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serissa phoetida

N

nefer80

Guest
Ciao qualcuno sa per caso le cure specifiche per la serissa phoetida???
Grazie e rispondetemi al più presto....
 

Paola-Luna

Florello
La serissa è originaria dell'Asia ed è un piccolo albero sempreverde a foglie piccole e fiori bianchi in giugno. Può anche avere fiori sporadici durante tutto l'anno. Si può stimolare la fioritura eliminando i fiori appassiti. Reagisce agli spostamenti perdendo molte foglie, ma ha buona capacità di ripresa.
Ubicazione: d'estate accanto ad una finestra luminosa ma ombreggiata quando il sole è troppo intenso oppure all'aperto da fine maggio in luogo riparato. D'inverno accanto ad una finestra luminosa tra i 12 e 18°C. tollera anche temperature più elevate purchè siano ridotte durante la notte.
Innaffiature: abbondanti d'estate. In inverno mantenere umidità costante: attenzione che il caldo secco degli appartamenti disseca il pane di terra con conseguenze irreparabili.
Concimazioni: dalla primavera all'autunno ogni 15 gg. D'inverno è sufficiente una volta al mese.
Potature: sui rami tutto l'anno per mantenere la forma compatta.
Legature: sempre possibili
Moltiplicazione: facile per talea.

Viene chiamata 'foetida' per la puzza che i fiori (seppur molto carini) emanano.

Attenzione: in genere è una di quelle piante 'finte bonsai' che vengono spessissimo regalate in cambio di una donazione ai banchetti delle piazze pro Aids, Telefono Azzurro, Cancro etc...... o che vengono regalate a Natale (come è successo a me) ma che non durano più di una stagione...... Non sono bonsai ma piante con apparati radicali soffocati da un pane di terra troppo compatto e argilloso e 'tirate' al massimo nelle serre per poi essere rivenduti.
Buona fortuna.
 
B

Bacarospa

Guest
Purtroppo è vero quello che ha detto Paola-Luna sulle piante "finte bonsai"...volevo solo dare un piccolo suggerimento per riuscire a mantenerle più di una stagione:
Direi che la cosa fondamentale è liberarle dal quel terriccio argilloso.E' una operazione che richiede davvero molta cura! Ci si può aiutare con un legnetto non troppo appuntito e partendo dal bordo del pane (dopo chiaramente aver svasato la pianta!) tirar via con cura il terriccio, cercando di strappare meno radici possibile!
Dopo la pianta può essere rimessa nel solito vaso,....basta mettere un pò di terriccio in fondo, mettere la pianta sopra e aggiungere il terriccio premendolo un pò ai lati in modo che la pianta rimanga eretta! Annaffiare subito dopo stando attenti di non portar via tutto il terriccio messo!
Di solito come terriccio io faccio un misto: 50% terriccio universale (buono) 50% terriccio per piante grasse!
Comunque la Serissa, almeno per quanto mi riguarda, è tra le più complicate da far sopravvivere...io di solito compro le piante "finte bonsai" sia per la buona azione, sia per pietà della povera piantina che cerco di rimettere in sesto subito dopo averla comprata, ma cerco sempre di prendere piante robuste tipo Ficus ecc.
 
G

gennarino

Guest
Per il rinvaso aspetterei marzo. e soprattutto non rinvasare a radici nude, la serissa soffre questo tipo di pratica.
 
B

Bacarospa

Guest
Hai ragione Gennarino a dire che è meglio aspettare marzo, ma spesso e volentieri con quel terreno argilloso non si può aspettare molto...
E' vero anche che la serissa soffre molto a rinvasarla a radici nude (il mio era un suggerimento sulle piante che si comprano con quello specifico terriccio), e anche se in maniera minore anche le altre piante subiscono il trauma....il vero problema è che quel terriccio duro come un sasso a mano a mano che passa il tempo atrofizza le radici e il risultato finale è ben immaginabile :( Quindi la scelta è dura (quanto il terriccio!), operare o non operare?!? In entrambi i casi si deve sperare che vada tutto per il meglio!
 

Paola-Luna

Florello
per quanto riguarda le annaffiature (sia dopo il rinvaso che in genere) io suggerisco di farle 'bere' mettendole in un recipiente con l'acqua fino a metà vaso e lasciare che succhino da sole.... dopo 30 minuti, quando il pane di terra è inumidito, toglierle e lasciare sgocciolare l'acqua d'eccesso.... in questo modo si evita che l'acqua spazzi via la terra ;)
 
B

Bacarospa

Guest
Giustissimo, anch'io faccio così...e anche se molti consigliano di immergere completamente il vaso, io trovo che sia alquanto scomodo e inoltre dannoso per il fusto
.........premetto: Io non sono affatto una bonsaista, ma di quelle piantine che si trovano per beneficenza ne ho piena la casa (di mie e non...) :D
 
R

riccardo

Guest
Il rischio dell'immersione è di perdere eccessive quantità di sali presenti nel terriccio.Io immergo solamente appena rinvaso, poi utilizzo un innaffiatoio dalla cipolla molto fine e il terriccio non si smuove.In caso non si disponga di tale annaffiatoio consiglio di cospargere la superficie del terriccio con del muschio, che oltre ad essere bello aiuta a prevenire parecchi problemi.
Ciao
Riccardo
 
B

Bacarospa

Guest
troppo bella l'idea del muschio....provvedo subito, visto che in questo periodo e con queste piogge lo trovo in abbondanza
 
R

riccardo

Guest
Ciao Bacarospa, ti consiglio di usare quel muschio che si trova solitamente sui muretti.Lo riconosci perchè è basso e porta con sé delle capsule arancioni che contengono le spore.Non striscia e non è a rosette, nemmeno l'erba presepina va bene perchè è infestante e danneggia i tronchi.Ti interessa anche farlo attecchire?
Togli con un coltello il terriccio sottostante le zollette(raccoglilo con una spatola o qualcosa di simile), metti del terriccio fresco(1-2 mm) sopra il vecchio terreno installa il muschio nel vaso, premi un poco e cospargilo con un pò di terra di bosco o di sabbia fine.Disponilo in piccole zolle e cerca di non farle accavallare, altrimenti marciscono.Le puoi fissare con del filo di ferro di piccolo diametro piegato a U rovesciata.Ricordati di spruzzare il terriccio per un pò di tempo.
Io lo utilizzo sopratutto per le composizioni su lastra o su roccia dove è assolutamente indispensabile.Ti puoi divertire anche a raccogliere nei boschi quei licheni azzurrognoli a forma di trombetta.Il contrasto cromatico è accattivante.Il metodo migliore comunque sarebbe quello di far seccare il muschio e poi sbriciolarlo sulla superficie, facendo attenzione alle annaffiature ed avendo la costanza di tenere il terreno sempre umido per circa un mesetto....troppo lungo non credi?
Hai mai pensato di crearti un microambiente con una piccola roccia dove sopra crescono muschi e licheni insieme ad altre erbacee? ;)
Ciao
Riccardo
 
B

Bacarospa

Guest
WOW Riccardo, quanti consigli stupendi...se tu non li avessi postati avrei sbagliato di sicuro......adesso non ho scusanti

A proposito di coltivare su roccia...me ne sono innamorata diverso tempo fa :D , ma ho sempre avuto una gran paura a farlo!!!
Perchè non posti qualche foto delle tue beneamate.....così mi rifaccio gli occhi e magari scopiazzo un pò della tua tecnica :D
CIAO BACA
 

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