Stefano Sangiorgio
Fiorin Florello
Il salice è stato tradizionalmente potato a capitozza, in quanto sopra ci sono i fili del telefono. Con i rami tagliati è possibile confezionare cestini oppure, se il capitozzo avveniva a febbraio- marzo, usarli subito per legare le viti. Questo salice piangente (Salix alba subsp vitellina "Tristis") non è il vero salice piangente di Babilonia ma una sua cultivar ottenuta incrociando il Salix alba subsp. vitellina con il Salix babylonica. Dai due genitori ha ereditato: il portamento piangente (dal S. babylonica) e i rami di color giallo uovo (dal S. alba subsp vitellina). Nota: subsp=sottospecie mentre vitellina=giallo uovo "Tristis" è il nome della cultivar =varietà coltivata.(Il mio) Gatto di vedetta su salice...
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Il gatto è Panna!
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