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Roma - Mostra "Impressionisti Francesi – da Monet a Cézanne"

Datura rosa

Guru Master Florello
Segnalo l'evento nel titolo a chi fosse interessato.
Ho letto che nell'allestimento della mostra, all'interno del Palazzo degli Esami a Trastevere, le opere vengono proiettate con vividezza e accuratezza su scala immensa per riportare, con dimensioni maggiori del reale, le pennellate di Monet, Degas, Pissarro, Cézanne e molti altri.

La visita della mostra consente di addentrarsi in un ambiente illuminato esclusivamente dalle immagini delle opere dei grandi maestri, nitide e reali così da coinvolgere emotivamente il visitatore e farlo sentire totalmente inserito nel contesto delle opere.
Ho visto nella presentazione in TV che è stato riprodotto il "ponte giapponese", presente nel giardino in stile giapponese del pittore presso Giverny, che sembrerebbe possa essere attraversato dai visitatori (salvo conferma).
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Ponte giapponese nel giardino di Giverny dipinto in vari momenti

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Forse devo ai fiori l'essere diventato un pittore, confidava Monet


A rendere ancor più suggestiva l’atmosfera generale è la colonna sonora, con le musiche di Debussy, Čajkovskij, Ravel e Offenbach.

https://it.blastingnews.com/roma/20...l-5-ottobre-al-5-dicembre-2018-005040243.html


rubetti.jpg tavolozza.jpg rubetti.jpg

Sempre per gli amanti dell'Impressionismo, ricordo che sempre a Roma, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini , è in corso la Mostra dedicata a Monet che avrebbe dovuto durare dal 19 ottobre 2017 all'11 febbraio 2018 ma la a cui chiusura, a grande richiesta è stata prorogata al 3 giugno 2018.
La mostra propone al pubblico 60 opere del padre dell’Impressionismo prevenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, quelle stesse opere che l’artista conservava nella sua ultima, amatissima, dimora di Giverny e che il figlio Michel donò al Museo.
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Monet: Ninfee (1916-1919)

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Monet Le rose (1925-1926)


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Monet Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi, 1905


https://www.ilvittoriano.com/mostra-monet-roma.html
 

Olmo60

Guru Master Florello
mi piacerebbe tanto poterla visitare e anche conoscere chi ha avuto l'idea di trasformarla in un "parco-giochi". Di sicuro lo ammiro perchè ha capito tutto: se è arrivato a ideare spazi emotivi per "coinvolgere", (falsi ponti compresi), con tanto di colonna sonora, bè, forse ha capito che i quadri da soli non sarebbero bastati a un pubblico che presuppone "ignorante".
Forse ha pensato agli "amanti dell'Impressionismo" come si pensano "gli amanti del Barolo".....chissà cosa ne pensano i critici d'arte su questo allestimento...andrò a cercare. :V grazie mille per la bella notizia:)
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Io non la vedo in modo negativo; chi ama i grandi artisti e le loro opere solitamente privilegia un altro tipo di mostra, l'esposizione dei quadri che li renda protagonisti e non "spettacolo" come sembrerebbe quella in corso (ripeto, sempre salvo conferma dopo averla visitata). Preferisce confrontarsi con l'opera nel silenzio, con luci "discrete" e magari con la possibilità di sedersi di fronte ad essa per poterla osservare per il tempo necessario (diverso per ciascuno e ciascuna).

Forse, però, la scelta dell'allestimento particolare descritto può essere intesa non solo come un evento con ritorno economico ben maggiore di una mostra "tradizionale" (e questo ci sta, non ci piove) ma anche come un modo di attirare e incuriosire un maggior numero di persone - soprattutto i giovani grazie alla tecnologia della quale si fa uso - persone che sono ancora distanti dal mondo dell'arte pittorica e che, a guardar bene, nel quotidiano attualmente non mi sembra abbiano grandi stimoli se non le lezioni scolastiche a cura di insegnanti non sempre in grado di suscitare interesse o "combattere e vincere" la battaglia con altri mezzi di attrazione a disposizione dei ragazzi già da un paio di generazioni circa.
Non ignoranti ma che ignorano per mancanza di conoscenza, dunque, l'esistenza di questo mondo meraviglioso.
Mi auguro, quindi, che una visita personale mi confermi in questa visione positiva e lascio ai critici (ma quali critici? I critici d'arte o i critici di tutto?) dire la loro.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
i critici d'arte.. il loro parere serve per un confronto, ma poi è bene che ognuno ragioni con la sua testa.. Io non critico scelte di questo tipo, che certamente attraggono più persone, i loro allestimenti fanno parlare, passano dai mezzi di comunicazione....e si sa, mai sottovalutare questo potere.
I fondi mancano, le casse vuote, quindi ben venga tutto ciò che può dare una mano per la gestione dei beni culturali. A Bologna, l'esposizione del dipinto "La ragazza con l'orecchino di perla" di Vermeer fu pubblicizzata tantissimo, c'era la calca, però sentendo la gente commentare, veniva da piangere....no, non è questo il pubblico che ama l'arte, questo, in genere, segue la scia.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
i critici ? non esagero se scrivo che la maggior parte di loro è laureata in tutto meno che in arte....e sono più o meno giornalisti....
i critici fanno il loro lavoro visitano ed esprimono un opinione ....
se invece parliamo degli STORICI.... studiosi di arte o di ciò che intorno ci gira .... bhe forse qualcosa avrebbero da dire solo se del tal quadro non potessero vedere e studiarsi l'originale.... allora in questo denegato caso ...se ci sta la gigantografia ma non l'opera originale ....probabilmente da dire ne avrebbero tanto ... a partire dal fatto che molto probabilmente manco la considerano una "mostra/esposizione" ma piuttosto .....un evento da fiera...uno spettacolo fieristico....

comunque SI...al giorno d'oggi è molto difficile riuscire ad attirare del pubblico ( anche se appassionato in materia) in una mostra /rassegna d'arte....
perchè ormai in materia ci sta davvero troppo di tutto, dalle ciofeche , alle ciofeche travestite " che paiono e/o sono presentate/spacciate per.... ma non sono....", alle decenti, alle rare buone /ottime esposizioni mostre evento....ormai tutti si inventano organizzatori, curatori (purtroppo pure "critici") anche gente che di, per e con l'arte c'entrano manco un poco o per niente........
quindi in effetti se non si fa qualcosa di diverso o davvero curioso ....la gente si smuove poco.....e , al giorno d'oggi con tutto sto "mordi e fuggi", turisti compresi... manco loro...
 
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Olmo60

Guru Master Florello
i critici ? non esagero se scrivo che la maggior parte di loro è laureata in tutto meno che in arte....e sono più o meno giornalisti....
i critici fanno il loro lavoro visitano ed esprimono un opinione ....
i critici d'arte sono anche storici dell'arte per definizione....come farebbero a criticare l'arte se non ne conoscessero la storia? c'è chi distingue tra i due "mestieri" ma le ritengo distinzioni fittizie ) perciò mi riferivo a gente come Philippe Daverio, Carlo Argan, Sgarbi o Zeri non a personaggi da tolk show come Mughini o Mara Venier che possono parlare di tutto ma solo per riempire uno spazio.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ne Daverio ne Sgarbi , ne Bonito Oliva...sono laureati con qualcosa che c'entra con l'arte ma , vero, ne sono stati , dopo, degli appassionati chi per sopraggiunto lavoro statale nella sovrintendenza e chi per propria passione prima e per lavoro dopo....
di veri storici,.. studiosi di e nell'Arte.... no ...non lo sono tutti...oggi quasi nessuno lo é, come nel vero e proprio significato, ovvero veri storici come lo erano Argan , Zeri, Calvesi, Bologna , Longhi ....e ora? .gran pochi ....,paragonarli " come storici" ? no mi spiace un critico é e rimane un critico ....uno studioso é altro ....potranno anche parlare delle stesse cose, parlarne. appunto ...ecco il critico li si ferma ...descrive ed esprime un opinione....adoperando le ricerche degli storici....un esempio calzante...Datura ha fatto una recensione, diventandone critica , dell'evento...descrivendolo adoperando/usando cenni storici ,certo , ma di altri


...bhe uno storico ....che dire ...é uno
scienziato dell' ARTE, lui non ne
parla/ descrive solamente ...esempio.lui ricerca il tipo di tela usato, il tipo di colore, la preparazione dei disegni della tela , quale sistema poteva venir usato per stendere i colori la storia e la vita dell'artista e tanto altro ma nello specifico, è specializzato....scrive e fa storia....
é un ricercatore

quindi ,..si , concordo, tutti oggi fanno gli storici..,,
fanno ...non vuol dire necessariamente che lo siano....errore di "valutazione" talmente tanto ripetuto e frequente che come sempre é divenuto l'ordinarietá....
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Critica_artistica

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/critico.shtml

http://www.jobforte.it/storico-dell-arte/

https://www.finestresullarte.info/589n_roberto-longhi-metodo-forma-relazioni.php
 
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Olmo60

Guru Master Florello
non ho scritto che Daverio/Sgarbi sono laureati in qualcosa che ha a che fare con l'arte. Ma sono critici d'arte perchè è quello che fanno come esperti e competenti, ne sanno parlare e la sanno inserire in un contesto storico: questo è quello che voglio dire quando parlo di critici che sono anche storici, "storici" è in questo senso, si riferisce alla capacità di inserire fatti artistici in contesti storici, non più di questo.

non condivido l'idea che "i critici parlano e gli storici studiano"; che forse "parlano delle stesse cose ma il critico si ferma li" .come se per parlare di arte non bisognasse anche studiare. Per saper parlare d'arte, (anche per fare i critici non laureati) , c'è bisogno di studiare, viaggiare, vedere, confrontare e tanto altro...vero è che se ne può parlare da competenti o da incompetenti, ma questo è un altro discorso e si torna ai tolk show....laurea e basta non è sinonimo di competenza, ...magari lo fosse...
non so se non ci sono più veri storici alla Longhi, probabilmente hai ragione, vista la statura, però preferisco "grandi storici" a quelli più o meno "veri".
 
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Olmo60

Guru Master Florello
.uno studioso é altro ....potranno anche parlare delle stesse cose parlarne. appunto ...ecco il critico li si ferma ...descrive ed esprime un opinione....adoperando le ricerche degli storici....un esempio calzante...Datura ha fatto una recensione, diventandone critica , dell'evento...descrivendolo adoperando/usando cenni storici ,certo , ma di altri
I critici si basano sugli studi degli storici...( e di altri critici, ) come gli storici si basano su altri autori.....non partono dal niente...e me lo confermi nel tuo link su Longhi ( che per me è quasi un mito) :)...o qualcosa mi sfugge....
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
sfugge che gli storici/ studiosi sono , almeno dovrebbero , ricercatori, la storia non la studiano solamente... la possono riscrivere modificare ....
è evidente che non sono bravo come molti altri ad esprimere tali concetti/differenze ....per questo .....nei link. che ho postato ve ne é uno dedicato al critico.....
e uno dedicato allo storico ...
li ho postati proprio per esplicitare il loro significato e il
diverso "vivere" l'ambito
dell'arte....

come detto e scritto il fatto che oggi tutti si inventino critici e chi invece è critico professionalmente abilitato si inventi a storico....
NON vuol dire che ciò sia così realmente.....
vuol dire che un critico "chiunque sia" può anche esserlo ?
NO vuol solamente dire che chi é critico esercita in qualcosa "non suo" nel silenzio piu o meno "conveniente" di tutti.....
comunque hai ragione anche tu...
ormai il "così fan tutti" rende
labile la differenza tra gli uni e gli altri....
labile a notarsi ma legislativamente ben accertata....
per quello esistono albi e ordini professionali ben distinti tra gli uni e gli altri....
 
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Olmo60

Guru Master Florello
marco...59 pagine fitte fitte, scritte da un filosofo/psicologo/docente ecc.......che descrive minuziosamente "Las Meninas" di Velazquez....per parlare di arte come linguaggio e di un certo modo di pensare le cose. Non è uno storico, non ne parla da storico dell'arte, ma non potrebbe essere proprio per questo che
queste pagine che descrivono un quadro, vengono citate, ancora, dopo 50 anni ?
se un'opera d'arte è anche un linguaggio, perchè ammettere solo i laureati in storia dell'arte a fare da traduttori?
 

Mariiookft

Aspirante Giardinauta
In effetti ha ragione Olmo. Lui difende l'espressività dell'opera in sé per sé, che poi è realizzata per essere apprezzata in quella forma. Invece, le mostre moderne, vogliono porre l'osservatore all'interno dell'opera o comunque, in un contatto più ''fisico'' con l'opera. Sarà stata la tendenza a rendere spettacolo anche la cultura, ma comunque si creano nuove '' opere'', o meglio modi di mettere in contatto l'osservatore con l'opera. Se una volta ci si limitava all'opera stessa, come esperienza del vedere delle immagini e la corrente artistica cratterizzava il modo di vedere, di sentire l'immagine, oltre che comunicare un certo messaggio, oggi ci sono nuove manifestazioni nelle sale. Ai posteri l'ardua sentenza
 

Olmo60

Guru Master Florello
non si tratta di avere ragione....io credo che senza preparazione, nessuno può apprezzare niente, non ci si improvvisa critici ma nemmeno ci si improvvisa amanti..non so come dire.....ma chissà, qualcuno si incuriosirà di quello che ha visto e gli verrà voglia di approfondire.
penso che se a una mostra vengono affiancate troppe cose, troppe distrazioni, queste potrebbero fare l'effetto contrario e far dire "vado alla mostra per vedere il finto-ponte o per vivere l'atmosfera...ci pensi che tristessss.....
 

Olmo60

Guru Master Florello
Se una volta ci si limitava all'opera stessa, come esperienza del vedere delle immagini e la corrente artistica cratterizzava il modo di vedere, di sentire l'immagine, oltre che comunicare un certo messaggio, oggi ci sono nuove manifestazioni nelle sale. Ai posteri l'ardua sentenza

giusta osservazione:su:..mariio, sbaglio o sei possibilista? mi fai venire in mente la scena del film con Alberto Sordi e Anna Longhi che visitano la Biennale di Venezia!
:LOL::LOL:
 

Mariiookft

Aspirante Giardinauta
La mostra è fatta di parti di opere, che si susseguono lungo l'evoluzione dell'arte dell'artista. Vi sono poi associati brani di musica del periodo dell'opera artistica, in un'immersione all'interno dei personaggi delle opere e di ciò che esprime il brano musicale. In sostanza vuol essere l'incontro fra tecnologia, spettacolo, e arte tutto espressione del rapporto dell'uomo di oggi con l'arte.Valutando meglio preferirei la versione classica di mostra, l'informarsi su una mostra, un autore o seguire una guida che dia i significati più principali e qualche altra informazione.
 

Mariiookft

Aspirante Giardinauta
Boh che te devo dì? Alla fine questa mostra piacerà ad alcuni, è frutto di una determinata parte della società, come era appunto l'arte per quelle genti, popoli, corti, stati...che ce l'hanno lasciata come eredità pubblica. Ci sarà chi non ha interesse affatto, chi ci vorrà andare e chi la critica, questa mostra d'arte proiettata.

:LOL::LOL::ROFLMAO: fortissima la comicità e la schiettezza di Alberto Sordi e di quei film, che né io né la mia generazione più recente non conosce proprio
 

Mariiookft

Aspirante Giardinauta
Però si parla della mostra proiettata impressionista a Roma... veramente coinvolgenti le pennellate di colore, molto vibrante, degl'impressionisti. E poi con l'accostamento di colori risaltante di questi artisti e i loro soggetti a volte placidi e solari, altre volte più soggettivi e unici, unitamente ai brani musicali del tempo, suggestivi, riflessivi e introversi su un mondo, potrebbe prestarsi bene a questa forma di allestimento e interessare anche gli addetti ai lavori.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ci sarà chi non ha interesse affatto, chi ci vorrà andare e chi la critica, questa mostra d'arte proiettata.
spe'.....da questa frase mi accorgo di aver letto troppo in fretta il primo post: Datura parla di DUE mostre...ho dato per scontato che fossero due...che la prima fosse accompagnata dalle musiche ma che comunque fosse una mostra e poi ce ne fosse un'altra.:)
Questo cambia tutto! ti metto "mi piace" per avermi messo sulla strada giusta, ma..porkapaletta...proiezioni giganti di riproduzioni per immergersi in cosa? o_O se avrà successo, mi auguro la fine dei puscher, ma altro uhm....difficile, mi rimangio anche la possibilità che potesse essere utile a qualcosa.... a sto punto la mostra è solo una, la seconda, che ospita le vere 60 opere. perbacco...andare a una "mostra proiettata" degli Impressionisti e pensare di aver visto qualcosa è come andare a cena da Chez Maxime e pensare di riempirsi la i pancia leggendo solo il menù...per me, eh....ma io so'antica.:)
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ecciò ci riporta all'inizio....
gigantografie e proiezioni non è la prima volta che vengono usate....
sino a qualche tempo fa erano prodome a mostre realisticamente più affini al loro significato classico....
ovvero una bella infilata di quadri
e ogni tanto na saletta tecnologicamente allestita dove ascoltare e visionare la storia del tal artista o del tal quadro , rimanendo , però, assolutamente marginale e a latere a supporto della mostra....

....invece da mò ad oggi alcune cose sono cambiate....una di queste "cambiate cose" è sicuramente la "percezione /definizione" di queste particolari proiezioni , o per esattezza, onorando tal nuovo concetto,....particolari "opere virtuali ".....
ecco direi che tal mostra di Roma sia un evento culturare, oggi sicuramente attuale e "sul pezzo",
dove la performance virtuale , proiettata gigantografata, interattiva sia lei stessa e in toto da considerarsi...."un' opera
esposta".... ovvero anche fosse manifestazione senza alcuna vera opera canonica/ classica ( scultura o tela colore e cornice)...rimarrebbe a tutti gli effetti una "mostra contenente delle opere cosi come oggi si sottendono ....ovvero opere d'Arte"
cosi come arrivano ad essere definite Arte/ artistiche certe fotografie o certe estemporanee installazioni ( es vedasi Christo)....
 
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