Scat, quell'articolo è stato pubblicato sul sito ATAO, quando era curato dall'amico Giovanelli di Udine.
Allora io facevo parte dell'associazione e ricordo che il segretario aveva la passione di pubblicare tutte le novità che trovava in giro. Sempre dalla serie delle novità, in quel periodo, fece notizia un altro articolo, che presentava il letame di cavallo, come il miracolo della coltivazione.
Io per la verità sono convinto che ogni sperimentazione, ha le proprie ragioni ed in particolari circostanze, può veramente essere miracolosa ( nel caso del letame, sperimentato dal segretario ATAO del tempo, non fu una bella esperienza perchè nel cimitero attiguo alla sua serra trovarono dimora parecchie piante) però, prima di decidere di sposare l'una o l'altra causa, è opportuno valutare se conviene.
Nel caso del "SERAMIS", come ti ha già detto iacopo, è un materiale argilloso inerte che usato come substrato, funge da volano di umidità ma lascia la pianta sguarnita con l'alimentazione.
Inoltre,la scelta può andar bene quando si hanno poche piante, immagina con tante piante di diverse esigienze, quanti problemi in più ti trovi ad affrontare. Quindi, il mio istinto dice che un buon composto ben calibrato per le diverse neccessità ci può ancora star bene. Ciao guido