Trasporto di Dionea

[- Ilyë -]

Ciao a tutti ragazzi!

Sono nuovissima del mondo delle piante carnivore. Mi hanno infatti regalato oggi una Dionea. L'ho sempre desiderata ma non ho mai avuto occasione (o coraggio) di prendermela da me...

Mi sono letta tutti i vari consigli e "monografie" sul tema, e mi sembra di avere tutto chiaro. Necessito però di un vostro consiglio che va un po' oltre...
Tra qualche giorno dovrò lasciare questa casa (sono in vacanza) e affrontare un viaggio piuttosto lungo... e purtroppo sarà in treno! Potete darmi qualche suggerimento su come prepararla per (incrociando le dita) farle superare il trasporto in maniera poco traumatica? Sarebbe il caso di crearle una scatola in cui tenerla, o evitare di farla viaggiare completamente zuppa?
Non so proprio da che parte girarmi, spero mi possiate aiutare!

Allego una foto, già che ci siamo.


Dionea su Flickr

 

[vortice]

ciao io non l'ho mai fatto, ma da quello che so dovresti metterla dentro una scatola di cartone o di plastica e intorno al vaso ci metti della carta appallottolata per tenerla bella ferma, senza sottovaso

 

[Vagabonda]

ma anche col sottovaso, così non ti si bagna la scatola. Io ho traslocato le piante carnivore 5 volte per tutta Europa....

 

[- Ilyë -]

Buono a sapersi Vagabonda! Almeno so che si può fare!

Allora: scolarla bene poco prima di metterla nella scatola. Svuotare il sottovaso (credo che adotterò quella ciotola del gatto, mi sembra adatta a tenere abbastanza acqua senza farla andare ingiro) e imbottire bene ogni spazio di vaso-sottovaso-scatola con la carta.
E se svuoto il sottovaso dall'acqua la sera prima di partire? Si asciugherebbe un pochino il terreno. Non so se è una cosa buona per lei, io so che le piante "comuni" superano meglio il viaggio se un po' in ristrettezze idriche, piuttosto che completamente zuppe.

-

Mi è anche venuta una domanda un po' scema. Si stanno riaprendo delle trappole e ci sono dentro dei cadaverini rinsecchiti. Meglio che li tolga? Per la pianta intendo, non mi importa dell'estetica.

 

[Vagabonda]

Non dare acqua dal giorno prima. La torba trattiene comunque tanta umidità. Usa il sottovaso perchè comunque uscirà acqua dal vaso. Evita solo di far scattare le trappole a vuoto, quello sì, quindi blocca bene il vaso con pallette di carta, e fai fuoriuscire le trappole dalla scatola, o perlomeno evita che tocchino le pareti della scatola. Se si chiude una trappola pazienza.
Per i cadaveri presenti, lasciali lì, attirano altri insetti predatori che poi finiscono prede a loro volta, e comunque basta un po' di pioggia per farli scivolare via.

 

[- Ilyë -]

Penso che la metterò in una scatola con il bordo un po' alto, così da tenerla riparata anche sui lati perché in treno non si sa mai come possono essere le condizioni di viaggio. Ne sceglierò una di larghezza adeguata per farla viaggiare bella comoda.

Bella la storia della catena di predatore-preda. In effetti non ci avevo pensato.

Grazie di nuovo per la risposta! Molto gentile! :flower:

 

[Vagabonda]

di niente, e buon viaggio!

 

[- Ilyë -]

Trasporto riuscito! Come sono contenta!
È arrivata a casa sana e salva, superando anche la Stazione Centrale e la Metro di Milano. Si è chiusa, forse un po' rovinata, solo la trappola più lunga. I nuovi germogli invece sono intatti, e spero che presto riprendano a svilupparsi, da quando è con me ha fatto cinque nuove foglioline e due trappole ai stavano per aprire...

Ho anche documentato il vario inscatolamento se a qualcuno può interessare.

Grazie ancora per l'aiuto! :flower:

 

[Vagabonda]

bene! se vuoi documentarci fai pure!

 

[- Ilyë -]

La mia idea iniziale era quella di prendere una bella scatola di cartone resistente e poi tagliarla e confezionarla su misura per il vaso, così da avere meno spazio possibile da dover ammortizzare con il giornale.
Poi ho trovato un non-so-cosa nei meandri del balcone della casa in cui ero. La mia conversazione con il proprietario di casa è stata: - Ma cosa è questo? - Non ne ho idea. - Bene, allora è mio!

Ho organizzato così la scatola: sul fondo ho appoggiato un sottovaso di quelli classici di plastica. Poi ho posizionato quella carta a cono (la mia era di una Saintpaulia!), mi sono detta che sarebbe stata ottima per raccogliere le foglioline, specialmente quelle lunghe, senza rischiare che si incastrassero e si chiudessero tra la carta da imballaggio. Ho riempito tutto lo spazio tra il cono e la base della scatoletta, per far rimanere sicuramente fermo il vaso.

In ultimo ho sistemato la mia ragazza, ho piegato un po' la carta in modo che la base fosse ben aderente al vaso e non troppo larga. Ho rinforzato un po' l'imbottitura, specialmente ai quattro angoli.

Infine ho chiuso il coperchio. Non si vede molto bene ma purtroppo la trappola più lunga toccava proprio in cima. Si era chiusa, probabilmente deve aver sballottato troppo durante il viaggio, comunque ieri si è riaperta e non sembra danneggiata.

Ed eccola arrivata a destinazione, la sua prima mattina nella nuova casa.

La piccolina ha superato 5 ore di viaggio, due treni, una metropolitana, un autobus e un sacco di scale (non tutte mobili!). E ovviamente mi stavo trascinando dietro anche tutto il bagaglio (borsa, valigia... mica viaggio leggera...). Direi che è stata una trovata efficace.

Vorrei lasciarvi con una foto forse un po' inutile, ma vi giuro che in questa foto c'è anche lei! Seduta accanto a me a tenermi un po' di compagnia!

Ecco qui. Nella speranza di poter essere magari utile a qualcuno, in futuro. :flower:

 

[vortice]

hahaha che bella scatoletta che hai costruito.. l'importante che abbia funzionato a proteggere la pianta che ora si godrà la nuova casa

 

[Vagabonda]

simpatico e commovente il tuo imballaggio!

 

[- Ilyë -]

Grazie ragazzi!
Spero solo di poter essere in giorno utile a qualcuno.

@Vagabonda - Addirittura commovente?! Non starai esagerando? :flower:

 

[Freestyler]

Ciao a tutti, sono nuovo!

Forse posso aiutarti io: è un deumidificatore. Quel cestello che hai usato come coperchio in realtà viene infilato nel contenitore più grande e dentro ci si appoggia il blocco di sale che col tempo si scioglierà, deumidificando l'aria. L'umidità, insieme al blocco sciolto, si raccoglierà nel contenitore sottostante. Manca un ultimo pezzo (che forse ti è capitato per le mani), un quadrato di plastica che si appoggia in cima e che funge da coperchio.

Ciao!