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tartarughe: info utili (prima e dopo l'acquisto)

elena_11293

Master Florello
inzio io, dato che mi sono ritrovata a dovermi documentare un po' per un arrivo improvviso, ma se c'è qualche esperto in materia aggiunga pure, sarà utile per quanti si appassionano a questi animali :)



SCHEDA con INFO su TARTARUGHE d'ACQUA e di TERRA a cura dell'Associazione Animali Esotici => http://www.aaeweb.net/sezione_tartarughe/10_miti/tartarughe 10 miti.htm (Attenzione: in questo articolo vi sono foto di lesioni che possono risultare sgradevoli per le persone sensibili)


VADEMECUM sulle TARTARUGHE d'ACQUA a cura del sito zoofilo-animalista "La voce dei conigli" => http://www.lavocedeiconigli.it/vademecum.htm



Trovate il testo di queste schede informative anche qui sotto (v. post n. 8 e seguenti)


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catacateta

Giardinauta Senior
io mesi fa ho trovato insieme al mio bimbo una tartaruga di terra...era sul marciapiede..piccoletta.....per paura che la schiacciassero l ho portata a casa e ancora ci sta,ma presto verra' portata altrove,meglio che viva libera...alla mia piace l anguria e il cetriolo.....
 

elena_11293

Master Florello
io mesi fa ho trovato insieme al mio bimbo una tartaruga di terra...era sul marciapiede..piccoletta.....per paura che la schiacciassero l ho portata a casa e ancora ci sta,ma presto verra' portata altrove,meglio che viva libera...alla mia piace l anguria e il cetriolo.....

hai fatto bene a toglierla dalla strada, come avrai visto in una di quelle schede che ho linkato anche se sopravvivono allo schiacciamento cmq riportano gravi danni.

e proprio pensando a questo: cosa intendi per vivere libera? un giardino di persone che conosci con più spazio che da te? se così, sembra un'ottima soluzione, invece se pensi semplicemente di lasciarla in un posto tipo campagna pensaci bene, per tutto quanto già detto..
 

catacateta

Giardinauta Senior
ciaooo...intendo portarla in casa al mare dai miei suoceri vicino al mare...ci son gia' varie tartarughe grandi che ci girano....e' al mare ma dov e' la casa diciamo che e' tutto campagne,alberi...io ho solo il terrazzo e non e'giusto che sta qui..ho visto si cio' che hai messo ma la starebbe con i suoi simili e non corre pericoli,almeno credo..
 

elena_11293

Master Florello
ciaooo...intendo portarla in casa al mare dai miei suoceri vicino al mare...ci son gia' varie tartarughe grandi che ci girano....e' al mare ma dov e' la casa diciamo che e' tutto campagne,alberi...io ho solo il terrazzo e non e'giusto che sta qui..ho visto si cio' che hai messo ma la starebbe con i suoi simili e non corre pericoli,almeno credo..

capisco (anche che non puoi tenerla se hai solo il terrazzo come spazio utile per lei), mi sento però di dirti di valutare bene l'ambiente che hai in mente.

e poi pensa a questa alternativa: qui (http://www.aaeweb.net/sezione_tartarughe/adozioni.htm , ultimo annuncio a fondo pagina) viene segnalata la disponibilità ad adottarne e tenerle in un luogo adatto e come vedrai poco più su i volontari dell'associazione si dicono disponibili per organizzare staffette quando le adozioni avvengono su distanze considerevoli, come potrebbe essere il tuo caso... che ne pensi, ti andrebbe di provare a contattarli?
 

catacateta

Giardinauta Senior
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elena_11293

Master Florello
Ecco i testi tratti dai siti linkati nel primo post:


- SCHEDA con INFO su TARTARUGHE d'ACQUA e di TERRA
a cura dell'Associazione Animali Esotici => http://www.aaeweb.net/sezione_tartarughe/10_miti/tartarughe 10 miti.htm (Attenzione: in questo articolo vi sono foto di lesioni che possono risultare sgradevoli per le persone sensibili)



"Tartarughe: 10 miti da sfatare"
a cura di Marta Avanzi, Med Vet


1. Una vaschetta e un po’ di gamberetti secchi: è tutto ciò di cui hanno bisogno le tartarughine d’acqua per vivere bene

Falso! Le esigenze di allevamento delle tartarughe acquatiche sono molto complesse: per vivere bene hanno bisogno di un ampio acquaterrario dotato di riscaldamento, filtri, termostato e di una zona emersa riscaldata e dotata di lampade speciali che producono radiazioni UVB. I gamberetti secchi sono un mangime totalmente inadeguato, anche se le tartarughe ne sono molto ghiotte. Sono infatti privi di vitamina A e nel corso di pochi mesi finiscono per causare cecità. Le tartarughine, incapaci di aprire gli occhi, finiscono inevitabilmente di morire di inedia se non si interviene con una cura adeguata. Mettere delle gocce negli occhi è totalmente inutile: la corretta terapia consiste nel somministrare per bocca della vitamina A e, quando il rettile riapre gli occhi, somministrare una dieta più equilibrata.


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Questa sistemazione è totalmente inadeguata per allevare le tartarughine acquatiche.


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Tartarughina alimentata con soli gamberetti che ha sviluppato una cecità da carenza di vitamina A. Qui sotto lo stesso animale dopo la cura, ormai guarita.

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2. La corazza delle tartarughe è indistruttibile


Falso! La corazza è fatta di tante ossa unite tra loro come quelle che formano il nostro cranio. Queste ossa formano una struttura robusta ma di certo non indistruttibile. Se finiscono sotto le ruote di un veicolo, se restano schiacciate da un cancello elettrico, o se cadono da un terrazzo, le tartarughe subiscono la frattura della corazza, oltre ad eventuali danni agli organi interni. Per questo è importante prendere ogni precauzione per evitare incidenti. Ad esempio, quando si manovra la macchina occorre mettere in sicurezza questi animali, o ancor meglio confinarli in una zona sicura del giardino tramite una recinzione a prova di fuga. Un altro grave pericolo è rappresentato da vanghe, zappe e tagliaerba. Non si deve mai tagliare il prato se le tartarughe non sono al sicuro.


corazza2_small.jpg
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Parte interna della corazza (a sinistra la parte superiore, a destra quella inferiore). Sono visibili le ossa che la compongono.


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Sezione di tartaruga, che mostra gli elementi ossei che compongono la corazza.

(nel sito seguono foto di fratture della corazza causate dallo schiacciamento di automobili)



3. La corazza delle tartarughe non è un tessuto vivo e quindi si può forare senza che la tartaruga senta dolore

Falso! La corazza è un tessuto vivo e molto sensibile, capace di avvertire il tocco più leggero. Per questo motivo è una pratica crudele forare il bordo della corazza per inserirvi una catenella allo scopo di evitare la fuga del rettile.

(nel sito segue foto)



4. I cani possono convivere con le tartarughe senza alcun problema

Falso! I cani rappresentano un gravissimo pericolo per le tartarughe, perché spesso decidono di rosicchiarle come un osso succulento, finendo per dilaniarle. Anche dopo mesi o anni di convivenza senza incidenti, sono innumerevoli i casi in cui il cane improvvisamente rivolge le sue attenzioni sul rettile che aveva in precedenza ignorato. Le tartarughe in giardino non possono dividere lo stesso spazio con un cane. Se non si vuole rinunciare al cane, è imperativo costruire un recinto assolutamente sicuro, in modo da separare i due tipi di animali.

(nel sito seguono foto sia di tartarughe terrestri che d'acqua che hanno subito ferite gravi da morsicature/masticature di cani e spesso non sono sopravvissute)



5. Le tartarughe terrestri adorano mangiare prosciutto, pasta, mozzarella e cose simili: significa che questi alimenti sono adatti a loro perché sanno per istinto cosa mangiare

Falso! Le tartarughe terrestri sono erbivore e nel loro ambiente naturale hanno a disposizione una dieta molto povera, basata su erbe e piante di scarso valore nutritivo, ma ricche di fibra e calcio. In cattività questi rettili si gettano avidamente su alimenti molto ricchi dal punto di vista nutritivo, come appunto carni, latticini e carboidrati, ma totalmente inadeguati alla loro fisiologia e che finiscono per causare gravi danni alla salute.


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Le tartarughe terrestri dovrebbero alimentarsi solo con erbe e piante che crescono spontaneamente.

(nel sito seguono foto di tartarughe con corazza che presenta i segni di un'alimentazione errata)



6. Le tartarughine d’acqua sono adatte a vivere in appartamento perché restano piccoline

Falso! Le tartarughine che vediamo nei negozi sono neonati usciti da poco dall’uovo. In pochi anni raggiungono una taglia di 25-35 cm (secondo la specie) e richiedono di conseguenza uno spazio adeguato, rappresentato da un ampio acquaterrario o meglio da un laghetto in giardino. Solo se malnutrite e tenute in condizioni ambientali inadeguate restano piccole, ma finiscono per morire entro uno o due anni, quando il loro potenziale di vita è di oltre 30.


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Le piccole tartarughe in vendita nei negozi sono animali molto giovani, destinate a crescere.


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Ecco la taglia che raggiungono in pochi anni (quando cmq vengono seguite con le dovute attenzioni)


T.s.elegans199_small.jpg
Confronto tra una tartarughina neonata e un adulto della stessa specie.



[continua...]


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elena_11293

Master Florello
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7. Se la tartaruga d’acqua è troppo cresciuta e un acquario grande occuperebbe uno spazio eccessivo, con una spesa notevole, allora va bene liberarla in un corso d’acqua

Falso! Le tartarughe d’acqua in vendita nei negozi provengono dagli Stati Uniti, non fanno parte della fauna italiana. Liberate a migliaia in fiumi, laghi e stagni, rappresentano un grave pericolo per la sopravvivenza di pesci e anfibi autoctoni e della sempre più rara tartaruga palustre europea, che non riesce a competere con le specie americane, molto più aggressive ed estremamente adattabili. Liberarsi così di un animale è inoltre un atto incivile: prima di acquistare una tartarughina, occorre riflettere seriamente sul fatto che crescendo diventerà molto più grande, e che vivrà decine di anni. Non si tratta di animali usa e getta, di cui disfarsi a piacere, ma di esseri viventi a cui dobbiamo responsabilmente offrire tutte le cure necessarie per tutta la durata della loro vita.


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Le tartarughine acquatiche vengono esportate dagli Stati Uniti a centinaia di migliaia in tutto il mondo. Per la maggior parte muoiono a pochi mesi di età o vengono abbandonate in qualche corso d'acqua.


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Una tartaruga palustre europea (a sinistra) a confronto con una tartaruga d'acqua americana.



8. Le tartarughe non possono essere visitate e se si ammalano non si può fare nulla se non aspettare e vedere se guariscono da sole

Falso! La medicina e la chirurgia dei rettili è molto avanzata; i veterinari esperti in rettili (e animali esotici) sono in grado di fornire cure di qualità, non inferiori a quelle disponibili per cani e gatti.
Una tartaruga ammalata o ferita va fatta visitare senza indugio: prima si interviene, maggiori sono le possibilità che possa guarire. Lasciarla soffrire senza curarla è crudele e irresponsabile.

(sul sito seguono foto di prima e dopo le cure a delle tartarughe con problemi di diverso tipo)



9. Le tartarughine sono adatte ai bambini piccoli come pet/animali da compagnia

Falso! Per prima cosa, le piccole tartarughe sono animali molto vulnerabili e per loro natura sono schive e non apprezzano affatto le attenzioni degli umani, che vedono come possibili predatori. Non amano quindi essere toccate e vezzeggiate, cosa che verrebbe spontanea ad un bambino. Inoltre, come tutti i rettili, in molti casi sono portatrici di un batterio potenzialmente pericoloso, la salmonella, che facilmente i bambini possono contrarre se, dopo aver toccato le tartarughe o l’acqua della loro vasca, non si lavano con cura le mani prima di portarle alla bocca.


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Le tartarughine acquatiche sono animali molto graziosi, ma inadatte ad essere maneggiate e coccolate, soprattutto dai bambini.



10. Tartaruga russa o tartaruga italiana, poco cambia perché le diverse specie vanno allevate allo stesso modo

Falso!
Vista la difficoltà che comporta, per motivi legislativi, il commercio di tartarughe terrestri italiane, si trovano spesso in vendita le tartarughe russe (Testudo horsfieldii), molto simili nell’aspetto ma originarie da climi profondamente diversi. Le tartarughe russe mal sopportano il clima freddo umido tipico dell’Italia del nord e, se lasciate andare in letargo all’aperto, spesso si ammalano e muoiono. Prima di acquistare (e sempre legalmente) una tartaruga di terra è quindi importante sapere esattamente di che specie si tratta e informarsi in modo approfondito su quali sono le sue specifiche esigenze di allevamento.


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La tartaruga russa (Testudo horsfieldii, a sinistra) proviene da climi molto diversi dalle nostre tartarughe terrestri (a destra, Testudo hermanni).



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Vedi anche questo sito, sempre dell'Associazione Animali Esotici, dedicato alle tartarughe (con foto, schede, articoli, link utili, pagina adozioni) => http://www.aaeweb.net/sezione_tartarughe/index_tartarughe.htm
 

elena_11293

Master Florello
Ed ecco il testo dall'altro sito linkato nel primo post:


VADEMECUM sulle TARTARUGHE d'ACQUA

a cura del sito zoofilo-animalista "La voce dei conigli" => http://www.lavocedeiconigli.it/vademecum.htm


Se il danno e' stato fatto e hai già una tartaruga d'acqua dolce in casa, e' essenziale che tu sappia come fare in modo che non muoia. Questa e', infatti, la cosa più' probabile che le possa succedere entro pochissimi anni (se non mesi) dal suo ingresso nel tuo habitat.

N.B.: Non si pensi che seguendo questo "vademecum" la vita di una tartaruga in casa diventi accettabile. Si tratta solo del lenimento di una sofferenza cominciata con l'olocausto del trasporto che porta alla moria, entro il primo anno, dell'80-90% degli esemplari allevati.



- Breve descrizione delle Trachemys Scripta:

Sono originarie degli Stati Uniti (la sottospecie Scripta Elegans, conosciuta anche come "tartaruga dalle orecchie rosse", per via di due macchie rosse ai lati del muso, vive principalmente negli stati sud-orientali. Le Scripta Scripta, invece, vivono in un'area più vasta, che arriva fino al Canada). Se ben accudite possono vivere anche più di 30 anni.


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Trachemys Scripta Elegans


Il carapace è di forma ovale e di colore verde che si scurisce con l'età fino a diventare quasi nero.

Il piastrone è di colore giallo con delle macchie nere, ed è unito al carapace lungo i margini laterali.

In età adulta le femmine arrivano a misurare fino a 30 cm circa, i maschi di solito sono piu' piccoli (circa 16 cm) e si distinguono perché hanno il piastrone concavo e le unghie e la coda più lunghe.

La pelle è verde con strisce gialle.

La maturità sessuale dovrebbe essere intorno ai 5-7 anni per le femmine e ai 2-5 anni per i maschi.

La tartaruga, come tutti i rettili, nel corso della vita non solo cambia la pelle, ma anche il guscio (carapace, che è il dorso, e piastrone, che è il ventre). Questo avviene in primavera, quando comincia a prendere il sole, che è fondamentale per la sua salute.



- Dismorfismo sessuale:

La Femmina è più grande di dimensioni e ha il piastrone piatto, il Maschio è più piccolo di dimensioni, ha la coda e le unghie più lunghe ed il piastrone concavo.



- Carattere:

Queste tartarughe sono creature timide, infatti al minimo segno di pericolo si immergono in acqua per nascondersi e cercare riparo. Al tempo stesso, però, possono essere molto curiose. Non e' escluso che, nel corso degli anni di convivenza con l'uomo, prendano confidenza con quest'ultimo fino a non fuggirne più. Questa difficoltà di accettazione, comunque, rivela come le tartarughe non siano animali domestici.



- Vita in natura:


E' un animale diurno, vive in acque ferme o poco mosse come stagni, laghi, paludi ma anche fiumi, l'importante è che siano presenti piante acquatiche e fondali fangosi che gli permettano di nascondersi e di riposare.

Trascorre la maggior parte della vita in acqua, ma ha bisogno anche di posti asciutti e di molto sole, indispensabile per il carapace, inoltre sono attive ad una temperatura compresa tra 10° e 37°C, sotto i 10°C vanno in letargo, sott’acqua, nascoste tra il fango.

L'alimentazione è costituita da pesci, insetti, piante acquatiche e tutto ciò che riescono a trovare!



- Allevamento e cura in cattività:


Partiamo con l'idea che più spazio c'è meglio è!
Pensate alle dimensioni che raggiungerà la tartaruga una volta diventata adulta, specie se femmina, o se ne avete più di una... Dimenticate perciò le vaschette "lager" con la palma di plastica e 2 cm d'acqua che vendono abitualmente nei negozi.

Le tartarughe hanno principalmente bisogno di una vasca adeguata in cui possano nuotare, di una zona asciutta dove muoversi, di tanto sole (ma anche di ombra), di una giusta alimentazione e di tanto amore.



- Laghetto artificiale:

L'ideale sarebbe un laghetto all’aperto, realizzabile per il proprietario che ha un giardino. In commercio si trovano delle vasche che vanno messe dentro la terra per fare dei laghetti artificiali. Cerchiamo di sistemare la vasca in una zona dove ci sia ombra, per non causare il surriscaldamento corporeo. Deve però essere presente anche il sole, indispensabile per il carapace. Il rammollimento di quest'ultimo, infatti, porterebbe l'animale alla morte. Importante e' fare una recinzione per evitare che le tartarughe scappino, e lasciare a disposizione una zona asciutta per permettere alle tartarughe di uscire dall’acqua.


Chi ha una terrazza può usare una vasca di plastica rigida, tipo le piscine per bambini, allestita con un bel sasso dove la tartaruga si sistemerà per prendere il Sole. Fare attenzione alla temperatura invernale. Le tartarughe adulte si adattano bene al clima italiano. Tuttavia, se la temperatura scende sotto i 4 gradi centigradi, la tartaruga riporterà danni da congelamento, e probabilmente morirà. Meglio, dunque, dotarsi di un termoriscaldatore (e' molto economico), che tenga la temperatura del laghetto a livelli accettabili (ca. 20 gradi centigradi). Il termoriscaldatore e' indispensabile per le tartarughe non adulte.



- Acquaterrario:

Per chi non ha il giardino la soluzione migliore consiste nell’utilizzare un acquario di vetro, materiale che è facilmente lavabile e disinfettabile. Se la tartaruga è giovane e sotto i 10 cm di lunghezza si può usare un' acquario delle dimensioni minime di 60 x 30 x 30 cm., naturalmente man mano che crescerà la vasca dovrà essere sostituita da una più grande.

Evitiamo di usare come fondo dell'acquario ghiaia troppo piccola, se ingoiata potrebbe causare una costipazione intestinale, attenti alle piante di plastica che possono ferire l'animale. Evitiamo inoltre il sovraffollamento perché sono animali molto aggressivi e possono arrivare a ferirsi gravemente fra loro.

L'acquario dovrà essere fornito di una zona asciutta e facilmente raggiungibile dalla tartaruga, che può essere costituita da un pezzo di legno o da delle rocce.



- Temperatura dell'acqua e illuminazione:

La temperatura ideale dell’acqua è di 24-26°C di giorno con una (non indispensabile) riduzione di circa 5°C di notte. Questo si ottiene con riscaldatori collegati a un termostato (termoriscaldatori acquistabili in qualsiasi negozio di animali, con spesa modica).

Come è stato già detto, di vitale importanza per la salute della tartaruga, è l'esposizione al sole. Durante le giornate calde e soleggiate è un’ottima pratica permettere alle tartarughe di esporsi alla luce solare diretta, fornendo sempre la possibilità di ripararsi all’ombra se la temperatura aumenta troppo.

Tenete presente che la luce solare filtrata da un vetro o dal plexiglas non apporta raggi ultravioletti ed è perciò inutile.

Se questo non è possibile si possono utilizzare lampade che emettano lo spettro completo di radiazioni, compresi i raggi ultravioletti. Anche queste lampade sono acquistabili presso negozi di animali. Sono specifiche per i rettili e non vanno confuse con le lampade per i pesci.
La lampada sostituirà la luce solare. La luce va lasciata accesa per 12-14 ore al giorno.

Tutto ciò non è necessario se le tartarughe vivono all’aperto o se vengono esposte regolarmente al sole.



- Sistemazione invernale (letargo):

Se la tartaruga vive all'esterno il laghetto deve essere profondo almeno 1 metro con del terriccio-fango nel fondo in maniera che si possa immergere. Se la superficie dell'acqua però si gela può diventare pericoloso.

Non è necessario andare in letargo per le tartarughe in cattività.

E' consigliabile quindi tenere le tartarughe in un posto in cui la temperatura non scenda sotto i 4°C per evitare il congelamento. Sopra i 10°C le tartarughe non vanno in letargo.

E' inoltre altamente pericoloso mandare in letargo le tartarughe ammalate o quelle molto giovani. Si consiglia di tenerle in un terrario riscaldato a 24-26°C, con 12-14 ore di luce, con una lampada ad ultravioletti, e con una regolare alimentazione.



- Pulizia dell'ambiente:

Per evitare problemi di salute alla nostra tartaruga è molto importante tenere pulito il suo ambiente.

Nel caso del laghetto artificiale o della piscina si procederà a cambiare l'acqua togliendo con un secchio quella sporca per poi aggiungerne di pulita, senza aspettare che l'acqua sia troppo sporca.

Nell'acquaterrario è necessario installare un potente filtro, interno o esterno, per eliminare gli odori sgradevoli e l’imputridimento dell’acqua, ed effettuare poi dei cambi regolari d’acqua ogni 10-15 giorni a seconda di quanto si sporca.

In primavera-estate è la stagione più critica, infatti mangiano molto e sporcano molto, quindi è necessario cambiare l' acqua più spesso, anche tutti i giorni!

Da notare che la presenza di MOLTA acqua rende più improbabile uno shock termico quando si cambia parte dell'acqua stessa (i.e.: cambiare 30 litri di una vasca da 100 piuttosto che in una da 50 rende meno probabile che la tartaruga contragga una polmonite e muoia in una settimana, a causa dell'improvvisa diminuzione della temperatura).



[continua...]


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elena_11293

Master Florello
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- L'ALIMENTAZIONE:

La trachemys è onnivora.

Le tartarughe piccole devono essere alimentate tutti i giorni; man mano che crescono la frequenza dei pasti va diminuita, o almeno la quantità del cibo.

NB: L'alimentazione non deve essere esagerata, dato che una delle cause più frequenti di morte di tartarughe "domestiche" e' l'eccesso di grasso contro il carapace. Non farsi traviare dal fatto che le tartarughe appaiono sempre affamate. In natura, tale appetito e' giustificato dalla scarsità di cibo. In cattività, non deve ingannare il "proprietario".


Da adulte prediligono i vegetali e diminuiscono gli alimenti animali, preferiscono una alimentazione vegetariana.

L'alimentazione deve essere la più variata possibile. Alle proteine (pesce crudo, pellets) vanno aggiunti frutta e verdura, come insalata, carote, trifoglio, fagiolini, tarassaco. Si può anche somministrare, almeno 1 volta alla settimana, un integratore di vitamine e minerali per rettili da mettere nel cibo.

Nutrire la tartaruga con un solo tipo di alimento, è molto pericoloso.

Un'alimentazione composta per esempio di soli gamberetti essiccati può far sviluppare gravi carenze vitaminiche che, se non vengono corrette in tempo, le porta alla morte.

Spesso le tartarughe rifiutano di assumere vegetali, importanti nella dieta degli esemplari adulti. Si può provare quindi a mescolare della verdura a pezzetti con un alimento particolarmente gradito alla tartaruga. Un'altra possibilità e' di costringere la tartaruga a un ragionevole (non esagerato!) digiuno, finché non si adatterà a mangiare anche verdura.


Ecco cosa NON si deve dare loro da mangiare:

- Pesci o insetti vivi, moribondi, malati.

- Assolutamente vietati gli insaccati e salumi.

- Niente latticini e derivati.

- Niente carboidrati (pasta , pane ecc.)



Attenzione:

- La carne non è un alimento bilanciato, inoltre se cruda può potenzialmente portare a infezioni da Salmonella, viene piuttosto consigliato di dare piccole quantità di cibo in scatola per cani a basso contenuto di grasso.



Ecco cosa si può invece dare loro da mangiare:

- mangime pellet: esistono in commercio dei pellet specifici per tartarughe d'acqua dolce

- pesce: alborelle, cefaletti, acquadelle (noto come latterino), gambusie, trotti, trota, salmone sono i più indicati; servito a temperatura. Sono da evitare tutti i prodotti inscatolati, sia sott’olio che al naturale.

- verdura: tarassaco (dente di leone o soffione), carota, cicoria, cicoria selvatica, lattuga romana, rucola, radicchio, crescione, erba medica, erbe di campo, trifoglio. Gli individui piu' piccoli spesso sono molto restii a mangiare verdura e vegetali, bisogna però cercare di forzarli perché sono essenziali alla loro crescita.

- frutta: albicocca, melone, fichi d’india; è da somministrare raramente in piccole quantità e non troppo spesso.




In natura o nel laghetto, a seconda dell'ambiente, è possibile che si nutrano anche di:

- insetti: grilli, larve di zanzara, lombrichi; è importante che questi animali se catturati provengano da zone controllate che non siano state trattate con pesticidi e simili. Da evitare: lucciole, cimici, api, mosche, formiche, bigattini (vermi per pescare).

- crostacei e molluschi: gamberetti di acqua dolce, chiocciole e lumachine con guscio.



- I PIU' COMUNI ERRORI DI GESTIONE:

Per eventuali problemi di salute della vostra tartaruga, vi consigliamo una visita da un veterinario ESPERTO IN ESOTICI (un veterinario non esperto in rettili darà, con probabilità, consigli errati).

Gli errori più comuni che possono portare le tartarughe alla morte:

- Tenere le tartarughe nell'acqua fredda (un termoriscaldatore, soprattutto per le tartarughe più piccole, e' indispensabile di inverno)

- Tenere le tartarughe nell'acqua sporca

- Alimentare eccessivamente le tartarughe

- Alimentare le tartarughe in maniera poco variata

- Privare le tartarughe della luce del sole, o della lampada per rettili (N.B.: La lampada per rettili ha un "potere" che dura 9 mesi. Va cambiata anche se sembra ancora funzionante)

- Tenere le tartarughe in posizione precaria (Le tartarughe non hanno concezione del vuoto, e ci si buttano pensando si tratti di uno specchio d'acqua)



- MALATTIE PRINCIPALI:

Osservando tutti i giorni la nostra tartaruga impareremo a cogliere sintomi e cambiamenti sospetti, ad esempio se notate:

- perdita di peso noduli, tumefazioni, ferite

- inappetenza

- respirazione difficoltosa

- carapace deformato

- gonfiori in parti del corpo

contattare un veterinario specializzato in rettili (=> http://www.tartaclubitalia.it/veterinari)


Ecco un elenco delle piu' comuni malattie a cui le tartarughe in cattività possono andare soggette:

- Carenza di vitamina A

Dovuta ad una scorretta alimentazione.
Il sintomo principale è rappresentato da una tumefazione delle palpebre, otite, problemi di pelle ma anche lesioni negli organi interni e respiratori.

L'ipovitaminosi A può predisporre alla rinite (infezione delle prime vie respiratorie).
La somministrazione di vitamina A deve essere eseguita arricchendo la dieta con alimenti che ne contengono la vitamina, quali per esempio il fegato crudo.


- Distocia

Ritenzione delle uova
Inappetenza e nervosismo nelle femmine che scavano buche senza deporre niente o sono molto agitate.


- Malattie oculari

Occhi gonfi: Gli occhi gonfi sono spesso dovuti ad una infezione batterica perche' il riciclo dell' acqua e' scarso o non c'e' un adeguato sistema di filtraggio.

Congiuntivite


- Malattie della corazza

Rammollimento del carapace

Lesioni e piaghe
Sono causate da sfregamenti continui. Col passare del tempo degenerano in infezioni. E' necessario eliminare sassi o cio' che produce le piaghe.

Fratture
Sono causate da cadute.

Infezioni micotiche, squamosi
Si presentano come macchie rosse sul piastrone(parte sotto) o macchie bianche sul carapace(parte sopra), dovute ad una proliferazione batterica.

Decolorazione
Dovuta alla presenza di cloro nell' acqua particolarmente elevata, si deve intervenire utilizzando per l' acquaterrario dell' acqua declorata lasciandola riposare per un po di tempo, evitando i decloranti chimici.


- Malattie della pelle

Micosi
Si manifestano come macchie bianche sulle zampe, cosce e parti molli in generale.

Pelle arrossata e ferite
Come per le micosi anche per la pelle arrossata le cause piu' probabili sono infezioni batteriche che possono causare anche ascessi o fungi sulla pelle.

Ascessi
Sono causati da carenze vitaminiche o locali infezioni. Si manifestano come pallini bianchi di pus.


- Malattie respiratorie

Raffreddore
Anche le tartarughine possono prendere il raffreddore!!! Questo puo' succedere perche' la temperatura dell' acquario e' bassa o sono sottoposte a correnti d'aria. Per curarle basta alzare la temperatura dell' acquario (tra i 26 e 29 gradi e consigliate) e isolarle da ogni corrente se non disponete del coperchio dell' acquario.

Polmonite
E' una degenerazione del raffreddore che se non curato in tempo puo' portare alla morte della tartarughina. E' possibile riconoscere entrambe le malattie poiche' sono accompagnate da inappetenza, scolo nasale, lacrime e affanno. Inoltre la vostra tartarughina iniziera' a nuotare storta su un fianco. Si cura come il raffreddore.


In caso di problemi consultare il veterinario!



Qui puoi scaricare il presente vademecum in formato pdf => http://www.lavocedeiconigli.it/newsito/Filedownload/pdf/vademecum-tartarughe.pdf

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mazinga

Master Florello
complimenti per il post molto interessante.:hands13::hands13::hands13:


ho allevato entrambi sia acquatiche che terrestri;le acquatiche le avevo in una vaschettina e le sfamavo a gamberetti secchi con l'aggiunta di tanto in tanto prosciutto cotto ed altri derivati;all'arrivo dell'inverno andava in una sorta di letargo fino in primavera.Sulla cecità data da carenza di vitamina ho ancora qualche dubbio che questa sia la reale causa ma ritengo invece che sia colpa del cloro contenuta nell'acquedotto che danneggia la loro vista.Ho sentito parlare diverse persone del problema della cecità e tutte non usavano un prodotto che neutralizza le sostanze nocive nell'acqua io l'ho sempre usato e non ho mai avuto problemi.Questa è solo una mia convinzione avendo sentito varie esperienze di persone che conosco.Quando sono cominciate a crescere le ho messe in acquario con riscaldatore;hanno smesso d'andare in letargo e velocemente sono cresciute e le ho dovute riportare nel negozio dove avevano molto più spazio per girare.Un dubbio mi attanaglia ancora se sia vero o falso che le acquatiche in estate possono trasmettere la salmonellosi:confuso:


sulle terrestri sono uno spasso mangiano qualsiasi ortaggio o frutto e scorze tipo angurie e meloni all'arrivo dell'inverno si sotterano per rispuntare in primavera avanzata.Hanno bisogno di spazio e verdura o frutta in abbondanza per immagazzinare più energie possibili per sostenere il letargo altrimenti non si risveglieranno più.

ho pensato di scrivere le mie esperienze magari possono servire a qualcuno.
 

elena_11293

Master Florello
hai fatto bene, Mazinga.

anch'io ho il ricordo che il cloro della nostra acqua potabile non faccia loro bene, ma come te non saprei dire se i problemi agli occhi sono causati da questo. di certo cmq anche una dieta poco variata non può che portare danni nel tempo. come tutto ciò che non corrisponde al loro ambiente e vita in natura.

sulla salmonella nemmeno so dire, non sapevo questa cosa che c'è scritta in una delle schede che tutti i rettili ne sono portatori, ci sarebbe da indagare ulteriormente.. certo direi se chi ne ha maneggia carne cruda e poi non usa le precauzioni igieniche del caso può ben prendersi qualcosa, che lo faccia per loro o per altri motivi.

cmq mi hai incuriosita e cercando altre info ho trovato questo articolo che sembra piuttosto completo => LA SALMONELLOSI NEI RETTILI (su: BLOG TARTARUGHE)
 

elena_11293

Master Florello
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nel blog citato qui sopra, ho trovato anche questa breve scheda sulle norme di legge:
L'Ufficio CITES (*) puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.

La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore.

Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato.


In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:

- Tartarughe di terra (genere Testudo): tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.


- Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette.

Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato.

Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura
a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche in generale, non solo tartarughe.



Chi non fosse più in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:

- ENPA sede di Milano tel 0297064220
- Centro di Recupero di Cesena del Tarta Club Italia (v. post n. 12 qui sopra)


(*) La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington"); è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.


Per informazioni: CORPO FORESTALE DELLO STATO
 
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mazinga

Master Florello
se non ricordo male in estate proprio per la salmonellosi non vengono vendute o almeno i negozi seri non lo fanno proprio per questo motivo ma l'assurdo è che quando tu l'acquisti in un altra stagione i venditori per vendertele non ti avvisano di questo eventuale pericolo quindi se ce l'hai già a casa potresti incappare in questa cosa contrastabile seguendo le normali norme igeniche e lavandosi bene le mani ad ogni contatto
 

Paolotarta

Aspirante Giardinauta
ciaooo...intendo portarla in casa al mare dai miei suoceri vicino al mare...ci son gia' varie tartarughe grandi che ci girano....e' al mare ma dov e' la casa diciamo che e' tutto campagne,alberi...io ho solo il terrazzo e non e'giusto che sta qui..ho visto si cio' che hai messo ma la starebbe con i suoi simili e non corre pericoli,almeno credo..

Ciao,volevo consigliarti se possibile lascia nelle vicinanze di dove l'hai trovata se il posto non è molto urbanizzato, altrimenti devi accertarti se la piccola tarta è della stessa specie di quelle che hai nel giardino dei tutoi genitori, altrimenti da grandi potrebbero ibridarsi e questo non è un bene. Inoltre ricordati che hai una tartaruga protetta e quindi sei passibile di denuncia e multa(salata). Il mio consiglio è quello di chiamare il centro CITes della forestale e dirgli che hai trovato il giorno prima la tartarughina togliendola dalla strada dove passavano le macchine, o come detto all'inizio liberala dove l'hai presa se era vicino alla campagna.
 
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