ok. vediamo di chiarire.
Le piantine nate da seme di un fruttifero sono figlie del caso che ha fatto incontrare il polline di un papà ignoto con lo stimma della pianta che ha fruttificato. In teoria il frutto potrebbe essere anche migliore dei genitori, in pratica non lo è quasi mai e bisogna aspettare anni perché la pianta fruttifichi per saperlo.
Per questo si ricorre alla tecnica dell'innesto.Il portainnesto o selvatico è la forma selvatica della specie in questione oppure la pianta nata da seme di una varietà a caso.La prima opzione è da preferire perché si hanno garanzie di qualità maggiori sullo sviluppo dell'apparato radicale e si può scegliere il portainnesto con caratteristiche adatte alle proprie esigenze.Per fare un esempio se vuoi un limone in vaso da coltivare a Milano innestalo su poncirus trifoliatum che ti da una pianta più piccola e resistente al freddo ma anche meno produttiva e, quindi, se stai a Catania e devi mantenerci la famiglia vendendo limoni usa il classico arancio amaro
Il lavoro degli ibridatori è proprio quello di effettuare incroci controllati da genitori con caratteristiche note per ottenere le famose rare forme migliorate per sapore,sviluppo,resistenza alle malattie,ecc.
L'innesto come anche la talea o la margotta sono forme asessuate di riproduzione, il figlio è un clone del genitore a lui identico in tutto. In pratica è la stessa pianta e qui possiamo iniziare il discorso (lunghissimo) dei rischi dovuti alla diminuzione di varietà in contivazione (ma questo è un'altro discorso

)
scatolina probabilmente, quando hai prelevato la tua talea hai sceltoper errore un getto selvatico della pianta madre. riprova
se poi ti vuoi dedicare agli incroci fallo pure, magari ottieni prima o poi qualcosa di spettacolare

ma devi essere pronta ad accettare gli insuccessi e continuare a provare

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Se vuoi ti spiego come si fa
