mi spiace che la mia domanda abbia originato più polemiche che approfondimenti utili ance ad altri, ma io partivo da due evidenze che appunto riguardano molti amanti del prato: 1. tutti i siti di giardinaggio raccomandano di procedere 1 o 2 volte all'anno alla arieggiatura e\o scarificazione, alle quali segue una trasemina. 2. arieggiare, scarificare, traseminare e concimare (senza poter dare l'antigerminello) apre la porta alle infestanti. Partendo da questi presupposti mi chiedevo, e soprattutto chiedevo agli esperti, se una tempistica studiata opportunamente potesse limitare i danni di questo conflitto. Oppure decidere se dare priorità alla purezza del prato o al suo infoltimento, rispettivamente somministrando gli erbicidi e l'antigerminello e rinunciando alle trasemine confidando nell'accrescimento naturale, ovvero accettare un prato imbastardito ma folto e maturo perche non ha subito nuove semine e poi procedere alla lotta (manualle, chimica, psicologica , esoterica e quant'altro) alle infestanti. Non so se la mia visione del problema sia condivisibile da esperti, ma il problema essiste e qualcuno lo avrà studiato prima di espiaantare un prato di microterme di diverse centinaia di mq. O no?
Cordialità a tutti
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