: ebbene: è rimasto splendido in quanto è stata fatta una potatura con i neuroni ben attivi: l'albero è rimasto tal quale e, solo un occhio attento capisce che ha subito:
rimonda
una lieve spalcatura
una leggerissima potatura sui fianchi
una cimatura della cima fatta con un occhio all'estetica.
Detto questo, sono d'accordo con @giallocrema.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Stefano come ben dici tu se il lavoro viene fatto da professionisti che sanno quello che fanno non c'è problema, purtroppo però troppo spesso vedo privati ma soprattutto comuni che si affidano a ditte i cui dipendenti sono come macellai in sala chirurgica...
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Consolatevi!
qui da me anni fa è successo ben di peggio:
nel centro del paese fino agli anni 90 era presente un enorme Cedro Deodara, si trovava proprio sull'incrocio principale,
un ubriacone, di notte, stanco della ingombrante presenza, ha preso la motosega e l'ha tagliato alla base...
quasi completamente!

La mattina dopo tutto il paese era fermo, bloccato e transennato
con ditte specializzate che cercavano di eliminare il povero albero senza causare gravissimi danni ad edifici e persone.
Un altro simbolo verde eliminato da un idiota vicino al coma etilico.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Io avrei fatto lo stesso con il suo collo, ma questo esula dal tema della discussione :D hai deciso come comportarti con quella piantina? Ne hai viste anche altre da salvare?
P.s. non ho capito però se vuoi metterla in una tua proprietà o lì nel parco.
 

StarFalcon

Aspirante Giardinauta
Sono presenti svariate altre piantine, ne ho contate più di 50!
Si tenga conto che una buona metà dell'ospedale (con relative strade, viali, giardini, ecc) è chiusa completamente ed abbandonata a sè stessa.
La mia intenzione è trapiantarne almeno una nel terreno di mia proprietà, dove ho la baita e dove sto mettendo a dimora svariate essenze... "pregiate"
Parlando con i giardinieri che lavorano qui mi è stato detto che la piantina non sopravviverebbe,
tuttavia ci voglio provare,
lì dov'è farebbe comunque una brutta fine.
 
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