Ciao a tutti,
è il mio primo post, quindi ne approfitto anche per salutarvi. Non mi sembra di aver trovato uno spazio apposito (nooo... c'eraaa....
).
Ho un giardino di circa 400 mq, anche se oltre la metà è lastricato.
Ci sono, tra le varie piante, anche degli alberi da frutto: due limoni, un arancio, tre susini ( di varietà diverse ) e un albicocco. Cerco di fare tutto il più "bio" possibile, quindi evito pesticidi finchè posso.
Il problema specifico: uno dei susini. Premetto che è una pianta piuttosto grande e ha la sua età (circa 15 anni). Ha sempre avuto una produzione abbondante, alcuni anni addirittura smisurata. Quest'anno, a seguito di buona potatura, ha fatto un po' meno susine del solito ma molto più grandi e dolci. L'anno scorso fece circa un quintale di susine ma molto più piccole e piuttosto aspre, buone per la marmellata. Fa susine scure a polpa gialla (sono quelle rotonde, quindi sono susine e non prugne). E' tardivo, le susine cominciano a maturare da fine agosto e sono pronte non prima di settembre. Le ultime le ho colte qualche giorno fa.
Qualche giorno fa ho anche cominciato a notare la produzione di resina dal tronco e dai rami principali, a bolle tanto più grandi quanto più grande è lo spessore del tronco o del ramo. Le bolle sono uniformemente distanziate e distribuite. Non sembra avere altri segni di sofferenza. Ha ancora tutte le foglie e di solito non finiscono di cadere prima di dicembre. So che può essere una malattia detta gommosi e che una delle cause sono i funghi, e una delle soluzioni può essere solfato di rame, dopo aver tolto le bolle manualmente, direttamente su tronco . Ma a che concentrazione? Non farà male alla pianta, che ha ancora le foglie? A quanto ne so bisognerebbe aspettare la caduta ma non vorrei attendere altri due mesi. Poi domanda da ignorante: la poltiglia bordolese è il solfato di rame + calce... Ma si usa anche il solfato di rame da solo? E se sì, quando uno e quando l'altro?
Ogni consiglio benvenuto.
Grazie.
è il mio primo post, quindi ne approfitto anche per salutarvi. Non mi sembra di aver trovato uno spazio apposito (nooo... c'eraaa....
Ho un giardino di circa 400 mq, anche se oltre la metà è lastricato.
Ci sono, tra le varie piante, anche degli alberi da frutto: due limoni, un arancio, tre susini ( di varietà diverse ) e un albicocco. Cerco di fare tutto il più "bio" possibile, quindi evito pesticidi finchè posso.
Il problema specifico: uno dei susini. Premetto che è una pianta piuttosto grande e ha la sua età (circa 15 anni). Ha sempre avuto una produzione abbondante, alcuni anni addirittura smisurata. Quest'anno, a seguito di buona potatura, ha fatto un po' meno susine del solito ma molto più grandi e dolci. L'anno scorso fece circa un quintale di susine ma molto più piccole e piuttosto aspre, buone per la marmellata. Fa susine scure a polpa gialla (sono quelle rotonde, quindi sono susine e non prugne). E' tardivo, le susine cominciano a maturare da fine agosto e sono pronte non prima di settembre. Le ultime le ho colte qualche giorno fa.
Qualche giorno fa ho anche cominciato a notare la produzione di resina dal tronco e dai rami principali, a bolle tanto più grandi quanto più grande è lo spessore del tronco o del ramo. Le bolle sono uniformemente distanziate e distribuite. Non sembra avere altri segni di sofferenza. Ha ancora tutte le foglie e di solito non finiscono di cadere prima di dicembre. So che può essere una malattia detta gommosi e che una delle cause sono i funghi, e una delle soluzioni può essere solfato di rame, dopo aver tolto le bolle manualmente, direttamente su tronco . Ma a che concentrazione? Non farà male alla pianta, che ha ancora le foglie? A quanto ne so bisognerebbe aspettare la caduta ma non vorrei attendere altri due mesi. Poi domanda da ignorante: la poltiglia bordolese è il solfato di rame + calce... Ma si usa anche il solfato di rame da solo? E se sì, quando uno e quando l'altro?
Ogni consiglio benvenuto.
Grazie.