Per bausettete: se ne hai tante da dire fallo, non vedo l'ora di leggerti! Ci conto!
Ciao a tutti
Spesso mi chiedo perchè mi sia innamorato proprio di queste piante e non di altre, che cos'hanno provocato in me, privo di ogni conoscenza sul giardinaggio e la coltivazione delle piante, per me è stato un vero e proprio colpo di fulmine, era destino.
Dal 1993 al 1995 giravo spesso dalle parti di Lucca perchè ero fidanzato con una ragazza del posto............... Lucchesia terra di Camalie, giravo nelle zone delle antiche ville ma non avevo nessun interesse al tempo per nessun tipo di pianta, eppure ricordo nitidamente di essere rimasto incantato davanti a grandi piante fiorite con foglie verdi scuro e lucide, inusuali per chi non si intende o non conosce le piante.
Ricordo quella visione nitidamente, non sono mai riuscito a cancellarla dalla mente senza neanche sapere di cosa si trattasse, fattosta che me la porto dietro tutt'ora.
Nel 2005, circa ben 10 anni dopo, ancora senza nessun interesse per certe cose, mi trovai davanti al mio giardino sul quale non avevo mai messo un occhio critico ed osservatore notandone il degrado e la cattiva manutenzione. (giardino non solo mio purtroppo)
Da la mi scattò un non so cosa nella mente che mi fece prendere la voglia di studiare ogni singolo aspetto del giaridno da un punto di vista dell'esposizione e del micorclima ecc ecc, presi insomma improvvisa passione per tutto ciò che mi circondava e che non avevo mai guardato con un certo occhio.
Passai del tempo, mesi e mesi a osservare quali parti del giardino ricevevano sole e per quanto tempo, quali rimanevano in ombra, quali erano più o meno soggette ai forti venti.
E' una zona decisamente ombrosa, il mio angolo preferito è abbastanza protetto dai venti e rimane a ridosso della porta d'ingresso al mio appartamento, angolo omboroso e umido, l'agolo più abbandonato e lasciato a se steso di tutto il giardino, chiamato con disprezzo "l'angolo dove non cresce e fiorisce niente".
Veramente mal tenuto, erbacce a terra, vasi messì la senza cura e logica, piante mezze morte perchè non seguite neanche per le annaffiature, lasciate morire di sete in estate e per il gelo in inverno, piante all'ombra che dovevano stare al sole e viceversa, al che mi misi a studiare quali piante erano più adatte alle caratteristiche di quell'angolo, e non solo, un po di tutto il giardino, perchè dentro di me sentivo che ci dovevano essere delle piante adatte a quell'ombra o quanto meno che vi riuscissero a sopravvivere e a fiorire dignitosamente.
All'improvviso mi venne a mente come un lampo quell'immagine, quella visione sublime del 1995 a Lucca, quella meravigliosa pianta fiorita all'ombra di altri alberi, dovevo scoprire quale pianta fosse perchè quella sarebbe stata la pianta giusta per il mio angolo, da quà mi misi a cercar di capire quaili piante potessero essere adatte alle zone omborose per risalire a ritroso al nome della pianta che cercavo e che avevo fissa nella mente, conobbi le acidofile tra le quali la camelia spesso era messa in risalto ripsetto alle altre, vidi una foto.........era lei, la rividi in un vivaio, il colpo di fulmine scattò imporvvisamente quando me la trovai davanti splendiamente lucida nelle foglie e in piena fioritura.
Rimasi pietrificato nell'osservare la bellezza dei fiori e la bellezza delle foglie e della pianta nel suo insieme, nello stesso momento pensai che non avevo mai visto una pianta che avesse fiori così belli e allo stesso tempo delle foglie così lucide, eleganti e superbe tali che la pianta averbbe fatto un figurone anche senza fiori.
In quell'occasione rimasi veramente impietrito, la comprai preso da una smania gioiosa di vedere la reazione della pianta al nuovo ambiente.
Da subito dentro di me, come scritto in quell'articolo, prese il sopravvento quella leggera perdita d'equilibrio e quella lieve angoscia mista a gioia che ti da l'attesa dell'evento, delle soprese che ti dona questa meravigliosa pianta.
Da la ogni anno ho emozioni per tutta la stagione, emozioni diverse, la camelia per me non è solo la fioritura, la schiusa dei fiori mi entusiasma quanto il nascere delle nuove foglie e dei nuovi rami, così come il formarsi dei semi e dei nuovi bocci in estate e osservanre nel tempo il loro sviluppo, la camelia scandisce ormai il tempo della mia vita, in ogni stagione questa pianta sa darti emozioni nuove e di anno in anno non si ripete mai allo stesso modo, c'è sempre qualcosa di diverso che ti porta una piccola nuova emozione.
Sembra veramente una pianta creata con l'intenzione di giungere il più vicino possibile alla perfezione.
Da quel momento subentra un qualcosa che può avvicinarsi a un vizio o d una droga, difficile entrare in un vivaio specializzato e non comprarne una.
Qunado trovi un camelia che ti piace e che non hai pensi: " dai, ne ho già tante, non saprei dove metterla", poi la mente si annebbia e ti lasci prendere dall'istinto, ci son dei momenti che mi viene il rimorso perchè mi rendo conto che mi sto letteralemnte riempiendo di camelie e posso essere criticato, ma poi scatta in me un perentorio "ma chi se ne frega" e da la scatta inesorabilmente l'acquisto.
E' vero, si possono fare pazzie per comprarne di nuove, io sono riuscito a fermarmi solo perchè è stato evidente ai miei occhi la manzanza oggettiva di spazio e a quel punto la razionalità ha preso in me il sopravvento.
Tutt'ora però quando entro in un vivavio l'occhio sulle camleie e la la tentazione di prenderne altre è fortissima.
Mi prenderanno per matto vedendomi osservare quotidianamente le mie piante scrupolosamente una da una, tastare il terreno per verificare l'umidità del substrato, vedendomi girare in giaridno per qualche minuto la notte in estate con una lampadina in mano controllando la presenza di eventali parassiti.................ma chi se ne frega, son contento così.