Greenpower00
Aspirante Giardinauta
Buongiorno, mi rendo conto che l’argomento è stato trattato più volte e me ne scuso, ma non vorrei davvero combinare disastri….mi riferisco alla “ritirata” invernale delle piante!
Per la prossima settimana, dalle mie parti, sono previste temperature minime non sotto i 10, ma non sopra i 12/13 gradi, con poco sole diurno e molta pioggia autunnale (per il che, c’è anche il rischio di non asciugare il terriccio, che volente o nolente la pioggia la prende, pur se a gocce e schizzi).
Le mie “candidate al rientro” sono Calathea, Croton, Monstera, Dracena, Sansivieria, Pilea, Stephanotis, Clorophytum e Guzmania.
Chiedo un cortese vostro parere, sono combattuto perché so che tenere le piante il più possibile all’aperto le rende più robuste e resistenti, ma al contempo non vorrei arrecare shock.
Altra questione correlata: al momento del rientro, è bene fornire degli apporti speciali sotto forma di biostimolanti?
Grazie mille e buona domenica a tutti!
Per la prossima settimana, dalle mie parti, sono previste temperature minime non sotto i 10, ma non sopra i 12/13 gradi, con poco sole diurno e molta pioggia autunnale (per il che, c’è anche il rischio di non asciugare il terriccio, che volente o nolente la pioggia la prende, pur se a gocce e schizzi).
Le mie “candidate al rientro” sono Calathea, Croton, Monstera, Dracena, Sansivieria, Pilea, Stephanotis, Clorophytum e Guzmania.
Chiedo un cortese vostro parere, sono combattuto perché so che tenere le piante il più possibile all’aperto le rende più robuste e resistenti, ma al contempo non vorrei arrecare shock.
Altra questione correlata: al momento del rientro, è bene fornire degli apporti speciali sotto forma di biostimolanti?
Grazie mille e buona domenica a tutti!