Salice oppure?

[Bonsailab]

Cia ragazzi,
in questi giorni sto considerando l'idea di lavorare qualche pianta che si sviluppa in ambienti umidi, presso rive di fiumi, torrenti etc.
In primis quindi immagino un salice (Salix alba, salix helvetica).
Esemplare arduo?
Magari ache abbinando qualche roccia di fiume.
Ricercando un po, ho trvato anche altre essenze che si sviluppano in ambienti simili, ecco qualche esemplare: Taxus Baccata, Acero Argentato, Amelanchier Arborea, Taxodium distichum e il Noce.

Sembrerebbero pero' che tutte queste piante sono difficili da reperire, sia in natura che presso vivai forse; (tranne il noce).
Ci sono altre piante piu' comuni che mi sfuggono?
Che ne pensate? Puo' dare soddisfazioni un progetto simile?

 

[boba74]

Mi viene in mente solo (oltre a quelle che hai detto tu) la Metasequoia.
In effetti sono piante un po' difficili da trovare, infatti io sto cercando di riprodurle da seme....(metasequoia e taxodium).
Potresti puntare anche sul bambù, ma si fanno più che altro piante da compagnia e boschetti...

 

[boba74]

P.S. il noce lo lascerei perdere perchè non è molto bonsaizzabile.

 

[Bonsailab]

Sapevo della poca "gratitudine" che restituisce il noce, ma ho una pianta di un paio d'anni, e visto che mi piace fare esperimenti.... ci provero' lo stesso ;P
Direi che gli altri esemplari che hai citato sono altrettanto difficili da trovare.
Il piu' comune resta il salice pare, che cmq credo sia non facile reperirlo.

PS
Complimenti per le margotte di viti; anche io provvedero' a farne qualcuna

 

[Lucagfc]

stavo considerando l' acquisto di un boschetto di bambu me lo consigliate?

 

[boba74]

Il boschetto di bambù è molto carino. Certo non è un vero bonsai, però fa il suo occhio. L'unica cosa da fare è sfilare i germogli apicali quando diventano troppo lunghi. Da un anno all'altro spuntano poi nuove canne dalla base.
Io l'ho fatto con un germoglio di bambù che ho prelevato dalla radice di un cespuglio. Inizialmente tieni la canna unica, ma poi dall'anno dopo cominciano a spuntare quelle nuove, che sono più sottili, essendo in vaso, perciò a mano a mano le sostituisci eliminando quelle più vecchie.

 

[boba74]

Ecco il mio boschetto. E' un poì spelacchiato perchè l'ho appena sfoltito...

 

[Bonsailab]

Molto bello
Anche il vaso blu che conferisce in qualche modo la presenza di acqua.
Credo che se riuscissi a formare un tappeto di muchio bello verde che tiene "intrappolata" l'umidita'....acquisterebbe di molto.

Vorrei fare qualcosa del genere...ma con salici oppure sarebbe il massimo se riuscissi a trovare qualche Cipresso Calvo per creare un ambiente extra umido.
Ma pare molto molto difficile!

 

[boba74]

In realtà quel vaso dovrò cambiarlo, perchè vorrei più una lastra di roccia, magari anche più larga in modo da ampliare il boschetto col tempo.
Il taxodium lo vorrei anch'io, addirittura va tenuto con il vaso semisommerso in acqua (contrariamente a quasi tutti i bonsai). Purtroppo non se ne trovano, io ne ho piantati da seme, ma per ora nessuno mi è germogliato....

 

[francobet]

non concordo con il taxus ( soffre da morire i ristagni idrici ).
ho anche un salix elvetica, ma mi sono accorto che non ama tanto l'acqua....anzi il mio si è baccato un marciume...

di taxodium ne ho uno, che tengo a bagno da giugno a agosto. in questo modo sviluppa le radici particolari ( pneumatofori ) per assorbire ossigeno.

 

[boba74]

A me è spuntata una metasequia.
Anche quella mi hanno detto di tenerla a bagno, ma posso farlo già adesso che è appena nata o meglio aspettare?

 

[Bonsailab]

non concordo con il taxus ( soffre da morire i ristagni idrici ).
ho anche un salix elvetica, ma mi sono accorto che non ama tanto l'acqua....anzi il mio si è baccato un marciume...

di taxodium ne ho uno, che tengo a bagno da giugno a agosto. in questo modo sviluppa le radici particolari ( pneumatofori ) per assorbire ossigeno.

Ciao, sono perplesso sul fatto che il taxodium soffre ristagni idrici.
Ma non è una pianta dell'America meridionale che vive nell'acqua?
Quasi stesso discorso per il salice:
ho letto da per tutto che ama l'umidita' tanto è vero che il suo habitat preferenziale è quello vicino a rive di fiumi o torrenti.
Come è possibile che possano soffrire di ristagni idrici?

 

[Bonsailab]

Per boba,
Ma quando pensi di invasare la metasequoia in un vaso bonsai?? )
Scherzi a parte, per ora essendo appena nata, quindi fragilissima, la farei crescere un po'...tenendo il terreno costantemente umido.
Quando le radici si faranno un po' piu' robuste, allora probabilmente si collochera' la pianta a bagno. Concordi?

 

[boba74]

Attenzione a non confondere il taxus (tasso) con il taxodium (cipresso calvo). Quest'ultimo è una pianta di palude, che pertanto vive tranquillamente con le radici a mollo, mentre il tasso no.
La mia metasequoia è solo un esperimento per ora, anche se speravo germogliasse più di un seme (ne ho piantati un centinaio, ma probabilmente il frutto non era buono).

 

[Bonsailab]

Hai ragione boba! Ho preso una svista!
Ero convinto che Francobet si riferisse al taxodium ditichum nonostante abbia citato esplicitamente il taxus! Scusa Franco!
Rimane pero' la perplessita' riguardo al salice sul fatto che possa soffrire di ristagni idrici.
Probabilmente c'è una differenza sottile ma sostanziale che mi sfugg; cioè quella tra una pianta che vive in palude nel suo habitat naturale; e quella di una pinata in un vaso bonsai che non drena a dovere nonostante fosse un esemplare come il salice amante degli habitat umidi.
Esiste questa differenza?
Per il taxodium invece, ma dove si puo' acquistare???
Ho visto che si vendono semi, ma non ci tengo proprio ad intraprendere un discorso che dura decenni.
Tuttavia ho anche visto che pianticelle di cipresso calvo costano un botto, circa 200 euro!
Avete qualche idea si come aggirare questi ostacoli?

 

[boba74]

Il discorso delle radici è piuttosto complesso. Secondo me i salici che crescono lungo le rive dei fiumi e dei canali non hanno le radici sempre a mollo, ma in una zona dove assorbono acqua per capillarità, e quindi c'è sia aria che acqua, inoltre possono decidere loro dove far crescere le radici, mentre in un vaso è più difficile, perchè non si riesce a creare una via di mezzo (o è a mollo o è a secco), quindi probabilmente bisogna sì tenere il terreno umido, ma evitare ristagni.
Per il taxodium (e anche la metasequoia) il discorso è diverso in quanto essendo piante di palude sono adatte a vivere in tali condizioni, e probabilmente ricavano l'ossigeno direttamente dall'acqua (anzi il taxodium produce degli pneumatofori, ossia dei rigonfiamenti che affiorano dall'acqua e servno per far respirare le radici, come si vede spesso in alcuni film americani, dove questi alberi giganteschi stanno in acqua e ai loro piedi sbucano queste montagnole di legno).