un po’ di chiarezza, non perché sia chissà chi (non sono un Geologo) ma perché mi interesso da sempre al livello "hobbistico" di terremoti ecc ecc ed ho avuto recentemente un colloquio di lavoro con un Geologo col quale ho affrontato anche certi argomenti.
C’è da premettere che l’Italia è sismica in toto, nessuna parte esclusa e la sismicità classificata dall’ingv è ben poco credibile e vi spiego perché.
Noi siamo abituati a una concezione del tempo tutta nostra, per noi un secolo è un’eternità perché concepiamo il tempo a misura d'uomo.
Il realtà geologicamente 100 anni sono un niente, per farvi capire, da un punto di vista geologico l’eruzione del vesuvio che seppellì pompei è avvenuta “ieri”, per noi è passata un'eternità!
Ciò significa che per avere una classificazione sismica credibile di un territorio non bastano affatto i mille anni di registrazione più o meno precisa di eventi sismici sulle quali si basa l'ingv, un era geologica credibile che consentirebbe una classificazione sismica altrettanto credibile va dai 10.000 ai 20.000 anni, cercare di classificare un territorio con soli mille anni di conoscenza degli eventi è a dir poco ridicolo.
Purtroppo, però, la gente vuol sapere, ha bisogno di pezze di appoggio per andare avanti e gli enti come l’ingv non possono di certo ammettere pubblicamente che non sanno niente di niente.
Il terremoto recente in Emilia è una dimostrazione palese di quello che vado scrivendo.
La realtà è che non lo sanno cosa è sismico e cosa non lo è e quanto lo e e quanto non lo è, e anche ciò che adesso non è considerato con alta pericolosità sismica, in realtà potrebbe esserlo.
Tanti terremoti hanno dei periodi di ritorno che son sempre quelli perchè la relativa faglia ci mette più o meno il medesimo periodo di tempo per accumulare la medesima energia, il problema è che un terremoto può tornare con pressappoco la medesima magnitudo, ogni 50 anni, ogni 100, ogni 1000 ogni 5000, ogni 10000 ogni 15.000 anni, ecc ecc
Se un forte terremoto ha un periodo di ritorno di 10.000 (supponiamo, ma basta anche un lasso di tempo minore come 2000 anni) noi con soli mille anni di dati registrati non siamo in grado di capirlo e quindi potremmo classificare non sismica una zona dove un forte terremoto si presenta ogni 10.000 anni (o anche molto meno).
Con le conoscenze che abbiamo oggi e le relative classificazioni sismiche di tipo tassativamente statistico, posiamo sapere e fare poco se non costruire con modalità antisismiche (che vigono però dagli anni 80) ricordandoci che adeguare tutto il patrimonio edilizio esistente è utopistico.
Io ho uno smartphone android e mi sono scaricato da un anno un’applicazione collegata con l’ingv che mi avverte di ogni terremoto nel mondo con un messaggio.
Nel Pollino ci sono eventi sismici da mesi e mesi tutti di bassa magnitudo neanche percepibili.
E’ ovvio che certi sciami indicano qualcosa, una certa attività, però nessuno può sapere se quest’attività sfocerà in un forte sisma, ne quando esso eventualmente si verificherà o se detto sciame sarà fine a se stesso.
Nell’eventualità di uno sciame come quello ci può essere un terremoto forte ma esso può avvenire domani, tra 10gg, tra tre mesi, tra un anno ecc ecc, non lo sa nessuno.
Si pretende che si avverta la popolazione, ma è davvero utile dire che ci potrebbe essere un forte sisma senza sapere quando e dove avverrà??
Che fa la gente, dorme in tenda per un anno???
Ridicolo!!!
L’unica cosa che rimprovero ai geologi è che dovrebbero valutare anche lo studio di altre teorie vedasi ad esempio Bendandi, c’è qualcosa di vero e credibile da approfondire.
La magistratura, che è il vero problema di questo cavolo di paese, ragiona come un bimbo scemo.