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Tanti auguri Donne!!!!

decky

Florello Senior
Tanti auguroni a Tutte Noi :)


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decky

Florello Senior
Hanno detto di Noi, nel bene e nel male.....


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La gioia di vivere è il miglior cosmetico per la donna.(Rosalind Russel)

Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla .(K.Gibran)

Come l'ostrica, anche le donne più dure, a volte, nascondono una perla.
(Michel de Certeau)

Chiunque dica che può veder attraverso una donna si perde parecchio!(Gotthold Ephraim Lessing)

Diffida di una donna che dice la sua vera età, una donna così è capace di tutto (Oscar Wilde)


Dio fece la donna per ultima perché non voleva consigli mentre creava l'uomo (Anonimo)

Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini (Joseph Conrad)

Impadronirsi dell'anima di una ragazza è un'arte, ma rendersene liberi è un capolavoro, sebbene quest'ultimo dipende essenzialmente dalla prima (Anonimo)

La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell'albero della conoscenza dieci minuti prima dell'uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio (Alphonse Karr)

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Allopacs

Master Florello
Tanti auguri Donne!!!!!!!!!!

:love_4: TANTI AUGURI A TUTTE LE DONNE!!!!!!!!!!!!!!!cuore di donna cuore del mondo !!! w le donne !!!!
:hands13:
 

Sevi

Fiorin Florello
Un grappolo di mimosa per noi e per voi...al buio...che fa risaltare il suo colore giallo come l'oro...e come oro siamo tutte...preziose e indispensabili...nei giorni più chiari e limpidi o nelle notti più buie...siamo e saremo sempre come il sole...vitali e senza fine...:love_4: :love_4: :love_4:

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yeye27

Master Florello
Augurissimi...

Auguri e ancora Auguri,a tutte le donne che ho avuto la fortuna d'incontrare in questo Forum,compreso Elebar e Pat:flower: .....
Donne speciali, che sanno donare affetto e comprensione,che sanno regalare un sorriso,rasserenare un animo triste,portare allegria....grazie....
E Buon 8 Marzo a tutte le Donne di ogni nazionalità...a tutte le Donne che lavorano dentro e fuori casa...a tutte le Donne che lottano per cambiare in meglio questo mondo.......e auguri anche a tutti gli uomini che sanno amarle e rispettarle....
Un fascio enorme di mimose per tutte Noi!!!:flower: :flower: :flower:
e un abbraccio grande
:love_4:
yeye
 

aldad

Giardinauta
augurissimi a tutte noi!
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una leggenda legata alla mimosa



La mimosa, fragile e gentile.

In un paese lontano, all'altro capo del mondo, nell'isola di Tasmania, ed in un tempo altrettanto lontano, nacque il fiore della mimosa.
Gli abitanti dell'isola ne raccontano la leggenda.
In quel tempo, l'isola era dominata da un re guerriero, molto coraggioso e bello, alto ed agile, di pelle scura e coi capelli neri e lucenti come l'ala dei corvi, ma col cuore indurito dalle numerose battaglie. Così era tutta la sua gente: alta, scura di pelle e brusca di modi, con lunghi, lisci capelli a incorniciare il viso severo. Essi amavano i combattimenti contro le numerose tribù nemiche, e le cacce pericolose alle belve che infestavano l'isola. Combattimenti e cacce che affrontavano con altre grida crudeli, per spaventare il nemico.
Un giorno, durante l'ennesimo combattimento, il re venne gravemente ferito.
La madre e la sorella del re amavamo molto il loro caro, ma non amavano affatto la sua bella e giovane moglie, che non giungeva gradita al loro cuore, duro quanto quello di lui. La giovane regina era una creatura del tutto diversa, piccola di statura, timida e gentile, con i capelli arruffati in corti riccioli, biondi come batuffoli d'oro, la pelle dorata come miele puro e una bassa voce soave che sembrava una musica.
Pareva giunta lì da un altro mondo, la piccola regina, da un mondo di fiori, di sorrisi e di pace. Le due donne, scarne, scure e crudeli come il loro congiunto regale, erano inevitabilmente gelose della dolce, tenera bellezza di lei.
Approfittando della timidezza della piccola sposa, le due donne si precipitarono a curare il loro congiunto, trattenendo con vari pretesti la moglie lontana dalla tenda dove giaceva il ferito. Lei si disperava, perché era molto innamorata di quel suo marito rude e forte, ma non osava far valere i propri diritti di moglie, dimentica, nel suo sgomento, che erano anche doveri, temendo di far cosa sgradita alla suocera ed alla cognata, e quindi di turbare la convalescenza dell'uomo che amava.
La piccola regina era sola, nessuno la consigliava, perché i cortigiani, con la viltà dei deboli, si erano schierati dalla parte che intuivano più forte, e crudele, in quella lotta silenziosa per impadronirsi del cuore del Re.
Passarono i giorni, che divennero settimane, e poi mesi. Quando infine il Re fu guarito era ormai solo desideroso di punire la piccola regina le cui visite aveva tanto aspettato, senza che il suo orgoglio di re gli avesse permesso di ordinare la presenza della donna che nel suo cuore invocava. E dunque il Re bandì dal suo cospetto, senza esitazione, la giovane moglie innocente, senza nemmeno volerne ascoltare le ragioni, tanto il solo vederla, ormai, gli riusciva sgradito.
Giunse infine il fratello a riprendersela, il fratello, della stessa impietosa razza del Re.
Venne per riportarla a casa, ripudiata, libera, lei che era cinque volte madre, di darsi ad un altro uomo.
Ed in soli sette giorni il fratello la rimaritò ad un Principe di luoghi lontani, distanti dal regno dal quale la piccola regina era stata senza colpa bandita.
Pure, timida e dolce com'era, la piccola, infelice Azar, ormai senza più lacrime né desideri, non si ribellò al suo destino. Chiese soltanto, come dono di nozze, un velo che le consentisse, nel lungo viaggio per raggiungere la sua nuova dimora, di coprirsi il volto ed il corpo, per non essere riconosciuta quando fosse passata dalle terre di Asan, padre dei suoi figli e crudele signore, poiché l'incontro coi suoi piccoli le avrebbe senza alcun dubbio spezzato il cuore.
Il Principe suo nuovo sposo era meno duro di cuore di Asan, e in qualche modo la disarmata dolcezza della piccola regina scacciata dal suo regno ebbe a parlare al suo cuore. La giovane ebbe dunque il suo velo, col quale si ricoprì interamente. Ma quando passò davanti alla reggia che era stata sua, i figli di lei, che ogni giorno spiavano dall'alto delle torri il ritorno della madre, la riconobbero nonostante il lungo velo ed accorsero piangendo e invocando a gran voce il suo ritorno.
Ancora una volta, Azar fece appello alla pietà del suo nuovo Signore, chiedendo che le fosse consentito fermarsi un momento, e lasciare un dono a ciascuno dei figli. Ed il Principe ebbe ancora una volta pietà della piccola sposa disperata, e acconsentì alla richiesta. Così, Azar poté regalare ai suoi bambini stivali trapunti d'oro, e lunghe, ricche vesti alle fanciulle, e lascio un abitino per il più piccolo, che dormiva ignaro nella culla. Il padre però, da lontano, vide tutto questo, e richiamò a sé i figlioli, che dimenticassero in fretta la madre indegna di loro.
Azar sentì quella voce dura dettare ancora una volta il suo destino, e ancora non seppe trovare parole a difesa della sua inutile innocenza. Si accasciò allora, ormai sfinita dall'ingiustizia e dal dolore, e sopra di lei il lungo velo di nuova sposa si posò pietoso a coprirla da tutti gli sguardi.
Andò più tardi il suo nuovo Signore a riprendersi l'infelice creatura, deciso a regalarle una vita intera di felicità. Ma ormai il destino di Azar era giunto a compimento.
E fu così che il Principe pietoso, sotto il lungo velo che era stato il suo dono di nozze, non trovò che un fragile arbusto fiorito di mimosa, ben abbarbicato con le sue radici alla terra, deciso a non lasciarsi strappare dal luogo dove era tutto il suo cuore, i piccoli fiori odorosi a ricordare ai figli di Azar i batuffoli biondi che ricoprivano il capo della loro madre, al tempo in cui era stata felice.
Ad Azar, così dolce, remissiva, obbediente e infelice, il tempo renderà poi giustizia alla sua bizzarra maniera: perché il fiore nato da lei verrà riconosciuto da tutte le donne come il simbolo della propria presa di coscienza, e della capacità di decidere esse stesse il proprio destino.
Apparentemente delicato, in realtà forte e resistente, impossibile da sradicare, contro il suo volere.
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a tutte le donne del mondo
 

lobelia

Florello Senior
Che bello ragazze! vorrei essere lì ed abbracciarvi tutte come delle sorelle! Auguri auguri e auguri, per tutti gli sforzi che facciamo ogni giorno perché questo mondo si affidi all'amore ed alla comprensione, per tutta la passione che mettiamo nelle cose che facciamo, per tutta l'attenzione che dedichiamo all'ascolto degli altri, per l'amicizia, la costanza, l'emozione e il calore che regaliamo a chi amiamo!!!!
Abbbbbrracccciiiiii!!!!!!!!!!!!!!
 

paperella1

Giardinauta Senior
grazie per avermi fatto conoscere questa leggenda è davvero molto bella anche se tristissima!!!!!!!
Auguri a tutte le donne del mondo, auguri di trovare la giusta dignità di persona anche a quelle donne che non sono considerate tali!!!!!!!
 

rossl

Giardinauta Senior
restituisco con affetto l'abbraccio a tutte noi con l'augurio di non dimenticare mai alcuni dei beni più grandi che possediamo: la libertà, la dignità, l'intelligenza, la sensibilità
 

Pin

Master Florello
Auguri A Tutte Indistintamente
E Grazie A Tutti Gli Uomini Che Si Ricordano Di Questo Giorno
E Siccome Oggi Sono Buona Grazie Anche A Chi Si Ricorda Della Donna Solo In Questo Giorno.

Ma Per Noi Vere Donne Tutti I Giorni Sono Un 8 Marzo
 
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