[FONT="]Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]odontoiatriche.[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]euro di ticket.[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="](ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]accessibili?[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Cosa c'è da nascondere?[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]le informazioni secondo le modalità richieste".[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]italiani.[/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività [/FONT][FONT="]
[/FONT][FONT="]dieci milioni di euro all'anno".Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.[/FONT]