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Terremoto in Giappone e...bonsai

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Come forse alcuni sapranno il Giappone è la culla del bonsai, quindi vi sono collezioni di altissimo pregio, con esemplari dichiarati monumenti nazionali impossibile da vendere.
Nella zona colpita dal terremoto e, ancora peggio dallo tsunami, vi risiede, o melgio, risiedeva un maestro motlo conosciuto, propietario di piante centenarie, succeduta a lui di padre in figlio.
Al momento della disgrazia immane che ha colpito il paese, il maestro Omachi ha perso tutto, casa, beni e la sua amata collezione di bonsai.
Da quel momento nel mondo bonsai è iniziata una corsa all'aiuto, creando, da parte di Marco Invenizzi, una iniziativa di solidarietà chiamata Omachi gambatte, dove gambatte in giapponese vuole dire Buona Fortuna.

qui il link

http://translate.google.it/translat...zzi.com/tsunami/index.html%3E&hl=it&prmd=ivns
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
oggi, dopo due mesi è arrivata questa mail, a chi si era iscritto a questa iniziativa ( presente pure su Fb ).

Marco Invernizzi Bonsai

Cari Amici,
a due mesi dal disastro che ha colpito il giappone e cambiato la vita di Isao Omachi e della sua famiglia per sempre, molto e' stato fatto ma c'e' ancora molto che tutti noi possiamo fare per dare un grande messaggio di solidarieta' a chi ne ha veramente bisogno.
La famiglia Omachi si e' trasferita momentaneamente nella casa di uno zio del padre che vive nelle vicinanze del loro villaggio ma in una zona piu' montagnosa e quindi sicura.
Isao da due settimane ha ricominciato a lavorare e le sue figlie vanno regolarmente a scuola. Il suo villaggio rimane a tutt'oggi una landa desolata e irriconoscibile.
Pochissimi sono stati gli aiuti governativi finora arrivati nel suo villaggio e altre organizzazioni come la croce rossa non si e' mai vista.
Fino ad oggi abbiamo raccolto $45.000 di cui piu' di $5000 sono stati gia' consegnati a Isao da Shinji Suzuki, suo grande amico e famosissimo maestro di bonsai. In tutto il mondo bonsai club, associazioni, gruppi spontanei e individui si sono mossi con attivita' di solidarieta' e raccolta fondi che hanno veramente dimostrato quanto si possa ottenere quando si lavora tutti insieme per una causa che avvicina molte persone sensibili.
Grazie a tutti quelli che hanno aderito a OMACHI GAMBATTE e per tutti gli altri, l'opportunita' di fare del bene ad altri e alla fin fine anche a noi stessi...... e' ancora aperta.
La famiglia Omachi ha deciso che ricostruira' la loro casa e il giardino bonsai il prossimo anno e saremmo felici di ricevere donazioni anche solo per comprare una singola tegola, un kilo di cemento o un secchio d'acqua...perche' tutto conta. Ogni piccolo gesto puo' veramente fare grandi cose.

Questa e' una lettera scritta da Isao Omachi per tutti voi:
Alle 2:45 dell'11 marzo e' iniziato un terremoto che e' duranto un tempo che sembrava interminabile, e piu' la terra continuava a tremare e piu' la paura ci paralizzava in attesa che tutto finisse presto. Purtroppo quello sarebbe stato solo l'inizio di un vero e proprio incubo.

In quel momento solo io e mia moglie eravamo a casa. Le nostre due figlie erano a scuola e i miei gentiori, che vivono con noi, erano in visita da un amico in un paese non lontano dal nostro.
La scuola delle nostre figlie e' situata su una zona sopraelevata quindi in cuor mio sapevo che loro stavano bene.

8 anni fa' un altro terremoto molto forte aveva colpito la nostra zona ma non era stato seguito da uno tsunami e quindi pensavo che la cosa si sarebbe ripetuta anche questa volta.
Ho comunque cominciato a raccogliere in fretta e furia le cose di valore che avevo a casa, e dopo averle riposte in una borsa, con l'aiuto di mia moglie, sono riuscito a spostare su un terreno elevato circa dieci bonsai. Proprio mentre stavo mettendo in salvo il ginepro che ha vinto il premio Primo Ministro, che considero il mio bonsai piu' prezioso, ho visto l'onda arrivare ad una velocita' impressionante.

Abbiamo lasciato tutto e siamo scappati via arrampicandoci su una collina nelle vicinanze ma era cosi' ripida e la forza dell'acqua cosi' forte che ci ha portato via nella corrente. In qualche maniera sono riuscito a tenere mia moglie vicina a me e ad aggrapparmi ad un albero a cui ci siamo stretti. Quando la forza dell'acqua si e' attenuata siamo riusciti in qualche modo a raggiungere la collina e ad arrampicarcisi trovando la salvezza.

Mi ero quasi rassegnato al fatto che quello sarebbe stato l'ultimo giorno della mia vita.

Quella notte abbiamo dormito nella scuola delle mie figlie dove faceva molto freddo perche'eravamo tutti ancora bagnati e fuori nevicava senza sosta.
Subito il giorno seguente sono andato alla ricerca dei miei bonsai, e da una collezione di oltre 300 alberi, dopo una settimana, sono riuscito a trovarne solo dieci e come potete immaginare non sono in buone condizioni.

Con la mia famiglia abbiamo deciso di ricominciare una nuova vita nella provincia di Morioka, piu' all'interno rispetto al villaggio di Yamado-cho dove sia io che mio padre siamo nati e cresciuti. Tutto e' stato spazzato via dalla forza dello Tsunami: del mio villaggio e del mio giardino come delle mia casa non e' rimasto assolutamente nulla. Abbiamo trovato quello che rimane della casa a 750 metri dalla sua posizione originaria.

Devo ricominciare tutto da capo: dovro' lavorare per molti anni i bonsai di altre persone e guadagnarmi abbastanza da vivere per poter offrire alla mia famiglia una vita decorosa.

La cosa che piu' mi ha colpito di questa tragedia e' l'inarrestabile forza della natura che in qualche minuto ha raso al suolo tutto quello che l'uomo aveva costruito in tanti anni, sembrava come un film da quanto tutto potesse apparire cosi' inreale. Ancora adesso faccio fatica a crederci.

Ho ricevuto molto aiuto dai miei amici, colleghi e bonsaisti di tutto il Giappone e grazie agli sforzi di Marco, della Kennett Collection, di Shinji Suzuki e di molte altre persone la mia famiglia puo' ricominciare a sperare in un futuro.
Vi sono infinitamente riconoscente dal profondo del mio cuore. Spero soltanto che un giorno avro' la possibilita' di ripagare in qualche modo tutte le persone che sono state cosi' gentili da aiutare la mia famiglia. L'unica cosa che so' fare veramente nella vita sono i bonsai e spero che un giorno l'amore per quest'arte ci portera' a condividere momenti di gioia insieme.

vi ricordo il link dove trovare tutti i dati per le donazioni.
TSUNAMI <http://www.marcoinvernizzi.com/tsunami/index.html> Donate e condividete.
Grazie
Marco Invernizzi


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