riporto testualmente:
si stà parlando del Chelsea Flower Show ......."Da anni si è affiancata e diventa sempre più ampia ed importante una popolare rassegna architettonica-virtual-giardiniera. Una "gara" al più bel giardino costruito al momento su una ridotta ma consistente superficie, realizzato in pochi giorni, fatto di "rovine", topiarie, fontane, bacini, ponticelli, alberelli, pratini, arbustaie, aiuole alla moda. Sono chiamati "giardini" in modo un po' mistificante ed azzardato: a mio giudizio sono effimeri allestimenti. Improvvisati, piantati, fioriti, freschi, allettanti, di giardini sì il bell'aspetto, ma non la struttura, nè le forme e la vita."............. continua ......... "Purtroppo, quasi sempre, al successo seguono le imitazioni. Quasi tutti gli show giardinieri d'Europa partoriscono piccole e grandi gare di giardini e giardinieri: un vero massacro del buon senso, ed insieme l'ennesima sconfitta della realtà. Questi allestimenti sono tutto ad eccezione di giardini. Il giardino "vero" è fatto non di piante appoggiate: è fatto di piante piantate, cresciute ed allevate. Un giardino è luogo di lavoro, di cure, di governo, di delusioni, di soddisfazioni, di speranze e di sogni. E' anche luogo di rimorsi, di errori, di ripensamenti e di dubbi. E' un luogo di tempi lenti, vita intensa vera, lenta e saggia. I "giardini" nati da piante appoggiate sono delle simulazioni perverse, sono dei mostri veri, devianti, inutili, maligni ed insidiosi. Dei veri pericolosi ed insipidi fast-food."